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Come disegnare un logo

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Creare un logo è indispensabile per definire al meglio l’identità del brand: ecco una guida che spiega passo dopo passo come disegnare un logo

persona che crea logo Shutterstock

Il logo è indispensabile per un brand. Ne incarna i valori e la personalità, oltre ad essere progettato per apparire ed essere visto da tutti i potenziali clienti sui prodotti del marchio, nell’advertising, nei punti vendita e in tutte le occasioni in cui l’azienda interagisce, sia online che offline.

Per creare un logo di successo bisogna seguire alcune semplici regole che possono aiutare ad uscire fuori dai soliti schemi senza tradire l’identità del brand, anzi sottolineandola e dandole nuova forza.

Per comprendere a fondo l’importanza di un logo bisogna pensare che gli esseri umani apprendono meglio attraverso i segnali visivi. Questo significa che le immagini risultano avere un maggior potere nel suscitare idee, emozioni e sensazioni. Di conseguenza, l’immagine del proprio brand è importante quanto - e forse di più - del prodotto o del servizio che l’azienda vuole vendere.

Inoltre, il logo aiuta a contraddistinguere un prodotto. Basta apporre il logo o la scritta del brand su qualsiasi oggetto per renderlo facilmente riconoscibile. Attenzione anche ai colori del logo, perché potrebbe essere utile richiamare semplicemente le nuance collegate al proprio logo per essere riconosciuti dai clienti piuttosto che inserire l’immagine.

Per sapere passo dopo passo come disegnare un logo, ecco una guida da seguire.

  • 1. Quali sono le basi per disegnare un logo
    Creazione del logo

    Shutterstock

    Prima del disegno vero e proprio bisogna impegnarsi in una fase preparatoria, dove si delineano per iscritto le caratteristiche del brand.

    Qual è l’immagine che si vuole dare ai clienti che già si hanno e a quelli futuri?

    Rispondere a questa domanda è il primo passo per capire quali forme dare al proprio logo, se si vuole inserire una scritta o un’immagine e quali colori utilizzare.

    Oltre all’identità del brand ragionare anche sul target di riferimento. Qual è il pubblico per cui sono pensati i prodotti o i servizi dell’azienda? Studiare il cliente, definirlo utilizzando le diverse categorie di stereotipi e comprendere cosa vuole e cosa si aspetta dal marchio.

    Partire a lavorare dopo aver fatto una sessione di brainstorming e avere sul tavolo tante idee proposte.

    Se si è molto indecisi sulla strada da percorrere, ci si può sempre guardare intorno e lasciarsi ispirare dai lavori dei migliori designer e dai loghi delle più grandi aziende del mondo. Basta pensare a marchi iconici come Coca Cola o Heineken: i loro loghi, font e colori sono inconfondibili.

    Restano talmente impressi nella mente del pubblico che molto spesso finiscono per identificare ogni bevanda di quel tipo con il prodotto del marchio predominante.

  • 2. Come deve essere un logo
    Designer a lavoro

    Shutterstock

    Dopo aver scelto l’idea migliore, trasformarla in un’immagine iconica. In ogni fase del processo ricordarsi sempre che il logo deve essere immediatamente riconoscibile e avere caratteristiche semplici e distintive. Le immagini non devono essere troppo elaborate, ma avere linee facili da cogliere con un’occhiata, in modo tale che il disegno risulti chiaro anche se rimpicciolito o visto ad una distanza considerevole.

    Se si sceglie di inserire una scritta, evitare di inserire frasi o parole troppo lunghe.

    Scegliere un carattere che sia facile da leggere anche a distanza o se si ha la necessità di stampare e utilizzare il logo in formati più piccoli di quello standard.

    Dare anche la giusta importanza ai colori. Se il brand non ha ancora una chiara identità visiva, scegliere il colore che più rispecchia la sua personalità. Il giallo, per esempio, suscita emozioni legate alla felicità, all’energia e al cambiamento, mentre il blu ispira sicurezza, tranquillità e fiducia.

    Tenere sempre in considerazione i significati di ogni singolo colore quando si fa la propria scelta.

  • 3. L’importanza del font nella creazione del logo
    Diversi font su carta

    Shutterstock

    Dopo aver scelto l’immagine migliore e che rispecchia di più il carattere del brand, si può procedere con la creazione di diversi prototipi.

    Fare attenzione a combinare correttamente i colori tra loro , scegliendo le soluzioni più armoniose e interessanti. Lo scopo è sempre quello di imprimere il marchio nella mente dei potenziali clienti, lasciando un messaggio chiaro e duraturo.

    Se all’interno del logo è presente una scritta o una parola, incorporare i font che si sono selezionati. Durante questo processo si installano i caratteri di scrittura sul proprio computer o sul dispositivo da cui si creerà il logo definitivo, in modo da averli a portata di mano una volta che si va a creare la scritta all’interno del proprio logo.

  • 4. Scegliere il programma adatto
    Persona crea un logo

    Shutterstock

    Se non ci si affida ad un designer esperto, bisogna scegliere quale programma utilizzare per creare il logo. Sul mercato esistono tantissime applicazioni diverse e adatte a tutte le esigenze, sia gratuite che a pagamento. La più famosa, utilizzata anche dai designer professionisti, è Adobe Illustrator, un software intuitivo e abbastanza semplice da utilizzare, perfetto per creare loghi.

    Essendo anche un software di grafica vettoriale avanzato, Illustrator permette di creare loghi completamente da zero e modificarli come più si preferisce

    Si possono creare anche loghi complessi con lo stile 3D, che possono essere anche scalabili.

    Se non si è del tutto pratici coi programmi per professionisti, si può ricorrere a diverse piattaforme online. La migliore è Canva, che permette di creare sia loghi partendo da zero, utilizzando tutti gli strumenti che la piattaforma mette a disposizione, sia modificando loghi preesistenti.

    L’utente può scegliere tra tantissimi loghi diversi, divisi in base all’ambito di applicazione. Dopo aver selezionato il progetto preferito, si possono cambiare tutti gli elementi, i colori o aggiungere nuovi oggetti e scritte all’interno della composizione del logo.

    Per saperne di più: Quali sono i tool più usati dai designer

A cura di Cultur-e
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