In Breve (TL;DR)
- Il consumo energetico del PC è altamente variabile e dipende dal tipo di macchina in uso e dall'attività svolta.
- Ridurre questo consumo non solo abbassa i costi in bolletta, ma rappresenta anche un importante passo verso un approccio più sostenibile e consapevole.
- I maggiori consumi sono causati da attività impegnative e da fattori spesso trascurati come l'eccessiva luminosità dello schermo e il mantenere attivi molti programmi in background.
Negli ultimi anni il tema dei consumi energetici è diventato centrale sia per gli utenti privati che per le aziende, soprattutto se si utilizza il computer per molte ore al giorno. Ridurre l’impatto della propria attività digitale, infatti, non significa soltanto abbassare i costi in bolletta, ma anche adottare un approccio più sostenibile e consapevole.
Spesso, però, non si ha davvero un’idea di quanto si consuma lavorando al PC o di quali accorgimenti possano fare la differenza nella vita quotidiana. In realtà, ottimizzare i consumi non richiede interventi così complessi e basta modificare alcune impostazioni, osservare le attività che richiedono maggiore energia e, quando possibile, evitare comportamenti che portano a uno spreco silenzioso ma costante.
In tal senso, vengono in aiuto degli utenti tutta una serie di funzioni integrate in Windows, macOS e Linux, come la regolazione della luminosità, le modalità di risparmio energetico o la gestione intelligente della sospensione, che possono incidere significativamente sui consumi, soprattutto se utilizzate con continuità.
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1. Il PC consuma molta corrente?

Andrey_Popov/Shutterstock
La prima domanda da porsi in questo caso è il PC consuma molta corrente? La risposta dipende dagli utilizzi e dal tipo di macchina. Un PC fisso da gaming, ad esempio, con una GPU potente, può consumare molto più di un notebook ottimizzato per la produttività quotidiana.
Le attività più impegnative, come il rendering video, i giochi più recenti o i software di grafica 3D, possono portare il sistema a picchi di assorbimento piuttosto importanti, mentre al contrario, la semplice navigazione o la videoscrittura incidono in misura molto più contenuta.
Un fattore spesso sottovalutato è la gestione delle periferiche. Monitor di grandi dimensioni, altoparlanti, hard disk esterni e luci RGB possono aumentare in modo significativo il consumo complessivo. Anche tenere aperti molti programmi contemporaneamente, soprattutto se particolarmente esigenti, contribuisce a far lavorare processore e RAM più del necessario, contribuendo all’aumento dei consumi.
Volendo fare una stima realistica, ci si può soffermare a quanto consuma un PC acceso 24 ore su 24. Un portatile moderno consuma in media tra i 15 e i 60 watt durante un uso leggero, mentre un fisso tradizionale può oscillare tra i 100 e i 300 watt, con valori che aumentano nei modelli da gaming. Tenere un computer acceso 24 ore su 24 significa quindi sostenere un consumo che, nel corso del mese, può diventare significativo.
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2. Quanto si consuma lavorando al PC?

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Per le aziende e gli uffici, è utile focalizzarsi su quanto si consuma lavorando al PC. Le attività quotidiane, come scrivere documenti, rispondere alle email o gestire fogli di calcolo, hanno un consumo relativamente contenuto. In questi casi il sistema non sfrutta al massimo le risorse hardware e la domanda energetica resta moderata.
Tuttavia, ci sono alcune abitudini digitali che possono aumentare il fabbisogno complessivo anche senza accorgercene. La luminosità dello schermo, ad esempio, è uno dei fattori più determinanti nel caso dei laptop, così come l’uso costante di applicazioni in background o di servizi cloud che sincronizzano file di continuo. Anche le videoconferenze, oggi parte integrante del lavoro ibrido, rappresentano una delle attività più energivore, soprattutto sui dispositivi meno recenti.
È proprio in questo contesto che assumono valore le tecnologie di gestione dinamica delle risorse, capaci di bilanciare prestazioni e consumi a seconda del carico.
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3. Come risparmiare energia col PC

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Risparmiare energia mentre si utilizza il PC non significa sacrificare le prestazioni o rinunciare a strumenti essenziali, ma vuol dire adottare una serie di accorgimenti intelligenti che permettono al sistema di lavorare in modo più efficiente.
Il primo passo è quasi sempre quello di intervenire sulle impostazioni di risparmio energetico del sistema operativo: Windows, macOS e Linux offrono modalità che regolano in automatico frequenza della CPU, attività in background e tempi di sospensione quando il computer non è utilizzato per qualche minuto.
Un altro elemento spesso trascurato riguarda la gestione del display. Nei laptop, la luminosità dello schermo è uno dei fattori più incisivi sul consumo e ridurla anche solo un minimo può dare risultati notevoli sul lungo periodo. Lo stesso vale per il refresh rate, molti monitor moderni offrono frequenze elevate, utili per il gaming, ma del tutto superflue nelle attività quotidiane. Utilizzare il display a 60 Hz durante il lavoro d’ufficio può far risparmiare energia senza intaccare la qualità visiva.
È molto importante anche identificare le applicazioni che consumano più risorse, spesso attive in background senza reale necessità. Tra queste ci sono, ad esempio, i servizi di sincronizzazione cloud, programmi che aggiornano costantemente la libreria multimediale o software di comunicazione sempre aperti possono rappresentare un carico energetico continuo.
In tal senso, può essere utile controllare il task manager e chiudere ciò che non serve in modo da ridurre i consumi e migliorare le prestazioni generali del sistema.
Infine, da non trascurare anche la manutenzione dell’hardware. Un PC sporco, con ventole o dissipatori ostruiti dalla polvere, tende a scaldarsi di più e a richiedere maggior energia per mantenere temperature accettabili. Una pulizia periodica e (per i più esperti) la sostituzione della pasta termica nei computer desktop più datati può ridare efficienza al sistema e abbassare il fabbisogno energetico complessivo.
Per saperne di più: Energia elettrica, le nuove tecnologie all'insegna della sostenibilità e del risparmio energetico
Domande frequenti (FAQ)
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Quali sono le attività più impegnative che aumentano il consumo energetico del PC?Attività come il rendering video, i giochi più recenti o i software di grafica 3D possono portare il sistema a picchi di assorbimento piuttosto importanti.
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Quanto consuma un PC acceso 24 ore su 24?Un portatile moderno consuma in media tra i 15 e i 60 watt durante un uso leggero, mentre un fisso tradizionale può oscillare tra i 100 e i 300 watt, con valori che aumentano nei modelli da gaming.
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Quali sono le abitudini digitali che aumentano il consumo energetico del PC?L'uso costante di applicazioni in background, servizi cloud che sincronizzano file di continuo e le videoconferenze rappresentano alcune delle attività più energivore che possono aumentare il fabbisogno complessivo.
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Come posso ridurre il consumo energetico del PC durante l'uso quotidiano?È importante intervenire sulle impostazioni di risparmio energetico del sistema operativo, ridurre la luminosità dello schermo e identificare e chiudere le applicazioni che consumano più risorse.




