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Chrome, storia caratteristiche e funzionalità

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Tutto quello che c’è da sapere sul browser Google Chrome: dalla storia alle caratteristiche. Dalle estensioni ai vantaggi applicati a lavoro e intrattenimento sul web

Chrome rafapress / Shutterstock.com

Chrome è il browser per il web di Google: un software tra i più apprezzati a livello internazionale, che ogni giorno collega milioni di persone in tutto il mondo ai siti, le pagine e i servizi online più disparati. 

Google Chrome continua a venire scelto soprattutto il perfetto mix di velocità e sicurezza informatica che riesce a garantire agli utenti. 

Ma anche per le elevate possibilità di personalizzazione. Una volta associato il browser a un account Google è possibile intervenire sul layout a proprio piacimento.

Così come è possibile sincronizzare tutti i dati più importanti: dall’elenco dei siti preferiti e dei segnalibri, alle password e le credenziali di accesso.

Infine diversi utenti scelgono di personalizzare ulteriormente il browser, associandolo ad alcune celebri estensioni per Chrome. E da questo punto di vista c’è davvero l’imbarazzo della scelta. 

Il web store di Google propone soluzioni per tutte le esigenze: dai tool per videoconferenze a quelli di cloud storage. Dalle estensioni espressamente dedicate alla traduzione a una vasta selezione di adblock Chrome.

  • 0. Breve storia di Google Chrome: il browser annunciato con un fumetto

    Chrome

    Credits Evan Lorne / Shutterstock.com

    Google Chrome è stato presentato ufficialmente il 1° settembre del 2008. Una data piuttosto significativa per il colosso di Mountain View, considerato che in data 4 settembre 2008 sarebbero scattati dieci anni esatti dalla data di fondazione dell’azienda

    Il team di Google scelse una via decisamente non convenzionale per rendere noto il rilascio del suo primo browser proprietario. L’annuncio venne dato con un fumetto distribuito sul web sotto licenza Creative Commons

    Il The Google Chrome Comic venne realizzato da Scott McCloud: disegnatore americano noto per le sue collaborazioni con la DC, ma anche per le opere di fantascienza e le parodie degli scontri tra supereroi

    Il fumetto può ancora essere consultato sul sito ufficiale di McCloud. Si tratta di una pagina divisa in due sezioni: da una parte quella superiore, dedicata al punto di vista dell’utente. Dall’altra quella inferiore, intitolata “sandbox” e dedicata al punto di vista dei programmatori. 

    Il browser Chrome è stato presentato sotto forma di fumetto, a pochi giorni dal decennale di Google

    L’area “utente” annuncia la nascita del nuovo browser: un software che ambisce a diventare le fondamenta su cui realizzare nuove applicazioni web. Ma anche uno strumento per aiutare tutti gli altri browser a diventare più aggiornati e performanti. 

    L’aspetto di appartenenza a una comunità viene esplicitato anche nell’area “sandbox”. Qui un programmatore stilizzato ringrazia apertamente Mozilla Foundation e tutti gli altri progetti informatici open source. 

    Dopodiché annuncia l’intenzione di Google di contribuire con Chrome al rinnovamento del web: alla creazione di nuove idee e alla costruzione di nuovi software, per continuare ad andare sempre avanti.

    Nel mezzo il fumetto prova a rappresentare in maniera stilizzata il funzionamento di un browser per Internet. Da una parte una serie di chip, cartelle, ingranaggi e processi che interagiscono tra loro. Dall’altra la possibilità di accedere a siti, scaricare webkit e più in generale effettuare richieste complesse, che vengono automaticamente tradotte in indicazioni in codice binario.

  • 1. Come Google Chrome ha cambiato il mercato dei browser web

    Chrome

    Credits monticello / Shutterstock.com

    Per valutare al meglio l’impatto avuto da Google Chrome nel mercato è necessario avere per lo meno un’infarinatura in merito alle due guerre dei browser: quei periodi storici in cui le aziende si sfidavano a colpi di campagne per conquistare il maggior numero possibile di utenti Internet. 

    Il nuovo millennio si apriva dopo un decennio di dominio incontrastato da parte di Internet Explorer: il browser sviluppato da Microsoft e preinstallato nei dispositivi con sistema operativo Windows. La cosiddetta seconda guerra dei browser certifica l'ingresso di nuove realtà altamente competitive: a partire da Firefox, browser open source della Mozilla Foundation, fino ad arrivare a Safari, il browser proprietario di Apple.

    Nel 2008 Google Chrome è chiamato a sfidare soprattutto Firefox, che stava vivendo un’ascesa apparentemente inarrestabile. Eppure il software di casa Mountain View avrebbe bruciato le tappe molto rapidamente: basti pensare che nel 2015 il browser e le varie estensioni Chrome venivano preferite da oltre il 64% degli utenti di tutto il mondo. 

