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Google interrompe la funzione cache sul web

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Il colosso di Mountain View ha appena reso noto che smetterà di eseguire il suo backup di Internet. Ecco come cambia la navigazione degli utenti senza cache

Google Chrome monticello/Shutterstock

Google interrompe il backup di Internet, dicendo di fatto addio alla funzione cache. A confermare la notizia il Search Liaison dell’azienda Danny Sullivan, che ha commentato su X (ex Twitter) le ragioni della decisione. 

L’utilizzo della memoria cache, spiega Sullivan, era stato sviluppato per velocizzare i tempi di caricamento delle pagine web, in un momento storico in cui diversi siti Internet erano lenti e pesanti. 

Oggi il panorama è decisamente cambiato. I server e i siti sono molto più performanti e dunque, conclude Sullivan, non è più necessario mantenere attiva la funzione cache di Google

A cosa serve la cache sul web

In informatica la cache è una specifica componente hardware del disco rigido. Si occupa della memorizzazione di dati e ha l’obiettivo di velocizzare eventuali richieste di accesso future. 

Per raggiungere questo risultato la cache abbina dei tag identificativi a pacchetti di dati. In questo modo quando l’utente accede alla memoria, si appoggia ai tag dei dati. E la scansione di questi tag è molto più rapida rispetto a quella del pacchetto di dati nella sua interezza. 

Sul web l’utilizzo di funzionalità cache ha ridotto sensibilmente i tempi di caricamento di pagine e siti, perché ha evitato che il browser dovesse scaricare i dati ogni volta che l’utente effettuava un accesso

Cosa cambia senza la funzionalità cache di Google

Le motivazioni indicate da Danny Sullivan potrebbero non essere le uniche che stanno spingendo Google a eliminare la funzione cache. Ci sono infatti diversi aspetti tecnologici ed economici da tenere in considerazione. 

L’esecuzione di un backup del web richiede l’utilizzo di tante componenti hardware e software differenti: a partire dai web crawler che hanno il compito di esplorare Internet. 

Fino ad arrivare ai dispositivi utilizzati per archiviare la gigantesca quantità di informazioni registrate: un numero di petabyte di dati quasi impossibile da calcolare. 

Rinunciare alla funzionalità cache permetterà a Google di risparmiare notevolmente sui costi di gestione, senza creare un grosso danno all’utenza. 

Resta però da capire come cambieranno il monitoraggio e l’archiviazione di siti e pagine. Sicuramente l’eliminazione della cache porterà a un peso delle informazioni mediamente superiore.

Come continuare a utilizzare la funzionalità cache di Google

Nelle prossime settimane la funzione cache di Google verrà via via dismessa. Dunque gli utenti potrebbero vederla apparire o scomparire senza preavviso. 

Esiste però una soluzione che permette di creare collegamenti cache su Internet, a prescindere dalla visualizzazione di pulsanti o link dedicati.

Per farlo è necessario visitare il seguente indirizzo: https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache: 

Ricordandosi di incollare dopo i due punti un determinato URL in Ricerca Google. Attenzione però: anche questo iter potrebbe venire disabilitato nelle settimane a seguire.

Per saperne di più: Chrome, storia caratteristiche e funzionalità

A cura di Cultur-e
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