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Quali sono le buone pratiche per navigare in sicurezza? Guida alla consapevolezza digitale

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Consapevolezza digitale e sicurezza informatica, le buone pratiche per navigare in sicurezza e proteggere dispositivi e dati personali dalle minacce del web

Sicurezza informatica Tapati Rinchumrus/Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • La moderna idea di sicurezza informatica va oltre l'aspetto tecnico e diventa soprattutto responsabilità di ogni utente.
  • È cruciale adottare buone pratiche quotidiane per una navigazione sicura, come la scelta di browser sicuro, l'uso di adblocker e VPN e navigazione in incognito.
  • Occorre saper riconoscere e-mail e offerte sospette, in particolare per prevenire truffe di phishing che mirano a rubare dati sensibili.
  • Fondamentale anche la protezione dei minori online che include sia l'educazione a evitare truffe e malware, sia la tutela della loro esperienza di navigazione.

Nell'era dell'iperconnessione, la sicurezza informatica non è più solo un aspetto tecnico, ma diventa una responsabilità condivisa che riguarda ogni utente che accede a Internet.

Con l'evoluzione degli attacchi informatici, è importante ricordare che la prima e più efficace linea di difesa sono gli utenti stessi, che devono, perciò, sviluppare una propria consapevolezza digitale.

Navigare in rete serenamente e in sicurezza è possibile, a patto di adottare le scelte corrette e una serie di piccole ma fondamentali procedure quotidiane. Dalla selezione di un browser con buona sicurezza integrata all'uso di strumenti come adblocker, è cruciale abbandonare le cattive abitudini che rendono i sistemi vulnerabili, rappresentando un rischio per sé stessi e per la collettività.

A seguire, i consigli per navigare responsabilmente e consapevolmente in rete, proteggendo i propri dati, l’esperienza online dei minori e le transazioni digitali, imparando a riconoscere le minacce più comuni e come evitarle per vivere al meglio l’esperienza online.

  • 0. Cosa fare e cosa evitare online

    mayam_studio/Shutterstock

    Come visto in precedenza, è possibile navigare in internet riducendo il rischio di incappare in malware o in attacchi hacker. Il primo passo da compiere consiste nell’effettuare una serie di scelte di base, individuando un browser e un motore di ricerca con un buon livello di sicurezza integrata.

    Dopodiché è possibile aggiungere un’estensione tipo adblocker e magari una VPN. Il primo è un software capace di filtrare in anticipo determinati contenuti indesiderati; la seconda, invece, è una rete che modifica l’indirizzo IP di un utente e che gli permette di navigare con connessione crittografata.

    Esistono però tanti altri aspetti a cui è possibile prestare attenzione per migliorare la propria sicurezza informatica: piccole procedure quotidiane che possono rendere l’esperienza di navigazione ancora più serena. Ad esempio, è sempre consigliabile ripulire abitualmente i propri contenuti, intervenendo direttamente sulla “cronologia” del proprio browser.

    In alternativa, è possibile imparare come navigare in incognito: sfruttare una modalità di visualizzazione siti che cancella automaticamente le diverse informazioni di una sessione.

    Con la navigazione in incognito infatti il browser non salva né i cookie né la cronologia dei siti visitati; né le ricerche, né i vari contenuti abitualmente memorizzati nella cache. Allo stesso modo, esistono anche delle cattive abitudini di navigazione, che sarebbe bene cambiare il più presto possibile.

    Da questo punto di vista, un problema tipico di milioni di utenti è la scelta di password non sufficientemente sicure. Una password sicura dovrebbe essere composta da una sequenza di lettere, numeri e caratteri speciali sufficientemente lunga e complessa.

    Questo vuol dire, ad esempio, non utilizzare come password nomi propri, date di nascita o indirizzi, ma non solo. Un’altra cattiva abitudine fin troppo diffusa consiste infatti nell’utilizzare la stessa password per accedere a più siti. L’ideale invece sarebbe dedicare una password univoca ad ogni pagina, in modo da limitare i danni in caso di perdita dei propri dati personali.

    Per approfondimenti: Navigazione in incognito: come e perché usarla

  • 1. Acquistare in sicurezza in rete

    jamesteohart/Shutterstock

    Gliattacchi phishing convincono gli utenti a fornire informazioni personali di valore, come dati finanziari, password e codici di accesso. Il termine “phishing” deriva direttamente dall’inglese “fishing”, ovvero dal verbo “pescare”: non a caso, queste truffe puntano proprio a pescare dati sensibili, promettendo vantaggi irreali.

