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Linux, caratteristiche e distribuzioni

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Cos’è il Kernel di Linux? Quali sono le distribuzioni più utilizzate e quali sono le loro caratteristiche? Scopriamo di più su questo Sistema Operativo

linux Shutterstock

Il Kernel di Linux è l’esempio perfetto di un software libero e Open Source e rappresenta il vero cuore pulsante del Sistema Operativo creato daLinus Torvalds nel 1991. Proprio per la sua natura free, ha ricevuto decine di aggiornamenti, portando alla nascita delle innumerevoli versioni che hanno reso il software ciò che è oggi. 

In questa guida approfondiremo le caratteristiche del sistema operativo Linux, partendo dal suo Kernel fino ad arrivare alle diverse distribuzioni oggi in circolazione, così da scoprirne le potenzialità.

  • 0. Che cos’è il Kernel di Linux?

    Linux programmazione

    Shutterstock

    Il Kernel di Linux viene distribuito con una licenza gratuita che permette a chiunque di scaricare, utilizzare e modificare il suo contenuto. È pensato per dare ai programmatori la possibilità di sperimentare e ricreare tutto ciò di cui hanno bisogno per poi, eventualmente, condividerlo con la community

    Lo stesso discorso vale anche per la maggior parte dei software disponibili nell’apposito negozio virtuale. Ad onor del vero, il progetto principale del Kernel contiene alcuni elementi che non sono di dominio pubblico, proprio per evitare che venga cambiato radicalmente il cuore del sistema.

    Il Kernel di Linux può essere considerato a tutti gli effetti il nocciolo del Sistema Operativo ed è alla base di tutte le distribuzioni disponibili.

    Ciò che è disponibile fornisce tutto il necessario per il funzionamento del sistema. Tra i suoi compiti: la gestione della memoria primaria, quella delle risorse hardware e quella delle periferiche che vengono assegnate ai processi da eseguire.

    Al suo fianco troviamo la Shell, che può essere considerata la parte più esterna di un Sistema Operativo, quella a contatto diretto con chi utilizza il PC. Il suo compito principale è interpretare le volontà dell’utente e di comunicare direttamente con il Kernel, accedendo a tutti i servizi.

    Per approfondimento: Linux, i comandi del Terminal più importanti

  • 1. Da chi viene utilizzato Linux?

    Linux programmatore

    Shutterstock

    Si potrebbe rispondere a questa domanda semplicemente dicendo “tutti”, perché molti dei siti che vengono visitati comunemente sono gestiti da server messi in piedi proprio grazie a Linux. Ciò è dovuto al fatto che questo software è considerato dalle grandi aziende sicuro e affidabile, cosa che lo rende perfetto per accogliere i loro siti web.

    Inoltre, nel mondo c’è una vera e propria community di appassionati che ha fatto dell’utilizzo di Linux la propria professione; tra questi troviamo informatici, ricercatori e tutte quelle persone che hanno scelto di utilizzare risorse completamente free e personalizzabili.

    La community di Linux è tra le più attive del web, contribuendo in maniera costante agli aggiornamenti del Sistema Operativo e alle operazioni di correzione dei problemi.

    Questi sono anche tra i primi sviluppatori ad apportare modifiche e miglioramenti al software, garantendo aggiornamenti costanti e migliorie continue. Tutto ciò ha portato alla formazione di moltissimi gruppi che da sempre sono al lavoro per garantire tutto il supporto necessario agli utenti.

    Per approfondimento: 5 siti web per chi usa Linux

  • 2. Come Installare Linux? 

    Linux installazione

    Shutterstock

    Prima di procedere all’installazione c’è bisogno di scegliere la distribuzione di Linux tra le molte a disposizione. Una volta scelta quella più adatta, bisogna creare il boot loader, cioè il supporto che permetterà l’avvio del Sistema Operativo. Questo può avvenire tramite DVD o tramite una chiavetta USB, che permette anche il riutilizzo del supporto stesso, che abbia almeno 4 GB di spazio disponibile.

