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Tutto quello che bisogna sapere sui pagamenti elettronici

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I pagamenti digitali o cashless sono la nuova modalità di versamento di denaro tramite dispositivi elettronici. Ecco tutto quello che bisogna sapere al riguardo

Pagamento online Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • I pagamenti digitali si sono diffusi rapidamente grazie a tecnologie come Blockchain, IoT e PSD2, includendo carte, wallet, dispositivi indossabili e Mobile POS​.
  • La pandemia ha accelerato il passaggio dal contante ai pagamenti elettronici, con iniziative come il Cashback di Stato e l’espansione dell’e-commerce​.
  • Il futuro dei pagamenti vede crescere sistemi contactless, pagamenti biometrici e soluzioni integrate in dispositivi smart, puntando su velocità, sicurezza e tracciabilità​.

pagamenti digitali, definiti anche cashless, sono una modalità di versamento di denaro eseguita esclusivamente tramite dispositivi elettronici.

Si tratta di un fenomeno in rapida evoluzione che sta coinvolgendo gradualmente i settori produttivi e gli utenti che in questo modo hanno a disposizione nuove soluzioni per rendere ancora più smart acquisti e transazioni di denaro.

In un contesto così mutevole, giocano un ruolo chiave le nuove tecnologie relative a Blockhain, Intelligenza Artificiale, Internet of Things che insieme alla normativa PSD2 (Payment Services Directive 2), stanno scrivendo le regole di quello che già da oggi viene considerato uno dei business del futuro.

  • 0. Covid e pagamenti digitali, cosa è cambiato in Italia

    pagamento online

    Metamorworks/Shutterstock

    L’effetto Covid-19 è stato uno dei fattori che almeno in Italia ha permesso di spingere sull’acceleratore in materia di pagamenti digitali.

    I mesi di lockdown, l’impossibilità di recarsi fisicamente in negozio e successivamente la “paura” nel toccare denaro contante maneggiato da tutti, sono stati l’occasione perfetta per entrare a gamba tesa sull’argomento, col Governo che ha cercato in tutti i modi di agevolare questa transizione con bonus e incentivi.

    Tra questi l’iniziativa del Cashback di Stato, con una “lotteria” disponibile su tutti i pagamenti digitali effettuati in un determinato periodo.

    L’iniziativa, seppur congegnata con un sistema piuttosto macchinoso, ha avuto un discreto successo, spingendo le persone a preferire le nuove transazioni elettroniche. L’iniziativa, seppur non rinnovata nella legislatura successiva, ha influito parecchio nel passaggio dal contante al digitale.

  • 1. Cosa sono i pagamenti digitali 

    pagamento elettronico

    Ground Picture/Credits Shutterstock

    Rientrano nella categoria dei Digital Payment tutte quelle operazioni effettuate tramite dispositivi elettronici come carte di credito o applicazioni wallet e, ovviamente gli addebiti su conto corrente.

    In questo contesto sono presenti anche altre modalità di pagamento innovative, come quelle contactless o quelle tramite dispositivi indossabili, per esempio, e tutto ciò che riguarda il mondo della tecnologia abbinato a quello delle transazioni economiche.

    Uno dei trend di successo in materia, riguarda i Mobile Payment, cioè quelle operazioni eseguite tramite smartphone. Tuttavia, oggi sembra più corretto parlare di Innovative Payment, inglobando all’interno della categoria anche le altre transazioni eseguite tramite oggetti connessi, come smartwatch, smart ring e quant’altro.

    In un contesto del genere, ovviamente, esistono anche nuove tecnologie per l’accettazione dei pagamenti digitali tra questi gli innovativi POS virtuali, che consentono di accettare pagamenti senza passare dalla cassa o tramite gli ormai celebri Wallet digitali.

    Insomma, è evidente che si parla di un mondo in continua espansione che ha aperto (e aprirà) in futuro molti possibili scenari, anche per le transazioni di tutti i giorni.

    Scopriamo ora quali sono le principali tipologie di pagamenti digitali.

    Per approfondimenti:

  • 2. Quali sono le principali tipologie di pagamenti

    POS

    ESB Professional/Shutterstock

    I pagamenti contactless stanno avendo una rapidissima diffusione in tutto il mondo, grazie a transazioni facili, veloci e sicure.

    In tempi di emergenza sanitaria, questo tipo di transazione ha consentito alle persone di prestare maggiore attenzione a dove poggiare le mani, eliminando completamente l’interazione tattile con dispositivi utilizzati per i pagamenti.

    Gli e-commerce sono un fenomeno che non ha bisogno di presentazioni e che negli ultimi anni ha registrato numeri vertiginosi che prescindono (quasi) completamente dai vari lockdown e dalla pandemia.

