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I big data di Fitbit per comprendere la salute umana

Il report Fitbit basato sui Big data permette di comprendere la salute umana attraverso lo studio dell'RHR. Ecco cosa dice

salute cardiaca

La salute cardiaca influisce enormemente sul benessere psico-fisico di una persona. Eppure, ci preoccupiamo poco di monitorarla e tutelarla. Molte pazienti pensano che, per conoscere il livello di salute del cuore, occorra affidarsi obbligatoriamente a un medico. Ormai, nell'era digitale non è più così. Grazie alle nuove tecnologie, oggi possiamo conoscere diversi fattori relativi al nostro stato di salute: per esempio la frequenza cardiaca, ma anche il peso ideale in base all'attività fisica. I moderni smartwatch e i fitness tracker possono tenere traccia dei nostri battiti del cuore, sia quando siamo in movimento, sia mentre dormiamo. Questi dispositivi collezionano una mole enorme di informazioni capaci di indicare e capire lo stato di salute di chi li indossa.

Partendo da questo presupposto, Fitbit ha raccolto 150 miliardi di ore di dati legati alla frequenza cardiaca delle persone che indossano i wearable. Le informazioni relative a decine di milioni di persone in tutto il mondo sono state organizzate all'interno di un importante report sulla frequenza cardiaca a riposo. Si tratta del più grande set di dati sulla frequenza cardiaca mai realizzato. All'interno dello studio, sono state inserite anche le informazioni legate a genere, età, altezza, peso, luogo, stile di vita, abitudini del sonno e tutte le informazioni necessarie per fornire un quadro dettagliato e comprensibile sullo stato di salute cardiaca degli utenti analizzati. Questo studio è un importante punto di riferimento per capire come usiamo, tuteliamo e curiamo il nostro cuore a partire da ciò che facciamo durante il giorno, quel che mangiamo e come dormiamo.

Fitbit: i Big data al centro di uno studio sulla rilevazione del battito

salute cardiaca

I dati presenti nel report Fitbit sono raccolti a partire dall'uso dei wearable prodotti dall'azienda. Prima di leggere il report è necessario sapere che i clienti della società sono persone benestanti, attente alla dieta e alla linea, tanto da essere stimolate ad acquistare un dispositivo di questo tipo.

Inoltre, i dati presenti nel report sono rilevati durante una frequenza cardiaca a riposo (Resting Heart Rate), che è estremamente importante per capire il livello di salute, e soprattutto è indice capace di predire la morte precoce. Per esempio, secondo il Copenaghen Heart Study, si hanno l'80% di probabilità in più di morire precocemente se l'indice di RHR (Rest Heart Rate) è di 80, rispetto a chi invece ha un RHR di 50. Altri studi hanno trovato una connessione tra RHR e diabete. Una ricerca cinese ha messo 100.000 individui sotto la lente di ingrandimento per anni e ha rilevato alcuni dati interessanti. Per esempio, se il livello di RHR aumenta ogni 10 battiti, il rischio di sviluppare un diabete nella vita aumenta del 23%. Quindi, in base a questi parametri, più il livello di Frequenza Cardiaca è basso, migliore è lo stato di salute. In genere, il livello di RHR in un adulto sano è tra i 60 e i 100 battiti al minuto.

Chi lo ha più alto probabilmente possiede una sofferenza cardiaca, anche leggera, che però è meglio approfondire. Per ridurre i livelli è consigliabile eseguire un'attività fisica costante, ma naturalmente ci sono anche altri fattori che influiscono su questi parametri, come età, sesso, livello di stress o la dieta. I dati pubblicati da Fitbit confermano molte delle informazioni già conosciute dalla cardiologia, ma essendo uno studio costruito sui Big data, cioè basato su una mole enorme di informazioni, è riuscito anche a far emergere diverse sorprese.

Donne e uomini – giovani e anziani: ecco cosa rivelano i Big data

big data per la salute cardiaca

Iniziamo da un dato di fatto. Le donne tendono ad essere fisicamente più minute degli uomini; di conseguenza il loro cuore è più piccolo e deve impegnarsi di più per sopravvivere e far arrivare il sangue a tutti gli organi vitali. Il report mostra che le donne hanno un RHR più alto rispetto agli uomini. Ma ciò che appare interessante leggendo i dati, è che la frequenza cardiaca a riposo ha un picco di crescita che inizia dai 30/40 anni e dura più o meno fino ai 50 anni, per poi discendere nuovamente. Questa è un'informazione che gli scienziati non avrebbero mai rilevato con certezza se non fosse stata resa palese dallo studio.

