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ChatGPT arriva sulla ricerca di Bing, cosa cambia

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Microsoft accelera nell'ambito dell'IA generativa, implementando sulla ricerca Bing una versione evoluta di Chat-GPT. La reazione di Big G

microsoft bing mundissima / Shutterstock.com

Già a partire dalle prossime settimane, Microsoft potrebbe incorporare nel motore di ricerca Bing la versione più evoluta di ChatGPT, la chatbot di ultimissima generazione di OperAI, nota come GPT-4, per rispondere alle query degli utenti. Una mossa che porterebbe su Bing una feature molto popolare e che potrebbe aiutare il motore di ricerca di Microsoft a erodere quote di mercato a Google.

La nuova versione dovrebbe essere significativamente più veloce rispetto alla ChatGPT che tutti conosciamo, che a volte richiede fino a pochi minuti per rispondere alle nostre domande. Inoltre, sarebbe in grado di fornire agli utenti risposte simili a quelle umane e anche più dettagliate.

Chat GPT migliora: imminente l’integrazione in Bing

ChatGPT è uno strumento disponibile al pubblico che utilizza tecnologie di intelligenza artificiale per rispondere a qualsiasi tipo di quesito, generando il testo in maniera dinamica sulla base di quanto presente all'interno di un database proprietario.

Dopo GPT-3 e GPT-3,5 su cui Chat GPT si basa, ecco arrivare GPT-4, il Generative Pre-trained Transformer di nuova generazione che verrà presumibilmente integrato nel motore di ricerca Bing per setacciare il web alla ricerca di contenuti e di risposte per l'utente finale.

Caratteristica peculiare di ChatGPT è che può apprendere sfruttando le interazioni degli utenti grazie al machine learning, quindi la qualità dei risultati è destinata ad aumentare progressivamente nel corso del tempo. E non sarebbe di certo un caso che sia Microsoft a trarne beneficio, visti gli investimenti miliardari sull’IA generativa anche recenti.

Ma Google sceglie la prudenza

Nelle scorse settimane Satya Nadella, CEO dell'azienda, ha affermato che l'IA verrà integrata in tutti i prodotti Microsoft (Word, PowerPoint e Outlook) e Bing è probabilmente il prodotto su cui la tecnologia potrà portare i benefici maggiori. Sul motore di ricerca ci sono già esempi di un uso proficuo dell'IA, come la generazione di immagini via DALL-E in alcune aree geografiche.

Secondo l’articolo pubblicato su Semafor, OpenAI potrebbe anche introdurre un'app mobile di ChatGPT, che consentirebbe di estendere la base utenti di Chat GPT rendendo il software più accessibile. Starebbe anche pianificando di testare una nuova funzionalità in Dall-E, il suo popolare software di generazione di immagini, per generare video utilizzando algoritmi di IA.

Sebbene l'incorporazione di GPT-4 da parte di Bing sfiderebbe il dominio di Google sulla ricerca su Internet, i dirigenti della società dichiarano di non avere intenzione di lanciare un concorrente di ChatGPT perché muoversi troppo velocemente sull’IA presenterebbe un rischio reputazionale maggiore rispetto alle startup come OpenAI. Inoltre, secondo loro i chatbot non sono ancora pronti a sostituire la ricerca.

A cura di Cultur-e
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