    Acquistare on-line non è solo un modo per comprare qualsiasi cosa a prezzi vantaggiosi, è ormai una delle principali fonti di guadagno delle attività commerciali che si sono viste costrette a portare in rete i propri prodotti, di qualsiasi natura essi siano.

    Comodo, veloce, economico il successo di questa modalità di acquisto è dovuto al fatto che può essere conclusa in maniera rapidissima con il proprio smartphone senza il problema delle file lunghissime e della scarsa disponibilità di prodotti.

    Gli e-commerce sono un fenomeno diffusissimo che negli ultimi anni ha registrato volumi di crescita elevatissimi, con milioni di ordini da tutto il mondo

    Poi c’è il fenomeno del Mobile POS che riguarda principalmente le attività commerciali che devono ricevere il pagamento dall’utenza.

    Questa tecnologia altro non fa che abbinare un dispositivo per la lettura delle carte di credito al proprio smartphone, rappresentando di fatto l’evoluzione diretta del “vecchio” POS tradizionale.

    Soprattutto per merito dell’introduzione dell’obbligo di accettare i pagamenti elettronici decisa dal Governo, questi dispositivi hanno avuto una grandissima diffusione, diventando un’alternativa veloce ed economica per le piccole attività commerciali che non vedono i loro guadagni dimezzati dalla tassazione prepotente dei classici pagamenti elettronici.

    Per approfondimenti:

    futuro pagamenti digitali

    mangpor2004/Shutterstock

    I pagamenti digitali sono già uno dei trend del futuro e sono diventati in brevissimo tempo una delle (buone) abitudini dei consumatori. In questo modo, infatti, non solo si limita la circolazione del denaro contante, ma si riesce anche a garantire una tracciabilità concreta per qualsiasi tipo di pagamento.

    Chiaramente, il settore continuerà la sua evoluzione elaborando peri l futuro nuove opportunità di crescita, arrivando a semplificare ulteriormente le operazioni di compravendita e qualsiasi tipo di transazione da effettuare.

    Tra le più interessanti ci sono le transazioni tramite smartphone che sono ormai diventate di uso comune in Italia e in tutto il mondo.

    Con la crescita vertiginosa degli e-commerce sempre più utenti acquistano sul web grazie al proprio cellulare che diventa un alleato indispensabile nella corsa al futuro.

    Naturalmente è possibile pagare con questa modalità anche in molti negozi fisici, con gli esercenti che hanno compreso sin da subito le potenzialità di questa intuizione adeguandosi di conseguenza.

    I device-Free Payment rappresentano tutte quelle transazioni che non hanno bisogno di alcun dispositivo elettronico e, ovviamente, nemmeno del contante.

    Tra pagamenti con i dati biometrici e quelli tramite dispositivi smart, il futuro delle transazioni elettroniche è in continua evoluzione

    Questo sistema sfrutta i dati biometrici degli utenti come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale, che saranno associati automaticamente a un conto e a una specifica persona.

    L’unico dubbio, al momento, è quello che riguarda la privacy e la sicurezza, con i dati personali delle persone che potrebbero essere presi di mira da malintenzionati digitali.

    In materia di pagamenti non si parla solo di smartphone. Ci sono, infatti, anche molti altri dispositivi atti allo scopo, diventati ormai di uso comune.

    Si tratta di strumenti affini al discorso dell'Internet of Things (IoT) e rientrano nella categoria dei pagamenti “invisibili”. In questo senso qualsiasi dispositivo smart connesso in rete potrebbe tecnicamente autorizzare un pagamento, tra questi: elettrodomestici smart, assistenti vocali, automobili e via dicendo.

    Infine ci sono i dispositivi indossabili che rappresentano un’altra modalità di pagamento proiettata direttamente al futuro.

    Si tratta di oggetti che possono essere indossati e che sono, ovviamente, connessi in rete e abilitati alle transazioni contactless.

    I più comuni sono smartwatch, smart ring, fitness tracker sviluppati da tutti i brand più famosi che, molto semplicemente, aiutano gli utenti a rendere “virtuali” le loro carte di credito o di debito tramite NFC. In questo modo è sufficiente avvicinare il dispositivo all’apposito terminale per autorizzare automaticamente il pagamento.

  • 4. Che cos’è la PSD2

    PSD2

    Gotphotos/Shutterstock

     Per fare in modo che il discorso sui pagamenti digitali possa consolidare quelle che sono le attuali modalità e svilupparne di nuove, c’è bisogno di una sinergia tra le tecnologie in uso e i diversi attori dei vari settori, come banche, fornitori di servizi e quant’altro.