    In tal senso, un classico esempio di mail di phishing è quella proveniente da banche fittizie: istituti di credito che promettono ingenti somme di denaro, a patto che si clicchi su un link e che si inseriscano le proprie credenziali.

    Un altro settore in cui, purtroppo, il phishing prolifera è quello degli acquisti online: ogni giorno infatti vengono spediti milioni di email contenenti offerte troppo belle per essere vere. Offerte che, in realtà, puntano soltanto a convincere gli utenti meno esperti a lasciare dati sensibili.

    Per acquistare in sicurezza in Internet occorre affidarsi innanzitutto al proprio buon senso: questo vuol dire, ad esempio, ignorare e cestinare a priori tutte quelle comunicazioni che risultano sospette. Più in generale, è sempre consigliabile prestare massima attenzione sia ai file che si aprono (nel caso di email con allegati) sia ai link su cui si clicca (nel caso di sessioni di navigazione).

    Lo stesso discorso vale poi per il numero dei feedback: i pareri degli utenti che hanno usufruito di un servizio (in questo caso, di un e-commerce) e che descrivono pubblicamente la propria esperienza (in questo caso, un’esperienza di acquisto).

    Restando in tema acquisti, è infine utile ricordare di non vendere mai i propri dati per ottenere dei vantaggi: una pratica a cui, purtroppo, ricorre un numero sempre crescente di utenti. Al giorno d’oggi diverse aziende e servizi propongono ai loro clienti di lasciare un numero superiore di dati sensibili: in cambio promettono degli sconti o magari un miglioramento dell’esperienza di navigazione. Svendere i propri dati personali significa però aumentare considerevolmente la possibilità di incappare in problematiche di varia natura, come malware, attacchi hacker ecc.

    Per approfondimenti: Come evitare le truffe quando acquisti su Internet

  • 2. Proteggere i minori in Internet

    fizkes/Shutterstock

    Un’ulteriore interpretazione del tema “sicurezza online” è quella relativa alla tipologia di contenuti adatti o non adatti agli utenti più giovani. Proteggere i minori online infatti non vuol dire soltanto creare i presupposti perché evitino di incappare in danni o truffe: insegnargli ad acquistare in sicurezza in internet, a evitare i malware, a non lasciare dati sensibili a disposizione di hacker e/o malintenzionati vari.

    Proteggere i minori online significa anche avere a cuore la loro esperienza di navigazione: tenere conto del tipo di siti in cui potrebbero imbattersi e prendere, ove possibile, le contromisure del caso.

    Molte famiglie cercano informazioni su come impostare il controllo genitori sui computer dei loro figli, o magari sui loro smartphone, i loro tablet, i loro televisori. Il concetto di “controllo genitori”, anche noto con la dicitura inglese “parental control”, fa riferimento a quell’insieme di software che consentono di limitare l’accesso a determinati contenuti. Può trattarsi di canali televisivi come di siti internet; e, ancora, può trattarsi di programmi informatici, così come può trattarsi di applicazioni mobile.

    Lo scopo del parental control è infatti quello di tutelare i minori, impedendo che possano accedere a tutta una serie di contenuti non adatti alla loro età.

    Il parental control è una tecnologia particolarmente apprezzata dalle famiglie, ma, ovviamente, si tratta soltanto di uno strumento, con tutti i limiti del caso. Uno strumento capace di impedire ai minori di incappare in contenuti inadatti, ma che non può in alcun modo supplire l’educazione e la cultura familiare.

    Dunque, piuttosto che limitarsi a creare account per i genitori e account per i figli, sarà sicuramente più utile entrare nel merito della questione. Questo vuol dire innanzitutto parlare con i minori: spiegare loro che la rete è un mondo ricco di opportunità, ma che presenta anche dei pericoli e, più in generale, dei luoghi da cui è meglio stare alla larga.

    Per approfondimenti: Sicurezza online per minori: consigli pratici

  • 3. Dark Web e Deep Web: come navigare consapevolmente

    ozrimoz/Shutterstock

    Con il termine dark web si fa riferimento a contenuti che possono essere raggiunti tramite Internet, a patto che si ricorra a software diversi dai browser classici tipo Chrome, Firefox o Edge, e che garantiscono un livello di anonimato molto elevato.

