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Come difendere le proprie immagini dai generatori di immagini con intelligenza artificiale

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Esistono diverse tecniche che possono impedire ai generatori di AI art di usare fotografie e immagini personali a loro piacimento: ecco come fare

arte generata da intelligenza artificiale Shutterstock

Generatori di AI art come DALL-E, Imagen, MidJourney, Stable Diffusion e Leonardo AI rendono facile per chiunque creare opere d'arte. Se basta un’istruzione testuale e un clic per assumere improvvisamente le vesti di artista, alcune cose, come la creatività umana, sono immuni alle macchine (almeno per ora).

Ma sicuramente possono rappresentare un rischio per la proprietà intellettuale. La più grande preoccupazione non è tanto la minaccia che l’IA potrebbe rappresentare per la propria carriera, quanto la natura di un algoritmo che attinge al lavoro di tanti artisti senza rispettare il copyright

Infatti, questi sistemi di arte generativa non sono niente senza i set di dati su cui vengono allenati. Ciò comporta il prelievo e la contestualizzazione di un enorme campione di opere d'arte sul web che consente agli esseri umani di utilizzare prompt in linguaggio naturale per ottenere in pochi secondi un capolavoro.

Essere in grado di generare un pezzo d'arte nello stile di maestri ormai defunti potrebbe non sollevare troppi campanelli d'allarme, ma per gli artisti moderni che condividono le loro creazioni tramite piattaforme come ArtStation, DeviantArt, Behance, siti web personali e pagine di social media come Instagram o Facebook, è molto più preoccupante.

Quindi la domanda è come e se è effettivamente possibile proteggere le proprie creazioni dall'essere utilizzate per addestrare un'intelligenza artificialeche può generare in quattro e quattr'otto nuove opere d’arte.

Bannare i dataset che addestrano l’IA

intelligenza artificiale

Credits Shutterstock

Un ottimo punto di partenza è scegliere di escludere le proprie opere d’arte da due dei più grandi open dataset di immagini su Internet usati per l’addestramento di alcuni dei generatori più famosi, tra cui Stable Diffusion e Google Imagen (LAION-400M e LAION-5B) utilizzando HaveIBeenTrained.com (https://haveibeentrained.com/).

Sfortunatamente, il processo è lento e noioso e occorre ripeterlo per ogni immagine individuata. Bisogna registrare un account e poi cercare o caricare un'immagine per trovare le corrispondenze all'interno del set di dati. È quindi possibile fare clic con il pulsante destro del mouse sull'immagine trovata e scegliere l'opzione "Add to My Opt-Outs".

Quanto tempo ci vorrà dipende da quanto è facile filtrare il proprio lavoro, il che potrebbe essere più semplice se è associato a un nome o progetto univoco e se si ha un grande seguito online.

Tuttavia, questi non sono gli unici dataset utilizzati. Gli individui possono creare la propria collezione, magari per replicare un particolare artista o stile. Inoltre, alcune aziende come OpenAI non rivelano quali dataset utilizzano i loro strumenti, quindi non c'è modo di combatterli.

Robots.txt per respingere i web crawler

robots.txt per respingere le immagini fake

Credits Shutterstock

Un file robots.txt è un piccolo documento di testo che viene inserito nella directory principale di un sito web per indicare ai web crawler dove sono autorizzati o meno ad andare. Sebbene Google affermi che "non è un meccanismo per tenere una pagina web fuori dal motore di ricerca", potremmo provare a usarlo per tenere i web crawler lontani dall’opera d'arte che ospitiamo sul nostro sito web.

I web crawler analizzano la rete per trovare contenuti da indicizzare, ma vengono utilizzati anche per creare set di dati di tipologie differenti

Google Search Central ha una guida pratica per creare un file robots.txt, oppure si può utilizzare un sito web come Ryte’s Robots.txt Generator. Possiamo consentire o disabilitare determinati agenti utente da directory specifiche o semplicemente bloccare tutto con un carattere jolly (*).

Proteggere la proprietà intellettuale

intelligenza artificiale

Credits Shutterstock

Anche se il copyright è implicito nel lavoro che creiamo, fare di tutto per proteggerlo potrebbe valere la pena. In Italia, le opere possono essere registrate presso la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), l'ente preposto alla tutela dei diritti d'autore. La registrazione si effettua presso gli uffici della SIAE o online, tramite il sito ufficiale.

Questo dà una speranza in più in questioni che coinvolgono i tribunali ed è l'idea alla base dell’azione legale intentata contro Stability AI, DeviantArt e Midjourney, per conto degli artisti interessati. Come altre pratiche che hanno attratto gli avvocati in passato (pirateria, jailbreak, file sharing) è improbabile che una causa possa estinguere del tutto la pratica.

La difesa probabilmente sosterrà che questi strumenti sono stati addestrati su materiale "fair use" raccolto da siti web pubblici. Dovremo aspettare per scoprire quali effetti avranno azioni legali come queste, se ce ne saranno.

La filgrana e l'upload: come proteggere le opere d'arte

immagine con filigrana

Credits Shutterstock

Caricare sul Web un'opera d'arte con l’aggiunta di filigrana, che prevede la sovrapposizione di un logo o di un testo su un documento o un'immagine, è importante per la protezione del copyright e la vendita di opere digitali. Ma se si stanno creando illustrazioni per puro divertimento, è controproducente.

Ovviamente, se un’opera d'arte non viene caricata su Internet, non c'è alcuna possibilità che venga catturata nella rete e utilizzata per addestrare l'IA. Ma guadagnarsi da vivere come artista senza utilizzare Internet potrebbe essere quasi impossibile. Inoltre, anche se si lavora con materiali tradizionali come pittura ad olio o acquerelli, qualcuno potrebbe sempre scattare una foto di un pezzo finito e caricarlo sul web.

Nuovi strumenti per sconfiggere i generatori di AI art

intelligenza artificiale e arte

Credits Shutterstock

Intanto iniziano ad emergere alcuni strumenti che cercano di ostacolare i sistemi di IA generativa dal riprodurre opere d'arte con il minimo sforzo e una velocità impareggiabile. Sfortunatamente, non sono ancora disponibili e non si sa quanto saranno efficaci a lungo termine. Anche perché la rapida evoluzione dell’IA potrebbe aggirare tali difese.

Il primo è Glaze, un progetto dell'Università di Chicago che "aggiunge modifiche molto piccole" alle opere d'arte prima di essere caricate. Gli sviluppatori le definiscono un "mantello di stile" e osservano che l'opera d'arte appare, all'occhio umano, quasi identica all'originale, mentre induce l'IA a interpretare erroneamente lo stile come quello di un altro.

Glaze verrà rilasciato gratuitamente come app per Mac e Windows, in modo che le opere d'arte possano essere "occultate" senza mai lasciare il computer dell'artista. Gli sviluppatori parlano di "un primo passo necessario verso strumenti di protezione incentrati sull'artista per resistere al mimetismo dell'IA".

Un'altra tecnica, descritta nel blog Pursuit dell'Università di Melbourne, fa leva sulla pigrizia dei generatori di AI art e si serve del rumore per "cambiare una quantità sufficiente di pixel in un'immagine per confondere l'IA e renderla praticamente impossibile da imparare".

Per saperne di più: Intelligenza Artificiale, cos'è e cosa può fare per noi

A cura di Cultur-e
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