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Arrivano i primi podcast generati dall'AI, cosa aspettarsi

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Il bizzarro mondo dei podcast creati dall'intelligenza artificiale è realtà, ma neanche i creatori sono sicuri di chi voglia ascoltare i discorsi di un robot

donna ascolta podcast dell'intelligenza artificiale Shutterstock

Nella corsa all'oro dell'intelligenza artificiale generativa, un'ondata di startup, tra cui ElevenLabs, WondercraftAI e Podcastle, ha fatto breccia in un mercato già piuttosto saturo introducendo strumenti facili da usare per generare voci con l’AI in pochi minuti. Così iniziano a farsi strada i primi podcast AI-based.

Siamo all’inizio e nessuno tiene ancora traccia del numero effettivo di questi ascoltatori. Grandi hub come Apple Podcast e Spotify non hanno classifiche separate per i conduttori robot. Tuttavia, ci sono alcuni podcast AI che hanno trovato un pubblico, almeno per la prima manciata di episodi.

Cosa c’è dietro i primi podcast generati dall’AI

Il primo podcast prodotto dall'intelligenza artificiale ha clonato la voce di uno dei conduttori più famosi al mondo. La Joe Rogan AI Experience presenta conversazioni inventate tra Rogan e altri falsi ospiti come il CEO di OpenAI Sam Altman e l'ex presidente USA Donald Trump. 

Lanciato il primo episodio, il vero Rogan ha condiviso su Twitter un link alla serie riconoscendo le implicazioni "scivolose" di questa nuova tecnologia. Eppure il podcast ha già accumulato oltre 500mila visualizzazioni su YouTube, con diverse recensioni positive.

Hugo, il fan che ha creato il podcast, non si aspetta di guadagnare alcun reddito: è consapevole di non avere il consenso per usare la voce o l'immagine di Rogan, e che le piattaforme di podcasting potrebbero vietare questo tipo di impersonificazione.

Il suo intento è mostrare cosa possono fare gli strumenti vocali AI. E anche se modifica attentamente gli episodi per renderli accurati e fluidi, non pensa che le conversazioni siano particolarmente avvincenti.

Una tendenza non insolita tra i creatori in questo spazio, che vedono il loro lavoro come “sperimentazione” piuttosto che come “business”. Lior Sol, ingegnere del suono israeliano, ha creato un podcast stravagante utilizzando gli strumenti di ElevenLabs più come progetto artistico e opportunità per esplorare nuove tecnologie, che per inseguire un vasto pubblico.

Alcuni creatori non si aspettano che il loro pubblico apprezzi il lavoro. Andi Durrant ha partecipato alla creazione di Synthetic Stories, un podcast con voci, sceneggiatura e design generati dall'AI presso la sua startup di content marketing nel Regno Unito. E al di là della fierezza dell’esperimento, i limiti sono evidenti a livello creativo.

Tuttavia, Dimitris Nikolaou, CEO WondercraftAI, crede che il pubblico possa sviluppare lealtà per questi podcast. La sua squadra ha creato Hacker News Recap che, con riassunti brevi e quotidiani delle storie dell’omonimo forum di Y Combinator, si è piazzato al 31° posto nella classifica tech di Apple Podcasts negli Stati Uniti e in altri luoghi sta performando meglio.

Nikolaou non ritiene che le sceneggiature AI siano superiori a quelle scritte dagli umani, o che le voci artificiali siano più melodiose. La vera peculiarità sta nel fatto che possono essere pubblicati regolarmente ogni mattina, indipendentemente da ciò che accade.

Perché i podcaster umani non verranno rimpiazzati dall’AI

Sta diventando sempre più comune per i podcaster utilizzare strumenti di editing AI, che possono semplificare attività come la rimozione del rumore di fondo. Tuttavia, l'idea di presentatori generati dall'AI è ancora inverosimile

Ne sono convinti Bobby Finger e Lindsey Weber di Who? Weekly. Ma anche Kelsey McKinney, conduttrice di Normal Gossip, è scettica nei confronti dei podcast generati dall'AI, perché gli ascoltatori vogliano sentirsi in contatto con persone reali e non con macchine. McKinney lo vede anche come un modo per le società di intrattenimento di svalutare le arti e tagliare i costi sostituendo le persone creative. 

Mentre ad alcune persone può piacere che le notizie vengano lette da una voce robotica, la maggior parte dei podcast prospera creando intimità e senso di comunità tra gli ascoltatori. Nel suo libro, Podcasting as an Intimate Medium, Alyn Euritt sottolinea che i podcast di successo instaurano conversazioni autentiche tra host e ascoltatori, creando un senso di cameratismo e identità condivisa. 

Sebbene i podcast AI siano una piccola parte del mercato in espansione dei prodotti e servizi AI generativi, esemplificano le tensioni all'interno del settore. La tecnologia può creare suoni e immagini che sembrano reali, ma commette errori che interrompono l'esperienza uditiva.

Inoltre, c'è un clamore esagerato sull'impatto dell'AI che può distorcere la comprensione del suo vero valore. Quindi, sebbene i robot possano funzionare per riassumere notizie, non potranno mai sostituire e replicare l'intimità e il tocco umano che rendono i podcast così speciali.

Per saperne di piùIntelligenza Artificiale, cos'è e cosa può fare per noi

A cura di Cultur-e
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