In Breve (TL;DR)
- Google ed Epic Games hanno raggiunto un accordo che stabilisce un nuovo quadro operativo per la distribuzione delle applicazioni su Android.
- L'accordo prevede una riduzione delle commissioni, la possibilità per gli sviluppatori di proporre sistemi di pagamento alternativi e l'introduzione degli App Store registrati.
Dopo uno scontro legale durato anni, Google ed Epic Games hanno finalmente raggiunto un accordo che potrebbe cambiare per sempre il panorama della distribuzione di app su Android.
La causa, nata dall’accusa di Epic secondo cui Google avrebbe “soffocato la concorrenza” nel mercato delle app mobili, sembrava destinata ad arrivare fino alla Corte Suprema; ma ora, con un’intesa che dovrà ancora essere approvata dal tribunale, le due aziende hanno gettato le basi per un nuovo modello di business per il sistema operativo mobile.
L’accordo, quando approvato, introdurrà un quadro di modifiche destinate non solo a ridisegnare le commissioni del Play Store, ma anche ad aprire la strada a store di terze parti,più integrati e con meno barriere per sviluppatori e utenti.
Accordo Google ed Epic Games, che cosa cambia
Già alla fine di ottobre, Google aveva già iniziato a introdurre le prime modifiche obbligatorie al Play Store, in ottemperanza alla sentenza del tribunale: tra queste, la possibilità per gli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso sistemi di pagamento alternativi e di permettere il download delle app al di fuori dell’ecosistema Google.
Tuttavia, queste misure saranno valide solo per tre anni e limitate agli Stati Uniti mentre col nuovo accordo saranno superate da cambiamenti di portata molto più ampia. Il nuovo assetto, infatti, prevede una riduzione delle commissioni applicate agli sviluppatori e un supporto tecnico nativo in Android per i marketplace alternativi.
Per quanto riguarda le commissioni, la quota standard che Google potrà trattenere sarà limitata al 20% o al 9%, a seconda del tipo di transazione. Il sistema si applicherà solo alle app installate o aggiornate dopo il 30 ottobre, il che significa che nel giro di pochi mesi coprirà praticamente tutto il mercato delle app a pagamento.
Il documento presentato precisa anche che la commissione del 20% si applicherà a contenuti che offrono “un vantaggio di gioco superiore al minimo”, come loot box o elementi che influenzano l’esperienza del giocatore.
Oltre a questo gli sviluppatori potranno anche proporre sistemi di pagamento alternativi senza penalità. Tuttavia, se gli utenti sceglieranno il sistema di fatturazione di Google, sarà applicato un supplemento del 5%.
Uno dei punti più delicati del caso Epic contro Google riguardava la distribuzione delle app tramite store alternativi. La sentenza originale imponeva a Google di aprire Android ai marketplace di terze parti, permettendo loro di distribuire app e aggiornamenti senza ostacoli.
L’accordo attuale non arriva a quel livello di apertura, ma introduce un cambiamento sostanziale: la nascita dei cosiddetti “App Store registrati” che potranno essere installati direttamente dai siti web con un solo clic, eliminando i fastidiosi avvisi di sicurezza che tradizionalmente accompagnano il sideload delle app.
Importante ricordare che Google manterrà la facoltà di stabilire requisiti tecnici “ragionevoli” per la certificazione dei nuovi store, potrà effettuare revisioni di sicurezza e imporre piccole commissioni di verifica, ma non legate al fatturato.
Come evidente, insomma, si tratta di cambiamenti davvero epocali e, secondo gli accordi, Big G garantirà queste modifiche almeno fino a giugno 2032, assicurando una finestra temporale di stabilità e innovazione.
Quando arrivano le modifiche al Play Store
L’accordo tra Google ed Epic Games rappresenta un compromesso che, pur non rivoluzionando del tutto il sistema, introduce una trasparenza senza precedenti nel mercato delle app Android. Gli sviluppatori godranno di costi ridotti, gli store alternativi avranno maggiore legittimità e Google potrà evitare anni di contenziosi.
Le due aziende si presenteranno in tribunale nei prossimi per chiedere al giudice l’approvazione definitiva. Se il piano verrà accettato, Google potrebbe iniziare a implementare i nuovi sistemi di fatturazione già entro la fine dell’anno, mentre le modifiche per gli store alternativi dovrebbero arrivare con il lancio di Android 17, previsto per giugno 2026.
Per saperne di più: Android, il sistema operativo mobile di Google
Domande frequenti (FAQ)
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Cosa cambia con l'accordo tra Google ed Epic Games?L'accordo introduce modifiche alle commissioni del Play Store e apre la strada a store di terze parti su Android.
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Quali sono le principali modifiche introdotte dall'accordo?Le commissioni per gli sviluppatori saranno limitate al 20% o al 9%, ci saranno sistemi di pagamento alternativi e supporto per marketplace alternativi.
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Cosa sono gli 'App Store registrati' introdotti dall'accordo?Saranno store che potranno essere installati direttamente dai siti web con un clic, eliminando gli avvisi di sicurezza del sideload delle app.
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Quando arriveranno le modifiche al Play Store?Le modifiche dovrebbero iniziare ad essere implementate entro la fine dell'anno, mentre per gli store alternativi si prevede il lancio con Android 17 nel 2026.