Perché il battito cardiaco aumenta quando si raggiunge la mezza età? Le ragioni sono tante: per esempio, intorno ai 40 anni le persone iniziano ad acquisire una serie di responsabilità e doveri. Mettono su famiglia, hanno figli, iniziano quindi ad essere più stressate, dormire e mangiare male, abbandonando anche l'esercizio fisico costante. Contemporaneamente, il metabolismo rallenta e si inizia a prendere peso. Il cuore stesso cambia: il muscolo diventa più debole e deve lavorare di più per far vivere il corpo. Dopo i 50 anni, i figli crescono e la vita inizia a rallentare nuovamente. Senza contare che si iniziano a prendere medicine per la pressione alta, come i beta bloccanti, che permettono di ridurre la frequenza cardiaca. Naturalmente, gli scienziati di Fitbit non sanno quali sono i motivi di questo oscillamento, ma sicuramente apre nuove strade e domande alla ricerca.

Variazione RHR e Indice di Massa Corporea o BMI

salute fisico e peso corporeo

I dati mostrano anche un'oscillazione mensile della frequenza cardiaca a riposo, che aumenta soprattutto nelle donne di giovane età. La variazione potrebbe essere spiegata da un cambiamento ormonale provocata dal ciclo mestruale. Ma incredibilmente i livelli di RHR variano anche negli uomini che hanno più di 50 anni. E questa incognita è ancora inspiegabile.

Un altro elemento che comporta una variazione di RHR è il sovrappeso, che causa un aumento del battito cardiaco anche a riposo. D'altronde c'è più tessuto da sostenere e controllare, anche quando una persona dorme. E per questo il cuore ha bisogno di lavorare di più. Ecco perché è consigliabile tenere sotto controllo il proprio peso, per evitare un preoccupante incremento dei livelli di RHR. E qui, grazie al report, sorge un altro elemento interessante, ovvero che la frequenza cardiaca a riposo aumenta anche quando una persona è sottopeso. Anche in questo caso, gli organi essendo deboli hanno bisogno di maggiori attenzioni, e chi ne fa le spese è il cuore che deve provvedere a tutti.

Insomma, per ottenere una frequenza cardiaca a riposo ottimale è necessario essere normopeso. Solo così il corpo lavora in modo efficiente. Da questo dato di fatto, scaturisce un'altra domanda. Qual è il legame tra esercizio fisico e cuore?

Livelli di RHR e attività fisica: qual è il legame

attività fisica

Naturalmente, è ampiamente riconosciuto che fare sport e movimento aiuta a tenere in forma anche il cuore. L'American Heart Association raccomanda agli adulti di fare 150 minuti di attività fisica – da intensa a moderata – alla settimana. Ciò che sorprende è però l'intenso beneficio che emerge già dopo poche centinaia di minuti. La notizia positiva è che non occorre allenarsi ogni giorno per avere tali benefici. Secondo Scott McLean, il portavoce del team di ricerca Fitbit, i benefici al cuore si notano facendo dai 200 ai 300 minuti di attività fisica alla settimana. Questo è quanto emerge nel report. Un altro fattore importante è la costanza. Per ottenere benefici, non occorre fare sport in modo intenso, ma eseguirlo per lunghi periodi di tempo, e preferibilmente per tutta la vita. Basta una passeggiata veloce di mezz'ora al giorno per tenere i livelli di frequenza cardiaca a riposo bassi. Per esempio, essere inattivi per tutta la settimana e poi fare un'intensa attività nel weekend non è un buon approccio. Anche nell'arco della giornata occorre muoversi frequentemente, basta una pausa con annessa camminata per ritrovare il giusto battito cardiaco. Non a caso, molti smartwatch permettono di essere avvisati ogni ora per fare una pausa dal lavoro sedentario. Sgranchirsi le gambe e camminare per qualche minuto può essere un inizio. Per finire, un accenno sul riposo: secondo il report bastano 7,25 ore di sonno a notte per far abbassare l'RHR. Tuttavia, questo non è un dato molto influente perché deve essere letto con tanti altri fattori.

Il report Fitbit sulla rilevazione del battito cardiaco offre un'interessante chiave di lettura e offre ottimi spunti per tenere in salute il cuore, ed in generale tutto il fisico.

 

3 aprile 2019

A cura di Cultur-e
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