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Cos'è il programma One laptop per child

Ideato nel 2005 e supportato dalle attività di due organizzazioni no-profit, si propone di creare laptop a basso costo da distribuire nelle scuole dei Paesi in via di sviluppo

One laptop per child program

One laptop per child program è un progetto supportato dalla fondazione One laptop per child association (OLPCA) con base a Miami e dalla fondazione OLPC Foundation con base a Cambridge. Lo scopo delle due organizzazioni senza fini di lucro è quello di creare strumenti informatici a basso costo che possano essere utilizzati come strumenti educativi di supporto per i bambini dei Paesi in via di sviluppo. Tra i fondatori dell'iniziativa troviamo AMD, eBay, Google, Marvell Technology Group, News Corporation e Red Hat.

 

 

Nel primo anno di attività le due fondazioni hanno concentrato le loro attenzioni sullo sviluppo dei dispositivi sulla logistica e sulla raccolta fondi per l'inizio della produzione. La Fondazione, oggi diretta da Nicholas Negroponte, si occupa di supervisionare lo sviluppo dell'intero programma, con un occhio di riguardo per l'hardware e il software appositamente creati per il programma.

La storia

L'OLPCA e l'OLPC Foundation nascono nel 2005 e l'anno successivo ricevono il supporto del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite nel corso del Forum Mondiale dell'Economia di Davos, in Svizzera. Originariamente il progetto prevede la produzione di laptop con un costo inferiore ai 100 dollari, ma successivamente lo stesso Nicholas Negroponte fu costretto ad ammettere che l'obiettivo è forse sin troppo ottimistico. Nel corso dell'incontro annuale degli utenti di Red Hat, l'architetto di origine greca afferma che “si tratta di un prezzo variabile. Abbiamo fissato l'obiettivo di abbassare i costi sino a raggiungere i 100 dollari per dispositivo, ma potrebbe anche essere 135, 140 dollari per ogni macchina”.

 

Alcuni studenti di una scuola del Rwanda

 

Nonostante alcune criticità, sia di ordine economico sia legate a dissidi tra i vari protagonisti del progetto (Intel, ad esempio, aderisce al progetto nella seconda metà del 2007, ma ne fuoriesce sei mesi più tardi per incomprensioni con Negroponte), il One laptop per child program prosegue spedito verso la produzione di massa e la commercializzazione dei dispositivi. Nel 2008 il Dipartimento scolastico dello stato di New York acquista diverse decine di migliaia di laptop da distribuire tra i ragazzi delle scuole pubbliche di New York e città limitrofe.

La crisi economica del 2008 e la contemporanea esplosione dei netbook ha spinto la Fondazione e l'Associazione a rivedere i propri programmi economici e di sviluppo. Il budget annuale viene tagliato di oltre il 50% (da 12 milioni si passa a 5), lo sviluppo del sistema operativo Sugar è affidato alle cure della comunità di programmatori presenti sul web, mentre il 50% della forza lavoro impiegato dalle due no-profit è licenziato e i restanti vedono ridursi lo stipendio.

 

Rendering del tablet XO

 

Nonostante le difficoltà, lo sviluppo del laptop XO-1.5 continua senza troppi intoppi ed è commercializzato tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011. Il successo del dispositivo permette al One laptop per child program di continuare a sviluppare gli altri progetti in cantiere: nel 2012 è portato a termine il modello XO-1.75 e inizia la progettazione e la produzione del tablet XO-3. Ad oggi, sono stati distribuiti circa 2 milioni e mezzo di laptop della serie XO in tutto il mondo.

I modelli

Nel corso dei quasi 10 anni di attività, la Fondazione e l'Associazione One laptop per child hanno sviluppato diversi modelli di laptop e, negli ultimi anni, hanno concentrato la loro attenzione sullo sviluppo di un tablet che possa affiancare la distribuzione dei computer portatili.

 

 

Il primo modello progettato, realizzato e distribuito è lo XO-1, frutto di un lungo lavoro di sviluppo e produzione. Dotato di un processore con frequenza operativa da 433 megahertz e controller grafico integrato nella stessa CPU, lo XO-1 montava 256 megabyte di RAM e un display LCD da 7,5 pollici. Le maggiori criticità erano legate alla durata della batteria. Per porvi rimedio viene messo in produzione il modello XO-1.5 che, sfruttando componenti hardware di ultima generazione, riesce a ridurre il consumo energetico del dispositivo e i costi di produzione. Si inserisce sulla stessa linea di pensiero il modello XO-1.75 che, impiegando un processore ARM, riesce a ridurre ulteriormente la richiesta energetica del dispositivo.

 

Il modello XO-1.75

 

Nel 2013 inizia lo sviluppo e la produzione dei modelli XO-4 e XO-4 touch. Entrambi montano processori ARM e presentano lo stesso disegno industriale del modello XO-1. Il modello XO-4 touch si distingue dagli altri dispositivi sinora prodotti per il display multitouch, che permette agli utenti di controllare il laptop direttamente dal monitor, senza dover necessariamente utilizzare tastiera e trackpad.

A cura di Cultur-e
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