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Photoshop e Illustrator, arriva l’AI di Adobe Firefly

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Terminata la fase di sperimentazione per gli strumenti AI di Adobe Firefly: ecco cosa cambia per Photoshop e Illustrator

Adobe Firefly Poetra.RH / Shutterstock.com

Dopo sei mesi di beta testing, Adobe ha ufficialmente messo a disposizione di tutti gli abbonati, a parte alcune restrizioni in paesi con leggi severe sull’AI come la Cina, la famiglia di applicazioni alimentate dall’intelligenza artificiale generativa di Firefly.

Progettati per semplificare il processo creativo su Photoshop e Illustrator sia per i dilettanti che per i professionisti, questi tool sono ora perfettamente integrati nelle suite di app Adobe Creative Cloud, Adobe Express e Adobe Experience Cloud.

Grazie a potenti capacità generative, all’etichettatura delle immagini AI-based e all’impegno a ricompensare i creatori, Adobe sta cercando di rivoluzionare il mondo dell’editing delle immagini, oltre che stabilire, tra le altre cose, un nuovo standard per l’uso responsabile dell’AI nell’arte.

I tool AI di Adobe Firefly

La suite creativa Adobe Firefly include un AI art generator, uno strumento di riempimento generativo in grado di espandere artificialmente i bordi di un'immagine, nonché la correzione del colore basata sull'intelligenza artificiale, il che rende rispettivamente Express, Photoshop e Illustrator ancora più potenti e facili da usare.

Adobe sta inoltre lanciando un'app web Firefly autonoma che consentirà agli utenti di esplorare alcune delle sue capacità generative senza abbonarsi a specifiche applicazioni della suite Adobe Creative. Adobe Express Premium e l'app Web Firefly saranno inclusi come parte di un piano a pagamento Creative Cloud.

Disponibile a livello generale anche Adobe Firefly for Enterprise. Particolarmente interessante per le aziende alla ricerca di un modello di intelligenza artificiale generativa commercialmente sicuro poiché Adobe ha addestrato Firefly su Adobe Stock e sui contenuti di pubblico dominio non più soggetti a copyright. 

L’azienda afferma che sta anche sviluppando delle modalità per consentire ai clienti di personalizzare i modelli Firefly con le proprie risorse per generare contenuti personalizzati specifici per il 

marchio.

L'etichetta che identifica le immagini generate dall’AI

A differenza di SynthID di Google che genera una filigrana impercettibile all’occhio umano per distinguere i contenuti generati dall'AI dalle immagini autentiche, ogni lavoro generato attraverso l’AI di Adobe Firefly viene fornito con quella che può essere descritta come una "etichetta nutrizionale digitale".

Approvata dalla Content Authenticity Initiative, funge da marchio che si applica ai metadati del contenuto identificando inequivocabilmente un'immagine come il prodotto dell'ingegno dell’AI ovunque venga utilizzato, pubblicato o archiviato. Non solo riporta il nome e la data di nascita dell'immagine, ma rivela anche i tool che le hanno dato vita, esaminabili dal sito web “https://verify.contentauthenticity.org/”.

In un’epoca in cui i contenuti generati dall’AI stanno diventando sempre più diffusi, Adobe è uno dei 15 leader di settore che hanno assunto un impegno solenne con la Casa Bianca. La missione: aprire la strada alla tecnologia in grado di riconoscere le immagini create dall’intelligenza artificiale e creare una piattaforma sicura per condividere dati sulla sicurezza con il fine di promuovere l’uso responsabile dell’AI a tutti i livelli.

Il sistema dei crediti generativi di Adobe Firefly

Per soddisfare la domanda sempre crescente di potenza di elaborazione e gestire i costi associati all’AI, Adobe sta introducendo un ingegnoso sistema basato sui “crediti generativi” che gli utenti possono “incassare” per un accesso rapido ai flussi di lavoro basati su Firefly.

Gli utenti di Photoshop ricevono 500 crediti al mese, mentre gli abbonati a Creative Cloud 1.000. Altrimenti si possono pagare $ 5 al mese solo per Adobe Firefly, che garantisce appena 100 crediti mensili.

Per coloro che potrebbero eccedere i crediti, non c'è bisogno di disperare. Sebbene l'esperienza possa rallentare, gli utenti possono comunque generare contenuti Firefly oltre il limite di credito. Tuttavia, c'è un avvertimento per gli utenti del piano gratuito, poiché la loro allocazione di credito è limitata, richiedendo ulteriori acquisti di credito se si esauriscono prima del ripristino mensile.

Adobe sceglie di ricompensare i creativi

Ma Adobe non si ferma qui. Per colmare il divario tra tecnologia e creatività, l’azienda sta svelando un programma bonus annuale che verrà concesso a coloro che contribuiscono generosamente con i loro stock al training dei modelli di intelligenza artificiale di Adobe. 

Il pagamento esatto è un segreto ben custodito e varia in base al contributore, alla frequenza dei contributi e delle licenze. Questo bonus verrà pagato in aggiunta alle royalties esistenti, rendendolo non solo un gesto ma un significativo segno di apprezzamento.

Sebbene Adobe non abbia ancora svelato la data di lancio ufficiale del suo Stock Contributor Bonus, cerca di allentare le tensioni tra l'azienda e i creativi affrontando di petto il dibattito di lunga data sull’equo compenso per il lavoro che contribuisce inconsapevolmente al training dei modelli AI, facendo luce su una questione che ha suscitato polemiche all’interno della comunità creativa, quella sul copyright.

Per saperne di più: Tutto su Adobe Photoshop, guida all'uso

A cura di Cultur-e
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