Nella corsa tutta interna al dorato mondo dei browser, sono visti ancora come i fratellini piccoli e sfigatelli, quelli che, un po' per demeriti loro un po' perché effettivamente poco considerati, non riescono mai a sfondare. Ma Opera Browser è tutt'altro che un piccolino senza arte né parte. È uno dei web browser più longevi e più utilizzati dagli internauti di tutto il mondo. Certo, le sue percentuali di utilizzo non possono essere paragonate a quelle di Google Chrome, Microsoft Internet Explorer e Mozilla Firefox (i tre big player del mercato browser), ma il programma sviluppato dalla norvegese Telenor è riuscita a crearsi nei suoi quasi 20 anni di vita una piccola nicchia di fan.
La nascita di Opera
MultiTorg Opera nasce nel 1994 come progetto interno del gigante delle telecomunicazioni scandinavo Telenor. Ben presto, però, Telenor affida lo sviluppo del browser a Opera Software ASA, uno spin-off societario creato ad hoc. La prima versione di Opera, rilasciata nell'aprile del 1995 e mostrata in anteprima nell'annuale conferenza WWW, resta però strettamente privata e utilizzata dalla ristretta cerchia di programmatori e sviluppatori norvegesi.
La prima versione pubblica, quindi, è la seconda che venne rilasciata come shareware nell'aprile del 1996. Divenne immediatamente famosa tra gli utenti di sistemi operativi come Apple Macintosh, QNX e BeOS, mentre in Windows la sua luce era naturalmente oscurata da Internet Explorer. L'anno successivo viene rilasciata la terza major release, che presenta finalmente il supporto per Java Script, compatibilità con HTML3 e, con la versione 3.5, anche il supporto per i file CSS (Cascading Style Sheet, fogli di stile a cascata).
Le prime relase ufficiali
Opera Browser 4.0 viene ufficialmente rilasciato nel giugno del 2000, dopo un lungo processo di sviluppo. Questa nuova major release presentava un client email integrato nel browser, supporto per SSL 2 e 3, CSS1, CSS2, XML, HTML 4.0, HTTP 1.1, ECMAScript e JavaScript 1.3.
Opera 5 e Opera 6 sono rilasciate, rispettivamente, nel dicembre 2000 e novembre 2001, senza grosse modifiche rispetto al passato. Nell'ottobre 2001, intanto, Opera (così come altri web browser alternativi a Internet Explorer) venne impedito l'accesso alle pagine di MSN.com (allora portale Microsoft). La situazione andò avanti per due giorni, sino a quando una forte presa di posizione delle altre case sviluppatrici e degli utenti non fece ravvedere gli uomini di Redmond.
La settima versione di Opera Browser esce nel gennaio 2003 e si basa sul nuovo motore di rendering Presto. Grazie a questa nuova adozione, il browser norvegese mostra un notevole incremento nelle prestazioni e nel caricamento delle pagine.
Il supporto per le immagini SVG
Opera Browser 8, rilasciato nell'aprile 2005, presenta il pieno supporto per le immagini SVG (scalable vector graphics). In quello stesso anno è rilasciata la prima versione di Opera Mini, versione alleggerita del browser pensata esclusivamente per dispositivi mobili. Fino alla versione 4 utilizzava il motore della piattaforma Java ME, mentre dalla quinta major release in poi è presente come applicazione nativa per sistemi operativi come Android, iOS, Bada, Symbian e Windows Phone.
Il giugno 2006 vede l'arrivo di Opera Browser 9, la prima versione del programma a passare a pieni voti l'Acid2 test. Tra le caratteristiche di rilievo di questa nuova major release troviamo la presenza di Widget, un client BitTorrent incluso nel browser e la versione 2.0 di Presto.
Con Opera 10, invece, fa il suo esordio Opera Turbo, il sistema di caricamento rapido delle pagine ideato e realizzato dagli sviluppatori norvegesi.
Il progetto Chromium
Per la quindicesima versione di Opera, la società ha deciso di fare le cose in grande cambiando completamente l'architettura di sviluppo: dal motore grafico Presto di passa a WebKit costruendo sulla base del progetto Chromium. Il 28 maggio del 2013 esce finalmente la prima versione beta della nuova release di Opera, disponibile sia per i computer Windows sia Mac. Sono molti i cambiamenti che gli utenti più fedeli devono "sopportare": molte delle funzionalità vengono sostituite da estensioni sviluppate in un secondo momento, mentre i vecchi plugin sono sostituiti da quelli disponibili per Chrome.
Le ultime versioni di Opera: spazio alla sicurezza
Opera 23 introduce un importantissimo aggiornamento: un menu centrale che permette di controllare tutte le funzionalità più importanti del browser, dalla barra dei preferiti fino a Speed Dial. Inoltre, per aumentare la sicurezza degli utenti durante la navigazione sono introdotte nuove misure per bloccare il download di contenuti pericolosi. Opera browser 26, invece, è fondamentale per tutti gli utenti Linux, dopo diversi anni il browser torna con una versione stabile anche per gli appassionati del sistema operativo open source. Tra le novità introdotte: la possibilità di importare password e siti preferiti da altri browser e la possibilità di condividere informazioni con altri utenti, mentre Bing viene tolto come motore di ricerca predefinito.
Uno degli ultimi grandi aggiornamenti è avvenuto con Opera 29 che ha fatto uno restyling completo del browser, ha migliorato la gestione della cronologia e la sincronizzazione tra le varie pagine aperte. Per andare incontro alle richieste degli utenti, la società ha introdotto delle shortcut per la tastiera e delle gesture per il mouse che hanno semplificato il lavoro di molti professionisti. Inoltre, grazie all'ottimizzazione, Opera fa risparmiare agli utenti oltre il cinquanta percento della batteria dei laptop.
La sicurezza al primo posto
Per proteggere la privacy dei propri utenti, Opera fornisce anche una rete VPN per l'accesso sicuro a Internet. In un periodo in cui sono in aumento gli attacchi degli hacker, Opera cerca di dare una soluzione sicura ai propri utenti, cercando di proteggerli dagli attacchi dei pirati informatici.
Il browser è stato venduto ai cinesi
Opera ha venduto la maggior parte delle sue azioni a un consorzio cinese per 600 milioni. Guidati dal brand cinese per la ricerca e la sicurezza Qihoo 360, i compratori hanno acquisito browser, la privacy, le licenze tecnologiche e il brand. L'azienda norvegese terrà la sua divisione consumer, incluso Opera Apps & Games e Opera TV (per maggiori dettagli clicca qui).
26 aprile 2013 (aggiornato il 19 luglio 2016)