    Creare un boot loader di Linux permetterà di installare in maniera semplice il Sistema Operativo su qualsiasi PC o provare una versione Demo della distribuzione scelta.

    Nel caso si scelga il DVD, è sufficiente masterizzare al suo interno l’ISO della distribuzione scelta. Nel caso, invece, si scelga la chiavetta USB è necessario scaricare un piccolo software gratuito di nome Rufus. Dopo aver formattato la chiavetta si può lanciare il software, individuare il percorso in cui si trova il supporto USB, selezionare l’ISO da installare e cliccare su Start. In pochi minuti Rufus realizzerà in automatico un boot loader funzionante.

    Quando il disco di avvio sarà pronto è sufficiente riavviare il PC con il supporto di avvio inserito e seguire le indicazioni sullo schermo. A questo punto è possibile procedere in tre direzioni: formattare il PC e installare Linux; creare una partizione nel disco rigido e installare il nuovo Sistema Operativo di fianco al vecchio; provare la distribuzione in modalità Live.

    Quest’ultima modalità consiste in una dimostrazione delle caratteristiche della distribuzione e non richiede l’installazione vera e propria. Verranno avviate solamente le funzioni base e sarà possibile esplorare l’interfaccia e alcune caratteristiche. Se non si intende procedere con l’installazione è sufficiente riavviare il PC ed estrarre il boot loader per ritornare al vecchio Sistema Operativo. senza perdere dati personali e programmi installati.

    La modalità Live di Linux è perfetta per provare più distribuzioni senza installarle e per testare i comportamenti dell’hardware con questo Sistema Operativo.

    Questa funzione è pensata per scoprire qualcosa in più del software e capire se davvero è la scelta migliore da utilizzare; è anche un modo per provare le diverse distribuzioni, testare il loro funzionamento e la loro compatibilità con l’hardware a disposizione. Nel caso si volesse procedere con l’installazione di Linux, è sufficiente seguire le indicazioni sullo schermo e proseguire con le operazioni.

    Per approfondimento: Come installare Linux

  • 3. Come scegliere la migliore distribuzione di Linux?

    Linux ubuntu

    Shutterstock

    Essendo un software libero e completamente adattabile, nel tempo sono state rilasciate moltissime distribuzioni Linux. Orientarsi in questo mare di alternative non è semplice, perciò ecco una lista delle principali versioni disponibili in rete.

    Debian

    Debian rappresenta la distribuzione per eccellenza di Linux e una delle più longeve, con una community di appassionati attiva in tutto il mondo sin dal 1993. È un software estremamente affidabile e che ha sempre avuto una particolare attenzione in materia di sicurezza e di stabilità. Oltretutto è anche una delle distribuzioni più curate, grazie proprio al lavoro degli utenti che da sempre tengono vivo e aggiornato il progetto.

    Ubuntu

    Ubuntu è una delle versioni più giovani ma che in pochissimo tempo ha saputo conquistare una fetta importante di pubblico. È una soluzione che viene usata prevalentemente sui Computer desktop e offre moltissime sotto versioni pensate per assolvere funzioni diverse, dallo studio, alla creatività o al riutilizzo dei pc più datati. Tra le più conosciute segnaliamo: Xubuntu, Lubuntu, Ubuntu Studio e Ubuntu MATE.

    Le prime due sono destinate a tutti quei Pc con hardware poco performante; Ubuntu Studio è destinata al mondo dell’editing audio, video o delle immagini; Ubuntu MATE è una distribuzione più semplice, costruita su un desktop classico e una maggiore semplicità di utilizzo. Anche Ubuntu può vantare una community piuttosto attiva che da sempre è al lavoro per sviluppare aggiornamenti e correzioni alle varie versioni disponibili.

    Arch Linux

    Arch Linux è conosciuto principalmente per il suo look minimal e per essere una delle distribuzioni più leggere e adattabili in assoluto. Semplice e performante, è progettato per essere installato anche su computer più datati e meno potenti.

    Linux consente agli utenti di scegliere la distribuzione perfetta per ogni tipo di hardware. In questo modo anche i computer più datati possono essere ancora utilizzati.