    Da questo punto di vista il dark web fa parte del più esteso deep web, con cui si identifica tutto ciò che non viene indicizzato dai motori di ricerca più conosciuti. Secondo alcune stime, più del 90% dei contenuti in rete fa parte del deep web, non essendo preso in considerazione da colossi come Google, Yahoo o Bing.

    Molte persone ricorrono a questo web “oscuro” per trattare materiale illegale di vario genere come file piratati o contraffatti, e informazioni relative a crimini informatici. Inoltre, è il luogo perfetto per comprare o vendere beni illeciti: dalle droghe alle armi, ai documenti falsificati, alle attività di hackeraggio su commissione. Minacce e rischi presenti reali che possono invadere la nostra sicurezza informatica o la nostra privacy.

    Non tutti gli utenti però ricorrono al dark web e ai suoi siti per delinquere. Ci sono anche persone che desiderano tutelare la propria privacy e che hanno bisogno di aggirare la censura dei sistemi di filtraggio contenuti.

    All’interno di paesi non democratici, in certi casi l’opposizione non trova spazio nei canali “canonici” e finisce col diffondersi dentro il lato più profondo e oscuro di Internet.

    Per accedere al dark web esistono due possibilità: le piccole reti peer-to-peer o friend to friend oppure le grandi reti decentralizzate e dei programmi open source, come Toro Freenet, rispettivamente un software open source e una rete decentralizzata nati per ragioni tutt’altro che immorali.

    Per approfondimenti: Cos'è il dark web, quali i siti e come entrare in sicurezza

  • 4. Riconoscere un'immagine o una foto falsa o modificata, gli strumenti più semplici

    Noiel/Shutterstock

    Le fake news sono, purtroppo, all’ordine del giorno da qualche anno a questa parte: informazioni totalmente inventate, o comunque esasperate al punto tale da non risultare più attendibili in alcun modo.

    Forse però non tutti sanno che le fake news non riguardano soltanto i contenuti testuali: in certi casi infatti è molto più semplice falsificare un’immagine che un messaggio scritto. E il risultato rischia di essere lo stesso: un utente ingannato.

    Per fortuna esistono strumenti che permettono di contrastare anche questo genere di fake news: software e tool in grado di aiutare a riconoscere una foto falsa, o comunque modificata rispetto all’originale.

    Con l'arrivo dell'intelligenza artificiale riconoscere una foto falsa diventa sempre più complesso, per questo è indispensabile conoscere i tool giusti per farlo

    Uno dei più noti è la cosiddetta Google Reverse Image Search: la ricerca inversa attraverso immagini realizzata dal colosso di Mountain View. L’utente carica una foto all’interno di una barra e riceve dei risultati in linea: ad esempio immagini visivamente simili, ma anche pagine che contengano immagini corrispondenti.

    Google mette a disposizione vari strumenti che permettono di riconoscere immagini false: da Lens a Reverse Image Search. Ma esistono anche altri tool alternativi

    Queste ultime sono generalmente elencate in ordine cronologico. In questo modo l’utente ha modo di capire se ci siano o meno problemi di tempistica tra la foto scattata e l’evento raccontato. Ad esempio potrebbe scoprire se una notizia viene corredata da immagini che la riguardano o da foto acquistate da siti stock.

    Anche Google Lens permette di effettuare ricerche inverse, direttamente a partire dalla fotocamera del proprio smartphone (a patto che sia stata installata l’app). In alternativa è possibile chiedere al software di visionare le immagini salvate nella galleria del proprio dispositivo e di effettuare una ricerca inversa partendo da lì.

    Infine due alternative ai prodotti della galassia Google. La prima, TinEye, permette di individuare rapidamente tutti i siti che utilizzano una qualsiasi immagine di partenza. Inoltre fornisce informazioni univoche sulla proprietà della foto e sui permessi di cui dispone.

    La seconda è EXIF Data Viewer, dove l’acronimo sta per Exchangeable Image File. Si tratta di un tool che mostra i vari parametri salvati quando viene scattata una fotografia. Utilizzandolo è possibile individuare rapidamente eventuali modifiche o interventi successivi.

    Per approfondimento: Riconoscere una immagine o una foto falsa o modificata, gli strumenti più semplici

  • 5. Come navigare sicuri con il PC Windows su un Wi-Fi pubblico

    Tanoy1412/Shutterstock

    Quando si utilizzano reti Wi-Fi pubbliche, è fondamentale essere consapevoli dei rischi che si corrono.

    Queste reti, infatti, finiscono spesso nel mirino degli hacker che, trovando un sistema di difesa meno efficiente di quelli privati, le utilizzano per rubare dati e informazioni personali contenute nei PC degli utenti connessi.

