Stefano Parisi si autosospende dalla carica di Amministratore Delegato sino al chiarimento della sua posizione, rimanendo nel Gruppo Swisscom
Carsten Schloter assume temporaneamente le deleghe di Amministratore Delegato
La Società rilascia garanzia fideiussoria per 11 milioni di utili contestati
Varato lo spin off delle attività Wholesale
Approvata la revisione del progetto di bilancio 2009
FASTWEB (Milano, MTAX: FWB) rende noto, anche su richiesta di Consob, che il dott. Stefano Parisi ha comunicato al Consiglio di Amministrazione la decisione di auto sospendersi dalla carica di Amministratore Delegato in attesa che venga chiarita la sua posizione nell'ambito dell'inchiesta che coinvolge la Società. FASTWEB auspica che la sospensione possa risolversi in tempi brevi, ribadendo la sua convinzione circa la totale estraneità di Stefano Parisi rispetto ai fatti di reato oggetto di indagine.
Il Consiglio di Amministrazione di FASTWEB e Swisscom ribadiscono la totale stima, la fiducia e l'apprezzamento nell'operato di Stefano Parisi. Carsten Schloter, Presidente di FASTWEB e Amministratore Delegato di Swisscom, assume temporaneamente le deleghe di Amministratore Delegato di FASTWEB e precisa che il Gruppo Swisscom conferirà allo stesso dott. Parisi un incarico adeguato alla sua alta professionalità nell'ambito del Gruppo.
FASTWEB rende altresì noto, con riferimento agli utili conseguiti attraverso le operazioni in contestazione, di avere depositato una garanzia fideiussoria di 11 milioni di euro per il caso in cui una sentenza definitiva dovesse ritenerli illecitamente percepiti.
FASTWEB precisa inoltre di avere depositato una fideiussione ponte a garanzia della retrocessione dei crediti IVA in contestazione e ciò al fine di consentirne il sequestro da parte dell'Autorità Giudiziaria.
FASTWEB ha inoltre deciso il conferimento del ramo di azienda Wholesale alla società da essa interamente partecipata FASTWEB Wholesale S.r.l., nell'ambito della quale assumerà il ruolo di Amministratore Unico il dott. Peter Burmeister, attuale Direttore Finanziario di FASTWEB.
In relazione alle determinazioni sopra descritte e assunte in conformità a quanto dettato dal D.lgs. 231/2001, la Procura della Repubblica ha revocato, su istanza della difesa, la richiesta di commissariamento di FASTWEB.
FASTWEB ha interrotto le attività oggetto d'indagine già dal gennaio 2007, ha interrotto qualunque tipo di attività similare che possa in qualche modo presentare rischi di frode analoghi a quelli consumati, anche a suo danno, negli anni dal 2002 al 2006; offre tutta la collaborazione possibile alla Procura e alla Guardia di Finanza; dispone di un sistema controllo interno assolutamente in linea con quanto richiesto dalla legge 231/2001.
FASTWEB è un'azienda quotata, che fornisce servizi ad elevata tecnologia, cresciuta sul mercato italiano giorno dopo giorno sulla base del lavoro di migliaia di persone e della loro alta professionalità. E' una società che ha investito in Italia più di quattro miliardi di euro negli ultimi dieci anni e che ancora oggi è considerata un esempio per l'innovazione tecnologica e i servizi d'ineguagliata qualità e affidabilità che offre a quasi due milioni di clienti, tra cui le più importanti aziende italiane e le principali amministrazioni pubbliche.
Per queste ragioni FASTWEB deve difendere con ogni mezzo la propria continuità operativa, integrità e reputazione, bene prezioso per il Paese, per gli azionisti e i dipendenti.
Progetto di Bilancio 2009
Lo scorso 8 marzo il Consiglio di Amministrazione ha annunciato che avrebbe condotto un esame approfondito della situazione relativamente alla cosiddetta frode carosello in materia di IVA in cui la Società è stata coinvolta, al fine di valutarla e rappresentarla in maniera accurata agli Azionisti nel Progetto di Bilancio 2009.
In seguito a tale valutazione, il Consiglio di Amministrazione oggi ha approvato la nuova edizione del Progetto di Bilancio 2009 che sarà presentata per l'approvazione degli Azionisti nell'Assemblea convocata in data 22 aprile (seconda convocazione il 23 aprile).
Per quanto riguarda le contestazioni nei confronti della Società, di cui si riferisce compiutamente nella Relazione degli Amministratori, nel rispetto dell'azione della magistratura inquirente si è proceduto allo stanziamento di un fondo rischi, anche sulla base del parere di un consulente esterno e impregiudicati gli argomenti difensivi che la Società ritiene di potere opporre in un eventuale contenzioso fiscale.
Il procedimento e le indagini riguardano complesse questioni giuridiche, l'esito finale è difficilmente anticipabile ed è soggetto a molte incertezze. Nonostante ciò, FASTWEB ha appostato uno stanziamento per un ammontare pari a 70 milioni di euro come previsto dallo IAS 37. Tale importo è stato determinato sulla base di una valutazione che ha preso in considerazione i rischi e le incertezze connesse agli eventi contestati, nonché i costi legali e rappresenta la miglior valutazione di rischio che può essere a oggi effettuata sulla base delle informazioni disponibili.
L'evoluzione del procedimento potrebbe determinare da un lato una revisione della valutazione degli effetti economico-finanziari dei rischi già coperti dal fondo stanziato, dall'altro il configurarsi di rischi a oggi considerati potenziali.
Alla luce di tale stanziamento, nel 2009 l'EBITDA consolidato è stato pari a 481 milioni di euro, l'EBIT consolidato è stato positivo per 68 milioni di euro e il risultato netto consolidato è stato pari a una perdita di 34 milioni di euro (nella precedente versione del progetto di bilancio 2009 l'EBITDA era pari a 551 milioni di euro, l'EBIT era di 138 milioni di euro e l'utile netto di 36 milioni di euro).
Il risultato netto di FASTWEB S.p.A. nel 2009 è stato pari a una perdita di 40 milioni di euro (utile netto di 30 milioni di euro riportato nella precedente versione del progetto di bilancio).