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Come sfruttare al meglio le potenzialità di Google Bard

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Informazioni e consigli utili per sfruttare al meglio l’ai chatboot Google Bard: dalla scrittura all’analisi delle immagini, dalla traduzione alla programmazione

Google Bard gguy / Shutterstock.com

Google Bard è il tool di intelligenza artificiale generativa sviluppato dal colosso di Mountain View. Fronte utente è un AI chatbot con possibilità non troppo diverse da quelle del suo competitor ChatGPT

Anche Google Bard è in grado di ricevere istruzioni scritte da parte degli utenti ed eseguire azioni di conseguenza. Ad esempio può effettuare una ricerca sul web, così come può creare un contenuto originale partendo dal suo gigantesco database.

Purtroppo non è semplice ottenere informazioni ufficiali sui metodi di addestramento di Bard. Ma diversi esperti del settore concordano nel pensare che l’intelligenza artificiale di Google si “nutra” di dataset anche molto diversi tra loro

Dalle conversazioni degli utenti sui forum a quelle sui social network. Passando per Wikipedia e per il database Common Crawl, utilizzato anche dal team di OpenAI. 

Grazie a questi dati Google Bard può funzionare come uno strumento di scrittura o come un traduttore. Può analizzare le immagini e può addirittura programmare codice o prompt

Tutto sta nell’utilizzarlo al meglio delle sue capacità. Questo vuol dire imparare a testare le diverse applicazioni di Google Bard. Ma anche integrarlo a dovere con altri software. 

  • 1. Cosa sono e come funzionano le Bard Extensions
    Google Bard

    salarko / Shutterstock.com

    Anche i giornalisti più esperti fanno fatica a immaginare la cifra che Google ha impegnato fino ad oggi per realizzare e sviluppare l’AI chatbot Bard

    Ma anche gli utenti meno interessati ad argomenti economici possono notare come il colosso di Mountain View continui a investire sul suo tool di intelligenza artificiale generativa. 

    In tal senso è impossibile non pensare all’aggiornamento massivo rilasciato nel settembre del 2023, che ha portato al rilascio delle cosiddette Bard Extensions

    Le Bard Extensions sono simili in tutto e per tutto alle classiche estensioni che gli utenti sono abituati a installare all’interno del loro browser preferito. 

    Le estensioni del browser sono programmi non necessariamente realizzati dagli stessi produttori del software a cui si agganciano. Ma che riescono comunque ad ampliare o migliorare i suoi servizi e le sue funzionalità.

    È il caso ad esempio degli adblocker che fermano automaticamente pubblicità sgradevoli durante la navigazione web. Ma anche ai programmi di speed test, o a quelli che entrano nel merito delle impostazioni di sicurezza e privacy online

    Le Bard Extensions, a differenza delle estensioni classiche, collegano l’AI di Google Bard soltanto ad altri strumenti proprietari

    Ad esempio al servizio di posta elettronica Gmail, piuttosto che alla piattaforma di contenuti multimediali YouTube. Ma anche a tanti altri strumenti della suite Google Workspace: da Documenti e Google Voli a Drive e Google Maps. 

  • 2. Come usare al meglio Google Bard e Bard Extensions
    Google Bard su smartphone

    rarrarorro / Shutterstock.com

    L’implementazione delle Bard Extensions permette di sfruttare ancora di più le numerose potenzialità del tool di intelligenza artificiale

    Ad esempio l’integrazione con Gmail permette all’AI chatbot di visionare, comprendere e organizzare i flussi di email legati ai diversi indirizzi di un utente. 

    Ciò vuol dire che si potrebbe chiedere a Google Bard di mostrare tutte le email ricevute in base al singolo mittente. Ma anche di fare un riassunto di lunghe conversazioni, per andare dritti al succo del discorso. 

    In altri casi l’accesso a nuovi software permette a Google Bard di essere ancora più preciso nelle sue risposte. È il caso di Google Maps e Google Voli, che forniscono tantissime informazioni preziose legate ai luoghi.

    Un utente interessato a organizzare al meglio un viaggio, può chiedere aiuto a Google Bard: per realizzare uno o più itinerari, in base a gusti e preferenze personali. Ma anche per avere indicazioni precise su tempi e modalità di spostamento da una tappa all’altra. 

    Un’altra valida fonte di stimoli, input e informazioni è YouTube: un caleidoscopio di contenuti, che possono venire analizzati da Bard sia per rispondere alle domande dell’utente. Sia per valutare a posteriori la qualità delle risposte date. 

  • 3. Le principali applicazioni di Google Bard ai testi
    Google Bard

    Primakov / Shutterstock.com

    Volendo provare a fare ordine tra le molteplici potenzialità di Google Bard, è possibile partire da tre macro-categorie differenti: quella legata alla scrittura, quella legata all’analisi delle immagini e quella legata alla programmazione

    Google Bard è un alleato più che valido di chiunque debba scrivere un qualsiasi tipo di contenuto: dalla prosa ai versi in rima, dagli articoli in stile professionale a canzoni ad alto contenuto ironico. 

    L’utente non deve fare altro che fornire al chatbot indicazioni chiare su ciò che vuole venga scritto e sulle modalità con cui vuole venga scritto

    A ciò si aggiungono dei servizi legati all’ottimizzazione del testo. Un valido esempio in tal senso è la SEO: la Search Engine Optimization necessaria per posizionare al meglio un contenuto del web all’interno delle pagine di risposta dei motori di ricerca

    Google Bard è in grado di analizzare i contenuti di una qualsiasi pagina Internet e di ottimizzarli in chiave SEO: intervenendo sulla qualità dello scritto. Ma anche andando ad aggiungere metadati e altre informazioni necessarie per il corretto posizionamento

    Restando in ambito testi, Google Bard è un ottimo traduttore ed è in grado di destreggiarsi tra circa 100 lingue diverse. La sua accuratezza potrebbe non essere alla pari di quella di strumenti dedicati, ma è comunque più che sufficiente per chiunque non abbia esigenze di traduzione professionale. 

    Infine Google Bard è il tool ideale per analizzare, comprendere, organizzare e riassumere contenuti complessi. Ma non solo. Ad esempio è possibile caricare una serie di fonti testuali al suo interno e poi fargli domande mirate su passaggi poco chiari. 

  • 4. Altre applicazioni di Google Bard
    Google Bard

    gguy / Shutterstock.com

    In conclusione spazio ad altre possibili applicazioni di Google Bard, cui si è soltanto accennato nei capoversi precedenti. A partire dalla funzionalità di analisi delle immagini

    Caricando un’immagine su Google Bard è possibile abilitare funzionalità differenti: dall’analisi di testi presenti al suo interno, al reperimento di informazioni e metadati su quanto riprodotto. 

    Ma Google Bard è in grado di analizzare anche contenuti che uniscono l’immagine al testo. Si pensi in tal senso ai grafici e alla possibilità di indagarli a proprio piacimento

    Infine Google Bard, con i giusti prompt, è persino in grado di programmare. Gli utenti più esperti lo utilizzano per creare un codice o un algoritmo. Ma anche per il cosiddetto debugging, ovvero la ricerca e la correzione di bug ed errori di vario genere.

    Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi

A cura di Cultur-e
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