    Per difendersi da questa minaccia è essenziale, anzitutto, evitare la connessione automatica, così da non esporsi involontariamente a rischi. Consigliabile anche disattivare la condivisione dei file sulle reti pubbliche.

    Utile, poi, usare una VPN che crea un tunnel crittografato che rende difficile per gli hacker intercettare i dati personali.

    Consigliabile anche abilitare il firewall di Windows, una barriera in grado di bloccare eventuali connessioni non autorizzate. In questo senso è buona norma anche usare un buon antivirus che può proteggere il PC da aggressioni esterne.

    Quando ci si connette a una rete pubblica è opportuno anche attivare la funzione "Rete pubblica", in modo da rendere il PC invisibile agli altri dispositivi connessi alla stessa rete.

    Anche aggiornare regolarmente il sistema operativo e le applicazioni per correggere le vulnerabilità di sicurezza è un ottimo sistema per tenere al sicuro i propri dati personali.

    Infine è bene sempre evitare siti non sicuri che non utilizzano il protocollo HTTPS e non effettuare operazioni sensibili (come le operazioni bancarie, ad esempio) a meno che non si stia utilizzando una VPN.

    Per approfondimenti: Come navigare sicuri con il PC Windows su un Wi-Fi pubblico

  • 6. Sicurezza app: cosa valutare prima di scaricarla

    PeopleImages/Shutterstock

    Le app sono diventate parte integrante della vita di milioni di utenti in tutto il mondo, ma è importante prestare attenzione alla sicurezza informatica.

    Per proteggersi e proteggere i propri device è consigliabile scaricare le app dagli store ufficiali (come Google Play Store e App Store) che garantiscono rigidi controlli sui software e offrono sezioni di feedback e recensioni degli utenti che aiutano a identificare potenziali rischi per la sicurezza.

    Se si sceglie di scaricare app da fonti alternative (siti web di sviluppatori o store di terze parti), è fondamentale fare delle ricerche preventive sulla sicurezza degli sviluppatori e sul sito stesso.

    Uno dei rischi più grandi in materia di sicurezza informatica proviene dalle app scaricate fuori dagli store ufficiali che, spesso, possono contenere malware di varia natura

    Inoltre, è cruciale controllare sempre le autorizzazioni richieste dall'app prima di installarla e se questa richiede un accesso non necessario alle informazioni del dispositivo, potrebbe essere un segnale di allarme.

    Consigliabile anche monitorare regolarmente le app installate sul proprio smartphone e in caso di malfunzionamenti o di comportamenti sospetti è sempre bene disinstallarle e controllare accuratamente il dispositivo per verificare la presenza di virus o di altre falle nella sicurezza.

    Per approfondimenti: Sicurezza app: cosa valutare prima di scaricarla

  • 7. Dating online e sicurezza

    Prostock-studio/Shutterstock

    Il mondo del dating online offre nuove opportunità per conoscere persone, ma nasconde anche rischi per lasicurezza e la privacy.

    Le truffe più comuni includono il catfishing, in cui un utente crea una falsa identità per ingannare una vittima e la diffusione di malware attraverso link o profili ingannevoli. Inoltre, l'eccessiva condivisione di informazioni personali può portare a rischi come il doxing (la raccolta e diffusione pubblica di dati privati) e il cyberstalking.

    Per proteggersi, è fondamentale fare attenzione a richieste sospette e diffidare sempre di chi fa troppe domande personali, chiede di spostarsi su altre piattaforme o insiste per ricevere soldi o foto esplicite.

    Importante anche saper riconoscere i profili falsi; spesso gli account che sembrano troppo perfetti o che evitano incontri faccia a faccia o videochiamate possono essere profili truffa.

    Prestare attenzione anche ai siti di incontri falsi, che spesso richiedono pagamenti per l'interazione e contengono profili fittizi.

    In generale è sempre bene non condividere troppe informazioni personali sul proprio profilo, non aprire link sospetti e, in caso di dubbi, è meglio bloccare e cancellare il contatto.

    Infine, prima di incontrare una persona dal vivo, è sempre consigliabile fare una videochiamata e informare qualcuno dell'appuntamento.

    Per approfondimenti:Dating online e sicurezza

  • 8. Navigare l'era digitale: guida alla consapevolezza per la Generazione Z

    oneinchpunch/Shutterstock

    La tecnologia ha un impatto fortissimo sulla Generazione Z, cresciuta in un'epoca di iperconnessione.