    Steam OS

    Steam OS è la risposta di Linux alla richiesta di una libreria di videogiochi da parte degli utenti. L’idea parte da Steam, la piattaforma per il gaming, che ha deciso di rilasciare una distribuzione apposita per permettere l’accesso ai titoli in catalogo anche agli utenti del mondo Open Source. Questa soluzione è pensata per tutti gli amanti dei videogiochi che non dovranno più scegliere obbligatoriamente Windows per giocare ai loro titoli preferiti.

    Fedora

    Fedora è una distribuzione nata da Red Hat Linux da cui ha preso buona parte delle caratteristiche principali. È una versione molto diffusa con una grande comunità a supporto; oltretutto di recente è diventata completamente indipendente da Red Hat, confermandosi una distribuzione ufficiale a tutti gli effetti.

    OpenSUSE

    OpenSUSE è una versione commerciale di Linux sviluppata principalmente per i PC desktop. Può essere considerata a tutti gli effetti la soluzione più performante disponibile. La particolarità di questo software è che ha già incorporato YaST, il più potente tool grafico di amministrazione disponibile. OpenSUSE essendo una versione commerciale, ha delle restrizioni riguardo il download della versione free. 

    Linux può contare su decine di distribuzioni diverse, tutte realizzate dal lavoro dei membri della community che curano gli aggiornamenti, la stabilità del sistema e la sicurezza.

    Linux Mint

    Linux Mint è caratterizzato da una grande facilità di utilizzo e da una forte somiglianza con gli ambienti desktop più conosciuti. Secondo molti rappresenta la “versione di Linux perfetta per i principianti”, proprio per merito questo suo look stile Windows e di una gestione più intuitiva dei pacchetti di installazione.

    Gentoo

    Gentoo è una distribuzione che permette una grande libertà di compilazione agli utenti in modo da adattarla perfettamente al comparto hardware del proprio computer. Questa soluzione ha molti vantaggi tra cui una maggiore attenzione verso le prestazioni; a patto che la compilazione venga fatta a dovere, cosa che non è sempre immediata.

    I punti a favore di questa distribuzione sono gli aggiornamenti continui, la documentazione dettagliata e molto specifica e la possibilità di adattarla completamente ad ogni comparto hardware. Tuttavia è anche una versione che potrebbe essere fortemente instabile e che ha bisogno di un processo di installazione e configurazione piuttosto macchinoso e non adatto ai principianti.

    Slackware

    Slackware è l’antenata di tutte le distribuzioni di Linux e risale al 1992. Nonostante questo, ancora oggi è una delle più utilizzate perché considerata ancora stabile e molto sicura. Nonostante ciò è anche una delle alternative più complesse da installare e configurare ma è l’ideale per chi vuole esplorare a fondo i segreti di questo Sistema Operativo.

    Queste sono solo alcune delle distribuzioni basate sul Kernel Linux disponibili; per saperne di più di questo mondo Open Source così vasto, il suggerimento è quello di cercare sui blog ufficiali o chiedere il parere degli altri utenti.

  • 4. Linux e Android

    Linux e android

    Shutterstock

    Android è il Sistema Operativo Mobile più diffuso al mondo con circa il 71% di utenti che lo utilizzano comunemente sui propri smartphone e tablet. Alla base di questo software. sviluppato da Google troviamo proprio il Kernel di Linux, modificato e riprogettato appositamente per dare il massimo sui dispositivi portatili. È il File System di Linux che si occupa della gestione delle risorse come la memoria e le periferiche, mentre il resto è gestito da Java, che lavora sulle applicazioni e sugli strumenti di sistema.

    Android è presente su buona parte dei dispositivi mobile attualmente in commercio ed è stato creato da Google proprio partendo dal Kernel di Linux.

    Questo lo rende meno libero rispetto alla versione originale di Linux, con l’utente che non può modificare programmi e applicazioni a proprio piacimento. Lo stesso discorso vale per il più recente Chrome OS, il sistema operativo dedicato alla linea di computer portatili di Google meglio conosciuta come Chromebook.

