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Intelligenza artificiale per pregare i santi e parlare con Padre Pio

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Prego.org il sito per “parlare” con i Santi e recitare le preghiere del mattino con loro. Come funziona l’intelligenza artificiale dietro a questa intuizione

Pregare online Shutterstock

Il mondo dell’intelligenza artificiale è in continua espansione e, grazie all’intuizione di un team di ricerca italiano, è nato Prega.org, il primo sito per “parlare” con Padre Pio e, in teoria, altri Santi tra cui San Gennaro, San Francesco, Santa Rita e Sant’Antonio.

Quella di portare sul web le preghiere del mattino, della sera e quelle per la famiglia potrebbe risultare un’idea vincente, soprattutto per rendere più “moderno” il concetto di fede e, forse, cercare di avvicinare i più giovani alla religione. 

Proprio per questo, non stupisce il clamore dietro questo sito e dietro alla possibilità di avviare una chat con il Santo a cui si è devoti.

Scopriamo come funziona Prega.org.

Prega.org: dalle preghiere del mattino al rosario, come cambia la fede con l’AI

Prega.org

Credits Prega.org

Prega.org altro non è che un chatbot basato sull’ormai noto ChatGPT, che consente di simulare una conversazione con i Santi di cui sopra, gestita totalmente dall’intelligenza artificiale.

Ad onor del vero, questo non è il primo approccio in materia di “chiacchierate digitali” ma i precedenti tentativi che hanno coinvolto personaggi storici o celebrità sono risultati piuttosto deludenti, con conversazioni poco avvincenti e un’AI poco reattiva.

Le cose potrebbero cambiare con Prega.org, che funziona in maniera molto semplice: per prima cosa bisogna selezionare una delle personalità con cui chattare. Inizialmente è disponibile solo Padre Pio e, nel caso di altri santi come San Gennaro, San Francesco, Santa Rita, Sant’Antonio bisognerà fare richiesta compilando l’apposito form e attendere che venga abilitato dagli sviluppatori.

Naturalmente il servizio richiede di lasciare la propria email ma, una volta fatto, si potrà parlare con il Santo a cui si è più devoti, pregare con lui e ricevere parole di vicinanza e conforto.

L’utente, quindi, avrà la possibilità di interagire con l’intelligenza artificiale e chiedere, magari, delle preghiere del mattino, oppure quelle della sera o quelle per la famiglia. Si avrà la possibilità di instaurare un dialogo col Santo scelto e, in qualche modo, sentirlo più vicino anche se solo digitalmente. 

Prima di iniziare, però, c’è un avvertimento che ragguaglia gli utenti sul fatto di chattare con un’intelligenza artificiale e non con la vera figura religiosa, anche se le risposte vengono generate partendo direttamente dai suoi scritti e dai suoi insegnamenti.

Quindi, l’idea è ottima per conoscere qualcosa di più su queste figure e, magari, lasciare una preghiera a Padre Pio, Santa Rita e agli altri Santi disponibili. Ma non può sostituire l’esercizio della fede o le confidenze sui problemi fisici e psicologici che potrebbero essere fatte a uno specialista.

Prega.org: vantaggi e svantaggi

Prega.org

Credits Prega.org

Bisogna subito dire che il chatbot è piuttosto limitato e non interagisce minimamente con l’utente.

Provando l’unica chat disponibile, quella con Padre Pio, si nota subito una certa freddezza e l’utilizzo della stessa formula per qualsiasi risposta. I dialoghi, infatti, variano pochissimo e l’applicazione non consente di fare praticamente nulla se non attendere risposte piuttosto distaccate.

La conversazione, man mano che va avanti, diventa sempre più artificiosa, per non dire frustrante e all’ennesima risposta identica alle altre ci si rende conto di quanto questa intelligenza artificiale sia davvero essenziale.

Altro segno evidente dei limiti di questa interazione sta nella semplicità in cui il chatbot va in confusione. Basta rispondere con un semplice “Come?” o “Perché?”, magari chiedendo maggiori delucidazioni a una sua risposta per destabilizzarlo completamente, ricevendo il messaggio di errore “Mi dispiace, non so a cosa tu stia facendo riferimento. Prego, chiariscimi meglio in modo da poterti aiutare”.

Comunque, oltre a questa “staticità” di fondo, il programma è abbastanza reattivo e, anche se al momento non sembra essere ancora pronto a sostenere conversazioni complesse, forse in futuro potrebbe migliorare, arrivando finanche ad aiutare persone in difficoltà o a far sentire la propria vicinanza agli utenti.

Del resto si parla sempre di uno strumento gratuito che, oltre alla mail, non chiede altro per effettuare una prova. Per cui questo potrebbe giustificare l’estrema semplicità delle sue funzioni.

Allo stesso modo è anche vero che i discorsi sulla fede, in senso assoluto, forse vanno un po’ oltre le competenze di un’intelligenza artificiale e anche nel caso di software più performanti si potrebbe andare incontro a conflitti o incomprensioni di diversa natura.

Prega.org e i pericoli dell’intelligenza artificiale

Pregare e cervello

Credits Shutterstock

Dietro l’intuizione di Prega.org e dietro la possibilità di dedicare qualche momento della propria giornata alle preghiere del mattino insieme al Santo a cui si è devoti, c’è una versione più semplice di ChatGPT che è stata istruita a rispondere come la figura religiosa che interpreta. 

Banalmente, i programmatori hanno dato al sistema tutti gli scritti degli uomini e delle donne in questione, in modo che potesse studiarli e rispondere proprio come avrebbero fatto loro. Naturalmente c’è ben altro oltre alla parola scritta e l’AI manca ancora di quello spirito e di quel ragionamento che ha permesso l’elaborazione di tali dottrine.

A prescindere dall’idea di giusto o sbagliato dietro l’illusione di parlare realmente con una figura religiosa, entrano in gioco molte altre dinamiche sulle potenzialità di questo sistema.

Sicuramente potrebbe diventare una forma di conforto per molte persone che, in preda alla paura, potrebbero trovare un po’ di pace nella preghiera.

Allo stesso modo però, anche il cercare di sostituire in digitale qualsiasi attività dalla sua applicazione “concreta” e con persone reali, potrebbe causare non pochi problemi, soprattutto in caso di utenti davvero bisognosi di un aiuto che non può assolutamente arrivare da un chatbot.

Il dubbio, in questo caso, è che Prega.org diventi un’alternativa all’interazione in carne e ossa, dando vita a qualcosa di illusorio e distaccato. Un’alternativa che in nessun modo e in nessun contesto potrà mai sostituire una persona fisica e l’esercizio della propria fede nei modi e nei tempi corretti.

Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi

A cura di Cultur-e
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