    A differenza delle generazioni precedenti, infatti, i giovani sono costantemente connessi, utilizzando piattaforme come TikTok e Twitch che hanno praticamente sostituito le tradizionali interazioni.

    Se questo da un lato offre nuove opportunità di apprendimento, creatività e socializzazione, dall'altro li espone a rischi come la dipendenza, il cyberbullismo e l'adescamento online.

    App e social network, pur promettendo autenticità, possono esporre i ragazzi a rischi per la privacy e la sicurezza con le loro informazioni sensibili (come luoghi frequentati e le abitudini) che possono essere utilizzate da malintenzionati per identificarli e monitorarli.

    La Gen Z è una generazione iperconnessa, per questo motivo è fondamentale che i giovani abbiano un'educazione digitale che possa proteggerli dai pericoli del web

    Fondamentale in questo senso il ruolo di genitori ed educatori nel proteggere i giovani, fornendo loro una guida consapevole all’utilizzo di queste piattaforme, imponendo se necessario dei limiti di accesso e, naturalmente, il costante monitoraggio delle loro attività online.

    Fondamentale anche mantenere un dialogo con i ragazzi per educarli all'uso della tecnologia e insegnare loro a riconoscere e reagire ai pericoli online.

    Per approfondimenti: Navigare l'era digitale: guida alla consapevolezza per la Generazione Z

  • 9. Sicurezza siti streaming

    Gorodenkoff/Shutterstock

    La sicurezza online è un problema che riguarda tutti, inclusi gli utenti che utilizzano il proprio PC o il proprio smartphone per accedere alle varie piattaforme di streaming come Netflix, Disney+, Prime Video e DAZN.

    Un attacco hacker ai danni delle credenziali di questi servizi può essere molto pericoloso e portare a gravi conseguenze per la privacy e il portafogli.

    In questo senso, quando si parla di streaming la prima cosa da fare è sicuramente scegliere piattaforme affidabili e legali cercando di evitare i siti non autorizzati che, oltre ad essere illegali, possono anche comportare gravi rischi e facilitare l’installazione di malware dannosi sul proprio device.

    Utilizzare piattaforme non legali, per altro, espone gli utenti anche al rischio phishing con molti siti che chiedono registrazioni finte (anche con numeri di carte di credito) per rubare dati personali e denaro.

    Per questo motivo, oltre alle classiche pratiche di cui abbiamo già abbondantemente parlato (non aprire link sospetti, non scaricare programmi da siti sconosciuti ecc.) quando si parla di streaming è fondamentale anche usare solo piattaforme sicure e legali, per non violare la legge ovviamente e per non correre inutili rischi.

    Per approfondimenti:

Domande frequenti (FAQ)

  • Cosa fare e cosa evitare online per proteggere la propria sicurezza informatica?
    Per proteggere la propria sicurezza online, è consigliabile adottare un browser con buona sicurezza integrata, utilizzare estensioni come adblocker e VPN, navigare in incognito, creare password sicure e univoche, evitare phishing e acquisti non sicuri, e pulire regolarmente la cronologia del browser.
  • Sicurezza app, cosa valutare prima di scaricare un qualsiasi programma?
    Prima di scaricare un'app, è importante controllare che provenga da store ufficiali, verificare le autorizzazioni richieste, monitorare le app installate, evitare app con comportamenti sospetti, e disinstallare app problematiche.
  • Come navigare sicuri con il PC Windows su un Wi-Fi pubblico?
    Per navigare in sicurezza su reti Wi-Fi pubbliche, è consigliabile evitare la connessione automatica, disattivare la condivisione dei file, utilizzare una VPN, attivare il firewall di Windows, aggiornare regolarmente il sistema operativo e le applicazioni, e evitare siti non sicuri.
  • Come riconoscere un'immagine o una foto falsa o modificata?
    Per riconoscere immagini false o modificate, è possibile utilizzare strumenti come Google Reverse Image Search, Google Lens, TinEye, e EXIF Data Viewer che consentono di verificare l'autenticità delle immagini e individuare eventuali manipolazioni.
  • Proteggere i minori in Internet: come fare?
    Per proteggere i minori online, è consigliabile impostare il controllo genitori sui dispositivi, educare i minori sull'uso sicuro di Internet, monitorare le attività online, e creare un dialogo aperto per affrontare i rischi e insegnare comportamenti sicuri.
A cura di Cultur-e
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