    Un dato semplicemente impressionante, specie se confrontato con quello di Mozilla Firefox, in seconda posizione con target corrispondente a poco più del 21% del totale

    Secondo diversi addetti ai lavori, Google Chrome rappresenta il perfetto anello di congiunzione tra i browser di vecchia generazione e quelli più moderni e performanti. Inoltre, con il suo avvento si certifica anche la fine dell’età dell’oro di Internet Explorer: di lì a breve infatti il browser Microsoft sarebbe sceso sotto una preferenza media del 10%

  • 2. Come funziona e quanto è sicuro Google Chrome

    Chrome

    Credits Wachiwit / Shutterstock.com

    Molti utenti non sanno che Chrome basa buona parte delle sue caratteristiche e ricava gran parte del suo codice sorgente su Chromium: un browser per il web, creato ancora una volta da Google e distribuito sotto licenza libera. Sempre grazie a Chromium sono stati realizzati anche i browser Microsoft Edge e Vivaldi

    Allo stesso tempo Google Chrome presenta anche alcune caratteristiche distintive rispetto al suo “collega” open source. Ad esempio il lettore PDF e il lettore Flash integrati. Ma anche i sistemi di aggiornamento automatico e di invio automatico di statistiche.

    Per il resto diversi esperti del settore concordano nel sintetizzare i molteplici pregi di Google Chrome attorno a tre parole chiave: sicurezza, velocità e versatilità.

    Dal punto di vista della sicurezza informatica, il browser presenta diverse frecce al suo arco. Ad esempio gli aggiornamenti costanti anti-phishing e anti-malware che rientrano in un più vasto sistema di blacklist. Google Chrome infatti avvisa gli utenti preventivamente, ogni qualvolta stiano per atterrare su una pagina o un sito considerato potenzialmente pericoloso. 

    Google Chrome è un browser sicuro, grazie a un sistema di blacklist, ad aggiornamenti costanti e a un approccio in stile sandbox

    A ciò si aggiunge il fatto che la singola scheda di navigazione di Chrome si trova all’interno di una specie di sandbox: uno spazio digitale isolato, che impedisce l’installazione involontaria di programmi nocivi. Questo presupposto impedisce inoltre a eventuali malintenzionati di accedere al desktop dell’utente o alle sue cartelle personali. 

    Restando in tema sicurezza applicata a Google Chrome è anche possibile entrare nel merito della navigazione in incognito. Una modalità che riduce sensibilmente le tracce dei siti visitati: ad esempio bloccando il salvataggio di informazioni tanto nella cache quanto nella cronologia. Ma anche eliminando automaticamente tutti i cookie

    Allo stesso tempo la navigazione in incognito di Google Chrome non va confusa con un effettivo anonimatosu Internet. Esistono infatti tantissime realtà che hanno comunque accesso anche ai dati di navigazione in incognito: a partire dai provider telefonici, fino ad arrivare ai gestori delle singole pagine web visitate. 

  • 3. Cosa sono Blink e V8 e come si integrano con Google Chrome

    Chrome

    Credits IB Photography / Shutterstock.com

    Gli HTML5 test hanno certificato come Google Chrome sia uno dei browser più veloci del mondo in termini assoluti. Un traguardo di questo tipo raramente viene raggiunto grazie a una singola tecnologia. 

    Al tempo stesso è impossibile non citare se non altro Blink e V8, ovvero il motore di rendering e il motore JavaScript del browser. Anche Blink è stato ereditato dal browser open source Chromium: più precisamente dal suo componente WebCore di Webkit

    Il motore di rendering Blink ha il compito di interpretare le informazioni in ingresso, trasformandole poi in rappresentazioni grafiche. Viene utilizzato da diversi browser e gioca un ruolo fondamentale nella visualizzazione e l’apertura delle pagine web. 

    V8 è stato sviluppato dal team di Google ed è un software open source: ecco perché può essere eseguito anche in modalità stand-alone. JavaScript è uno dei linguaggi di programmazione più utilizzati in assoluto nell’ambito della realizzazione di pagine web interattive

    Google Chrome è compatibile con alcuni tra i più importanti linguaggi di programmazione: da HTML5 a CSS3, passando per JavaScript

    V8 ha il compito di eseguire e compilare JavaScript. Gestisce l’allocazione di memoria degli oggetti e permette l’esposizione al codice delle principali applicazioni C++.

    Restando in tema linguaggi di programmazione, è anche utile sottolineare come Google Chrome siacompatibile conil sopracitato HTML5: l’aggiornamento più recente di uno dei linguaggi di markup ipertestuale più utilizzati e apprezzati in assoluto. 

    L’aggiornamento HTML5 si distingue dai precedenti per diversi miglioramenti tecnici: ad esempio il passaggio della gestione di svariati tag e attributi ai CSS3.