    Per approfondimento: La storia di Android

  • 5. Linux e MacOS

    Linux sul personal computer

    Shutterstock

    MacOS è il celebre sistema operativo sviluppato da Apple e progettato per i computer Macintosh. Anche questo software ha una base di partenza costruita su UNIX, debitamente modificato fino a renderlo proprietario, quindi non più gratuito e Open Source. Buona parte dell’affidabilità e della stabilità del sistema Mac, dipende proprio dall’intuizione di Steve Jobs di programmarlo partendo da una base UNIX. 

    Per approfondimento: Trucchi e consigli per chi usa MacOS

  • 6. Altre versioni di Linux

    linux

    Shutterstock

    Nel tempo gli utenti di Linux hanno trovato il modo di installare questo Sistema Operativo anche su altre tipologie di device oltre ai PC. Tra i tentativi più riusciti ci sono quelli relativi a tablet e smartphone a base Android che possono sfruttare diverse distribuzioni del sistema Open Source.

    Ubuntu Touch

    Ubuntu Touch è un sistema operativo mobile “abbandonato” da Ubuntu vero e proprio ma che continua ad esistere tramite release e aggiornamenti curati dalla rete. Sfrutta un approccio molto intelligente, fornendo al suo interno tutte le App alternative a quelle più usate su Android, come i social, le news, il meteo e molto altro. È una distribuzione abbastanza funzionante ma non ha uno store in cui scaricare altre applicazioni.

    Sailfish

    Sailfish nasce anch’esso da un altro progetto abbandonato: MeeGo, basato su Maemo e Moblin. Pur non ricevendo più aggiornamenti il suo punto di forza è la compatibilità con parecchie applicazioni di Android.

    Linux è presente anche nel mondo degli smartphone con alcune distribuzioni “amatoriali” che permettono l’utilizzo del Sistema Operativo anche da mobile.

    PureOS

    PureOS è una distribuzione supportata dalla società Purism e promette sicurezza e privacy su ogni smartphone o tablet. Offre molte caratteristiche interessanti, tra cui diverse applicazioni e un browser per la navigazione sicura in rete. Questa è una delle versioni più utilizzate di Linux Mobile e una delle poche che riceve supporto e aggiornamenti ufficiali.

    PostmarketOS

    postmarketOS consente di far girare la modalità Live di Linux anche sullo smartphone, semplicemente caricandolo sulla RAM. Una soluzione interessante ma ancora estremamente instabile e poco adatta all’utilizzo prolungato. 

    Secondo alcune fonti in rete sarebbe possibile installare Linux anche sulle console; ci sono video dimostrativi di Playstation e XBOX che montano il celebre Sistema Operativo Open Source, ma tutte le informazioni al riguardo sembrano essere piuttosto vaghe e ristrette a una piccola cerchia di utenti.

  • 7. Linux e Windows: Sistemi operativi a confronto

    Linux linguaggio di programmazione

    Shutterstock

    La principale differenza tra i due sistemi operativi sta nel fatto che ogni distribuzione di Linux è completamente gratuita e può essere installata senza acquistare nulla. Lo stesso discorso vale anche per la stragrande maggioranza dei software che, contrariamente a Windows, si possono ottenere in maniera totalmente free.

    Linux non include gli stessi programmi della controparte Microsoft, ma può contare su moltissime alternative che sostituiscono buona parte dei software più utilizzati. L’altra grande differenza sta nella personalizzazione del Sistema Operativo. Da una parte abbiamo un software Open Source e quindi completamente modificabile; dall’altra una multinazionale che protegge il proprio codice sorgente da qualsiasi manomissione esterna.

    Linux e Microsoft le differenze sostanziali tra i due Sistemi Operativi e tra i software a disposizione degli utenti.

    Linux consente a chi studia informatica o a chi lavora nel settore, di scoprire il mondo della programmazione. Microsoft, invece, è un sistema chiuso, con meno possibilità per gli sviluppatori di capire le particolarità del software.

