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L'AI arriva su Photoshop con Adobe Firefly, come funziona

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L’intelligenza artificiale approda su Photoshop grazie a Adobe Firefly, un prezioso strumento che rende semplici gli interventi di editing: come funziona

Adobe Firefly Ruggiero Scardigno / Shutterstock.com

L’intelligenza artificiale generativa riesce a creare immagini, video, testi ed altri contenuti in maniera automatica e coerente con le richieste e le esigenze degli utenti. È una soluzione estremamente apprezzata da molti, che è pronta ad approdare su Photoshop per permettere a coloro che usufruiscono della piattaforma per motivi professionali o per diletto di ottenere risultati sempre più accurati, originali e soddisfacenti. 

Adobe la introduce in tutte le sue app della suite della Creative Cloud con Firefly, un servizio innovativo tutto da scoprire. 

Firefly, il nuovo servizio di Adobe

Si chiama Firefly ed è un servizio che Adobe ha deciso di sviluppare per incrementare gli strumenti messi a disposizione degli utenti che scelgono di utilizzare le applicazione dell’azienda. È un progetto che, pur essendo stato lanciato a marzo, è ancora in via di sviluppo e che richiederà del tempo prima di essere pronto per il rilascio definitivo. 

Dopo mesi di progettazione è attualmente in fase di test e alcuni fortunati utenti possono già provare molte delle sue funzionalità in anteprima e fornire delle indicazioni agli sviluppatori e permettere loro di perfezionare il tool. Alcune funzioni sono disponibili già in app come Illustrator, Photoshop, After Effects e altri.

Adobe ha assicurato che continuerà a investire sull’intelligenza artificiale e in particolar modo su Firefly, che verrà migliorato per tutto il 2023.

Generative Fill, lo strumento appositamente pensato per Photoshop

Insieme a Firefly è in fase di test anche Generative Fill, uno strumento specifico della nuova soluzione di Adobe che andrà ad arricchire Photoshop e che consentirà a tutti gli utenti di modificare le foto in maniera sostanziale, aggiungendo o rimuovendo elementi, rapidamente

Adobe ha affermato che si tratterà di un riempimento generativo in base al contenuto, che opererà in maniera non distruttiva utilizzando alcuni prompt di testo, ossia brevi descrizioni. Grazie a Generative Fill saranno sufficienti pochi secondi per stravolgere le fotografie e migliorarle. 

Un lavoro che potrà essere portato a termine anche da coloro che hanno minore dimestichezza ed esperienza con Photoshop. I contenuti utilizzati da Generative Fill saranno prelevati da immagini Adobe Stock di proprietà dell’azienda o da altre fonti che hanno una licenza aperta. 

Non ci saranno problemi relativi alle restrizioni sul copyright. Con le Content Credentials, che funzionano da etichette informative, è sempre possibile sapere se il contenuto è stato creato o modificato attraverso l’intelligenza artificiale.

Mentre Adobe Firefly è accessibile solo per alcuni utenti beta selezionati in numero ristretto, Generative Fill sarà a breve disponibile per tutti gli utenti. Il rilascio è atteso per la seconda metà del 2023.

Per saperne di più: Guida all'uso: Adobe Photoshop

A cura di Cultur-e
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