    Google Chrome è perfettamente compatibile anche con i più recenti Cascading Style Sheets: linguaggi utilizzati per gestire separatamente la formattazione. Tanto quella di documenti HTML, quanto quella di documenti XML e pagine di siti web. 

  • 4. Come funziona l’interfaccia utente di Google Chrome

    Google Chrome

    Credits pixinoo / Shutterstock.com

    Nella sua release del 2023 l’interfaccia di Google Chrome è organizzata attorno al concetto di profilo. L’utente infatti, prima di accedere a pagine o siti web, deve innanzitutto indicare il proprio profilo di navigazione.

    Il profilo utente Chrome si lega all’account Google e permette di creare più aree altamente personalizzate. Ad esempio un profilo dedicato al lavoro e uno dedicato all’intrattenimento e le passioni. Ma anche una serie di profili dedicati a singole persone, come ad esempio i membri di una famiglia. 

    Una volta scelto il profilo si accede alla home page selezionata. Quella di default è la classica nuova scheda Chrome. Una pagina in cui campeggiano il logo di Google e la barra di ricerca del suo celebre motore. Ma anche un breve elenco di ultime pagine aperte, oltre a una serie di rimandi diretti a funzionalità e servizi specifici. 

    Nella parte in alto a destra dell’interfaccia desktop è possibile accedere rapidamente alla casella Gmail associata all’account Google e alla ricerca per immagini. Cliccando sull’icona che rappresenta il proprio profilo è possibile aggiungere altri account.

    Per utilizzare l’interfaccia di Google Chrome bisogna innanzitutto selezionare il proprio profilo utente

    Cliccando sul pulsante a forma di quadrato è possibile accedere alle principali funzionalità e servizi di Google: da Drive a Meet, da Calendar a Maps, passando per i vari programmi del Google Workspace (ex G Suite).

    Spazio ora all’area più superiore della schermata: quella che contiene la barra degli indirizzi e una serie di altri pulsanti particolarmente utili. A sinistra i classici Indietro, Avanti e Refresh, che permettono di muoversi tra le pagine recenti o di ricaricare l’ultima pagina visualizzata. A destra altri pulsanti dedicati agli elenchi di lettura e alle estensioni Chrome, di cui si parlerà in maniera più dettagliata nei capoversi a seguire. 

    Infine l’icona rappresentante tre puntini verticali, che permette di accedere a tutta una serie di voci aggiuntive. Da qui ad esempio è possibile aprire una nuova scheda, una nuova finestra e una nuova finestra di navigazione in incognito

    Ma è anche possibile accedere alla Cronologia del browser e ai Preferiti. Così come è possibile trovare un contenuto della pagina, stampare la pagina nella sua interezza e accedere al menù delle Impostazioni

  • 5. Come personalizzare e sincronizzare Google Chrome

    Chrome

    Credits XanderSt / Shutterstock.com

    Personalizzare Google Chrome può voler dire tante cose diverse: ad esempio modificare a proprio piacimento temi, colori e layout. Ma anche intervenire sulle impostazioni o sincronizzare segnalibri e siti preferiti. Infine molti utenti ritengono che il modo migliore per personalizzare il browser consista nell’installare estensioni Chrome in base alle proprie esigenze.

    Per intervenire su alcuni elementi estetici del browser è sufficiente aprire una nuova scheda e fare clic sulla voce di nome Personalizza Chrome: nella versione desktop si trova all’interno di un pulsante, posizionato nell’angolo in basso a destra della schermata. 

    Si aprirà una finestra a comparsa, che può venire “riempita” con contenuti a scelta: dalla personalizzazione all’elenco dei siti preferiti o dei percorsi. L’area dedicata alla personalizzazione permette di scegliere diverse combinazioni di colore, o in alternativa di selezionare un nuovo tema

    I temi di Google Chrome prevedono modifiche più sostanziali, tanto in termini di colori quanto di layout. Si va dai temi dedicati ai paesaggi a quelli che omaggiano determinati artisti. Dalle visioni della terra dallo spazio alle trame e le forme geometrici. L’utente inoltre ha anche la possibilità di costruire il layout a partire da un’immagine caricata.

    Il menù delle Impostazioni di Google Chrome permette di personalizzare temi e immagini, ma anche di sincronizzare i dati tra dispositivi

    Altre opzioni di personalizzazione si trovano all’interno del menù delle Impostazioni. Quest’ultimo può essere raggiunto (da versione desktop) facendo clic sul pulsante che rappresenta tre puntini verticali. Dalle Impostazioni è possibile personalizzare anche i colori e l’immagine del profilo Chrome. Così come è possibile entrare nel merito della sincronizzazione dei servizi. 

    La sincronizzazione permette di condividere le stesse informazioni su dispositivi differenti: ad esempio tutti quelli che vengono utilizzati per accedere al browser con lo stesso profilo Chrome. 