    Tutte queste entità, però, necessitano di un insieme di regole e di norme che possano tracciare le linee guida in materia.

    La svolta c’è stata il 14 settembre 2020 con la direttiva europea sui servizi di pagamento, nota anche come PSD2, che ha dato vita a quello che viene definito Open Banking e che si può tradurre letteralmente come sistema bancario dai dati aperti.

    La PSD2 ha praticamente obbligato le banche e i sistemi bancari ad aprire le API (Application Programming Interface), cioè le interfacce di programmazione delle applicazioni, agli sviluppatori terzi.

    Queste API hanno il compito di trasportare le informazioni necessarie per le transazioni e quelle per sviluppare nuovi prodotti e servizi. I soggetti di terze parti sono autorizzati ad accedere a saldi, dettagli di spesa, entrate e uscite dei conti bancari, con lo scopo di migliorare l’esperienza del cliente, che prima di tutto dovrà fornire il consenso al trattamento dai dati in accordo col GDPR.

    Con la direttiva europea sui servizi di pagamento è iniziata ufficialmente l’era dei servizi Open Banking

    Questa norma, in pratica, ha l’obiettivo di regolamentare i vari servizi di pagamento e i diversi gestori all'interno dell'Unione europea, garantendo anche una maggiore integrazione di queste nuove modalità di pagamento nel tessuto economico, al fine di abilitare nuove modalità di sviluppo e aumentare la sicurezza e la protezione dei dati personali degli utenti.

    Gli argomenti principali che caratterizzano la PSD2 sono: Servizi di disposizione di ordini di pagamento online (Payment Initiation Services - PIS) che danno la possibilità di avviare una transazione online anche con un prestatore di servizi di pagamento diverso da quello del proprio conto.

    Servizi di informazione sui conti di pagamento online (Account Information Services - AIS), che consentono di avere informazioni su uno o più conti online sottoscritti anche con prestatori di servizi diversi.

    Servizi di conferma disponibilità fondi (Card Issuing Service - CISP), nell’eventualità di transazioni effettuate con carte di debito emesse da operatori diversi da quello presso del proprio conto.

    Per rendere sicuri tutti i pagamenti online e arrivare a ridurre il rischio frodi, la normativa PSD2 prevede la SCA - Strong Customer Authentication, che consiste in un processo di autenticazione che deve utilizzare almeno due dei tre requisiti che seguono: informazioni riservate al cliente (come un codice PIN, ad esempio).

    Un oggetto posseduto solo dal cliente (uno smartphone o un computer). Caratteristiche biometriche dell'utente (come il riconoscimento delle impronte digitali o quello del volto). 

    La SCA si applica a tutti pagamenti digitali fatti dall’utente, inclusi quelli con carta, i bonifici online bancari e le transazioni contactless.

  • 5. Che cosa sono Instant e P2p Payments 

    pagamenti mobile

    Kaspars Grinvalds /Shutterstock

     Tra i nuovi trend tecnologici quelli che riguardano l’Instant Payment che si associa a quel sistema di pagamento che viene chiamato comunemente bonifico istantaneo.

    Si parla di un fenomeno che negli ultimi anni sta diventando sempre più centrale, grazie anche a piattaforme di P2P (peer-to-peer o person-to-person), che consentono il trasferimento istantaneo di denaro tra due soggetti.

    Tra queste non possiamo non ricordare Paypal e Satispay, ad esempio. Si tratta di soluzioni semplici, intuitive ed estremamente sicure, perfette per il trasferimento di piccole somme di denaro senza il rischio di incorrere in truffe o tentativi di frode.

  • 6. Che rapporto c’è tra pagamenti elettronici e Blockchain

    blockchain

    Black Salmon/Shutterstock

     I pagamenti digitali sono un terreno fertile per l’innovazione, per questo non stupisce che le grandi compagnie come Google, Facebook o Amazon stiano collaborando con le varie realtà finanziarie per sviluppare innovative modalità di pagamento.

    Oltre alle classiche transazioni digitali di cui abbiamo parlato fino a questo momento, stanno prendendo sempre più piede le piattaforme Blockchain pensate per le criptovalute. Anche questo è uno dei temi caldi degli ultimi anni che ha focalizzato l’attenzione del pubblico sull’argomento mostrando le sue grandi potenzialità.

    Al momento si tratta di un settore che presenta ancora molte incognite, soprattutto per quanto riguarda la rapidissima svalutazione di questa moneta elettronica, tuttavia è innegabile che questo argomento stia comunque impattando e influenzando pesantemente anche il mondo della finanza nella sua accezione più “classica”.

