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Tutte le novità del browser Google Chrome 113

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Google Chrome 113 promette novità molto interessanti in termini di codifica video e gestione della grafica 3D. Migliorate anche le funzionalità multimediali CSS

Google Chrome Nuttapol Sn / Shutterstock.com

Google Chrome si aggiorna. Il colosso di Mountain View ha recentemente rilasciato l’ultima versione del browser: la numero 113, che aggiunge tutta una serie di novità piuttosto interessanti. 

Innanzitutto sono state integrate ben 15 correzioni che migliorano la sicurezza Internet. A ciò si aggiungono diverse migliorie in termini di codifica video e di gestione delle video conferenze. 

Google Chrome 113 è disponibile per i principali sistemi operativi disponibili sul mercato: da Windows a macOS, passando per l’open source Linux.

Con Google Chrome 113 migliorano le prestazioni grafiche

Come già anticipato in precedenza, molte novità di Google Chrome 113 sono legate a una codifica dei video molto più veloce. Nello specifico il browser ha accelerato notevolmente la codifica AV1. 

In questo modo l’utente potrà trarre un beneficio concreto durante le videoconferenze e, più in generale, nel caso in cui vengano utilizzate applicazioni WebRTC.

Migliorano anche le prestazioni legate alla gestione della grafica 3D. Un risultato reso possibile dall’abilitazione per impostazione predefinita WebGPU.

WebGPU è un’API per il web che consente il rendering e calcolo parallelo dei dati su GPU. È dotata di supporto per l’importazione dei video e sta venendo via via implementata con le librerie WebGL. In tal senso:

  • Babylon.js ha supporto completo
  • PlayCanvas ha annunciato una prima fase di supporto
  • TensorFlow.js supporta WebGPU della stragrande maggioranza degli operatori
  • Three.js sta sviluppando il supporto WebGPU

Altre novità di Google Chrome 113

Google Chrome 113 presenta implementazioni considerevoli anche in termini di funzionalità multimediali CSS e di sovrascrittura delle intestazioni di risposta.

In tal senso il browser aggiunge una funzione di interpolazione lineare e funzioni overflow-inline e overflow-block. Inoltre l’aggiornamento supporta anche CSS image-set, che consente di scegliere tra una vasta gamma di opzioni legate all’immagine. 

Migliorato anche l’approccio al pannello di rete, grazie all’override delle intestazioni di risposta di DevTools. In passato Chrome permetteva di sperimentare le intestazioni di risposta HTTP soltanto dopo avere effettuato accesso al server Web. Google Chrome 113 permette invece di prototipare localmente la correzione di un’intestazione. Questa possibilità vale per:

  • Le intestazioni CORS
  • Le intestazioni di criteri di autorizzazione
  • Le intestazioni di isolamento tra le origini

Infine sono in fase di lancio numerosi set proprietari FPS: i cosiddetti First-Party Sets che rientrano nella Google Privacy Sandbox. Un’iniziativa che facilita la pubblicità senza uso di cookie e che, più in generale, permette alle aziende di accedere alle informazioni degli utenti rispettando la loro privacy

I FPS permettono di dichiarare le relazioni tra vari siti di un’organizzazione. Da questo punto di vista Google sta tutt’ora implementando l’API Storage Access. Un sito può dunque chiedere l’accesso ai suoi cookie anche in un contesto di terze parti. 

A cura di Cultur-e
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