    Il menù di sincronizzazione permette innanzitutto di entrare nel merito della scelta dei dati da sincronizzare: dalle app ai preferiti; dalle estensioni alla cronologia; dalle impostazioni ai temi. Fino ad arrivare agli elenchi di lettura, i segnalibri e tutta una serie di informazioni personali sensibili: ad esempio gli indirizzi fisici, le password e i metodi di pagamento.

    In tal senso è utile ricordare che Chrome prevede molteplici impostazioni di crittografia web, da applicare al momento della sincronizzazione di dati. Ad esempio può criptare le password sincronizzate, così come può criptare tutti i dati che siano sincronizzati con una specifica passphrase

  • 6. Cosa sono e come funzionano le estensioni di Chrome

    Chrome

    Credits dennizn / Shutterstock.com

    Un elemento fondamentale della personalizzazione di un browser sono le estensioni e Google Chrome non fa eccezione. Le estensioni sono software scritti con linguaggi di programmazioni differenti: da HTML a JavaScript, passando per CSS. 

    Le estensioni di Chrome hanno il compito di implementare le potenzialità del browser, con funzioni e servizi aggiuntivi. Per scaricarle è possibile passare per il Chrome Web Store proprietario, ma anche effettuare una ricerca più generica sul web. 

    Il Web Store aiuta l’utente a indirizzare la ricerca verso le estensioni per Google Chrome di cui ha maggiormente bisogno. Ad esempio quelle per modificare foto, ma anche quelle espressamente dedicate al meteo

    Per il resto è difficile fare un elenco condiviso delle migliori estensioni in assoluto. Al tempo stesso però esistono determinate tipologie di applicazioni che rientrano da anni nelle preferenze di milioni di utenti

    È il caso ad esempio dei vari adblock Chrome, ovvero quelle estensioni che bloccano o per lo meno limitano diverse tipologie di contenuto promozionale: dai banner pubblicitari alle schede pop up. 

    Ma il pensiero va anche alle estensioni che intervengono sul cloud storage. E a quelle che permettono di semplificare l’organizzazione di videochiamate o videoconferenze. Infine è impossibile non menzionare i servizi di traduzione e, nel dettaglio, Google Translate: un’applicazione molto apprezzata, disponibile anche sotto forma di estensione per Google Chrome

    A prescindere dal tipo di programma prediletto, l’utente può optare tanto per estensioni Chrome realizzate direttamente da Google, quanto per software di terze parti. Da una parte soluzioni come Google Keep e Google Maps; dall’altra nomi come Dropbox e Skype

  • 7. Quali sono i vantaggi di Google Chrome

    Chrome

    Credits  Pe3k / Shutterstock.com

    Per parlare dei vantaggi derivanti dall’uso di Chrome è sicuramente utile fare un distinguo di partenza in base alla finalità d’uso dell’utente. Alcune persone prediligono il browser di Google per un utilizzo lavorativo. Altre invece lo scelgono soprattutto per l’intrattenimento sul web. 

    Google Chrome ha diverse caratteristiche davvero molto utili in ambito professionale. A partire dalla capacità di sostenere un grande quantitativo di schede aperte senza fatica. Fino ad arrivare alle attenzioni in termini di sicurezza e personalizzazione già descritte nei capoversi precedenti. 

    I servizi e le funzionalità di Chrome si integrano poi alla perfezione con Google Workspace: la suite dedicata al lavoro, che include strumenti di comunicazione, di archiviazione cloud, di produttività e di collaborazione.

    Grazie a Google Workspace gli utenti possono usare Chrome per lavorare assieme su documenti condivisi. Ma anche per creare spazi di lavoro complessi, capaci di ospitare scambi scritti, contenuti multimediali, eventi, e videoconferenze.

    Google Chrome presenta vantaggi tanto agli utenti che devono lavorare sul web, quanto a chi è a caccia di intrattenimento

    Allo stesso modo Google Chrome è un browser ideale per l’intrattenimento online. Intanto perché è perfettamente compatibile con i principali servizi del momento: a partire dai social network, fino ad arrivare alle piattaforme di contenuti in streaminge on demand

    Ma anche perché è tecnicamente concepito per interfacciarsi con il gaming online. Basti pensare che nei primi mesi del 2023 Google ha introdotto una nuova API pensata proprio per migliorare le esperienze di gioco sul browser. Il software si chiama WebGPU ed è pensato per permettere agli utenti di sfruttare al meglio tutte le risorse grafiche del loro dispositivo. 

    Restando in tema gaming va infine ricordato che esistono diverse estensioni realizzate proprio per giocare direttamente sul browser. In tal senso è possibile tornare al Chrome Web Store e dare un’occhiata alla sezione di nome Divertimento

A cura di Cultur-e
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