  • 7. Principali piattaforme di pagamento digitale in Italia

    pagamenti online

    Prostock-studio/Shutterstock

    Sono molte nel nostro paese le piattaforme sviluppate per i pagamenti digitali ma, forse, tre più di altre hanno attirato l’attenzione degli esperti del settore: pagoPA, Nexi e Paypal.

    pagoPa è il sistema per la gestione dei pagamenti elettronici sviluppato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), pensato per semplificare il saldo delle imposte verso la Pubblica Amministrazione e verso tutti quegli enti che aderiscono al servizio.

    Lo scopo principale è quello di essere un canale diretto tra cittadini e PA, permettendo agli utenti di usufruire in maniera più semplice delle modalità di pagamento e di gestione dei tributi.

    La piattaforma interessa anche i Comuni, Province, Regioni, aziende a partecipazione pubblica, scuole, università, ASL, INPS, Agenzia delle Entrate, ACI.

    L’idea nasce per offrire transazioni immediate e sicure, che possono essere effettuate elettronicamente garantendo flessibilità e velocità in qualsiasi momento e con qualsiasi dispositivo elettronico connesso in rete.

    Con pagoPA è possibile pagare le varie utenze come gas, acqua ed elettricitàle imposte del Miur, il bollo auto, i ticket sanitari e tutte quelle imposte rivolte alla Pubblica Amministrazione o agli enti accreditati.

    Nexi Pay è l’applicazione gratuita di Nexi disponibile per Android e iOS, sviluppata per i possessori delle carte aderenti al servizio.

    La funzione principale dell’applicazione è quella di tenere sempre sotto controllo il proprio conto monitorando costantemente le spese e i pagamenti effettuati. Si tratta di un sistema comodo e sicuro per gestire in totale tranquillità le proprie finanze e avere un report dettagliato di tutti i movimenti effettuati.

    Sono molte le piattaforme di pagamento disponibili in Italia e il loro scopo è essenzialmente rendere più semplici e sicuri i pagamenti digitali

    È compatibile con tutte le tipologie di pagamento contactless, per le quali basta avvicinare il proprio smartphone al POS per concludere semplicemente la transazione. Il servizio è ovviamente pensato anche per gli acquisti online che possono essere effettuati tramite codice QR, web code o Masterpass.

    Anche PayPal è un servizio sviluppato per rendere più semplici e sicuri tutti i pagamenti digitali, consentendo all’utente di pagare online i propri acquisti sui vari e-commerce senza fornire effettivamente le coordinate bancarie o i riferimenti della propria carta di credito.

    In questo modo non solo non si inseriranno sul web i propri dati personali, ma sarà anche possibile aderire a un servizio sicuro e pensato per tutelare gli utenti da eventuali tentativi di frode. Con Paypal, infatti, ci sono molte garanzie per gli iscritti che, ad esempio, possono chiedere indietro la somma di denaro versata in caso che il prodotto non venga consegnato o se non corrispondesse alla descrizione fatta.

    È anche possibile Inviare e ricevere denaro, cosa che rende questo servizio perfetto per le transazioni tra conoscenti e per il pagamento di tutti quei beni o servizi fuori dai canali istituzionali, come ad esempio gli acquisti su Ebay, Subito.it e via dicendo. 

    La piattaforma è sviluppata per elaborare pagamenti in 25 valute differenti e in oltre 200 mercati, garantendo la conversione automatica degli importi e garantendo sempre la massima trasparenza agli utenti che aderiscono al servizio.

    Per utilizzarlo è sufficiente collegarsi al sito ufficiale e aprire un conto a costo zero e senza nessun vincolo di deposito.

    Per approfondimenti:

Domande frequenti (FAQ)

  • Che cosa sono i pagamenti digitali?
    I pagamenti digitali sono tutte le transazioni effettuate tramite dispositivi elettronici come carte di credito, applicazioni wallet e addebiti su conto corrente.
  • Quali sono le principali tipologie di pagamenti digitali?
    Le principali tipologie di pagamenti digitali includono i pagamenti contactless, gli e-commerce, i Mobile POS e i device-Free Payment.
  • Quali sono le principali piattaforme di pagamento digitale in Italia?
    Le principali piattaforme di pagamento digitale in Italia sono pagoPA, Nexi e Paypal, che offrono soluzioni sicure e convenienti per gestire transazioni e pagamenti online.
  • Che cos'è la PSD2?
    La PSD2 è la direttiva europea sui servizi di pagamento che ha introdotto l'Open Banking, obbligando le banche ad aprire le API agli sviluppatori terzi per migliorare l'esperienza del cliente e garantire la sicurezza dei dati.
A cura di Cultur-e
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