    In materia di sicurezza Linux può contare su protocolli molto rigidi, che lo rendono estremamente difficile da attaccare. Questo è dovuto a delle caratteristiche uniche dei file di sistema che per essere modificati hanno bisogno dell’inserimento a più riprese di una password. Oltretutto per ottenere l’accesso ad alcuni elementi è necessario concedere manualmente i vari permessi di esecuzione, cosa che rende estremamente difficile l’intrusione di malware e virus.

    Tuttavia, Windows è il Sistema Operativo più utilizzato al mondo e questo lo rende maggiormente soggetto ad attacchi informatici, molto di più della concorrenza. Buona parte del discorso sulla sicurezza dipende anche dal fatto che un software libero e aperto può essere esaminato da moltissimi utenti, rendendo più semplice individuare e correggere le vulnerabilità. Linux funziona anche su hardware datati mentre Windows ha bisogno di computer performanti e con determinate caratteristiche.

    Alcune distribuzioni di Linux sono pensate appositamente per i pc meno recenti; scegliendo uno stile minimale è possibile alleggerire il carico di lavoro dell’hardware a beneficio della velocità e delle performance della macchina. Inoltre è possibile aggiungere o rimuovere funzioni, rendendo ancora più snello il S.O.

    Tra le caratteristiche più interessanti di Linux troviamo la compatibilità con pc piuttosto datati che non sono più in grado di supportare un sistema Microsoft aggiornato

    Linux è un Sistema Operativo molto stabile e non necessita di grandi interventi da parte dell’utente; secondo alcuni, sarebbe possibile lasciarlo in esecuzione per settimane o addirittura mesi, senza mai il bisogno di riavviare il computer. Il merito di queste performance è dovuto al File System con cui vengono gestiti i file, che blocca buona parte della frammentazione, che spesso è la causa dei problemi di Windows. Ultimo elemento importante è quello che riguarda il supporto. Nel mondo Open Source è più semplice chiedere aiuto su uno dei blog disponibili e ricevere in tempi rapidi il parere di un esperto.

    Per approfondimento: L'importanza di Linux per il mondo della tecnologia

  • 8. Curiosità su Linux

    linux logo

    Shutterstock

    Dopo oltre 30 anni di servizio, gli sviluppatori hanno lavorato duramente per permettere a questa idea di proliferare. In questo lasso di tempo sono successe moltissime cose, molte delle quali ignote ai più. Ecco alcune curiosità sull’argomento:

    Più del 90% dell’attuale codice di Linux non è stato scritto da Linus Torvalds. La community dietro questo sistema è così attiva da aver, addirittura, superato il suo creatore, reinventando il Sistema Operativo. quasi da zero.

    Buona parte dei supercomputer del mondo utilizzano un Kernel Linux. Questo è dovuto al fatto che il software è estremamente sicuro e ampiamente personalizzabile, garantendo risultati eccellenti nel campo del calcolo e dei processi ad alte prestazioni. I server e i supercomputer utilizzano il Kernel di Linux perché garantisce protocolli di sicurezza molto rigidi ed è stabile e affidabile in qualsiasi situazione.

    Anche Google ha ceduto alle potenzialità di questo Sistema Operativo, fornendo a tutti i dipendenti una versione proprietaria di Ubuntu chiamata Goobuntu. Questa distribuzione non è disponibile per il grande pubblico.

    Nel 2000, Steve Jobs in persona offrì un lavoro a Linus Torvalds per aiutarlo a sviluppare quello che sarebbe diventato Mac OS. Tuttavia Torvalds rifiutò l’offerta.

    Buona parte degli effetti speciali dei film sono realizzati con Linux. Tra le pellicole più importanti ricordiamo i film di “Shrek”, “Star Wars - L’attacco dei cloni”, “Matrix”, “Avatar”, “Il Signore degli Anelli - Il Ritorno del Re”, “Titanic” e “Il Gladiatore”.

    Anche Microsoft ha sviluppato una versione proprietaria di Linux: la piattaforma cloud Azure, è basata proprio sul celebre Sistema Operativo.

    Per approfondimento: La biografia di Linus Torvalds

A cura di Cultur-e
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