L’Internet of Things è entrato ormai nella nostra quotidianità, fatta di smart objects che possiamo utilizzare in ogni ambito della nostra vita. Questi oggetti intelligenti permettono di automatizzare tantissimi processi, sia in ambito industriale che nella vita di ogni giorno.
Pian piano, l’IoT è entrata nelle case delle persone grazie alla domotica e alle smart home, abitazioni connesse dove basta un clic o un comando vocale per accendere e spegnere i dispositivi. Ci sono poi i sistemi di smart car, sia per la guida assistita che per la guida autonoma senza pilota, che diventano sempre più in grado di accompagnare, e in alcuni casi sostituire, l’uomo al volante.
Le applicazioni sono molte e diverse per questa nuova frontiera della tecnologia, che attraverso QRcode, RFID, sensori e reti internet sempre più veloci e a bassa latenza come il 5G, riesce a far parlare gli oggetti tra loro, coordinarli e quasi “animarli”, per rendere la vita di ogni giorno più smart.
Il primo esempio è sicuramente la smart home, una casa domotica con luci che si spengono con un clic e assistenti vocali come Alexa o Google Assistant che accendono la televisione o regolano i termostati attraverso i comandi vocali.
Ci sono poi le smart car, che possono rivelarsi “intelligenti” in diversi aspetti. Da un lato ci sono i sistemi di guida assistita, con sensori che aiutano a parcheggiare, fare manovra e non uscire fuori strada. Dall’altro c’è la guida autonoma, dove il pilota può riposarsi mentre l’auto si guida da sola.
Sicuramente l’IoT trova applicazione in diversissimi campi, come l’industria. Due dei più interessanti riguardano però la medicina, che diventa smart health grazie a nuovi modi di monitorare la salute e preservarla.
C’è poi un nuovo modo di coltivare, con l’agricoltura 4.0, dove gli smart objects si rivelano utili per favorire la coltivazione dei campi e ottimizzare le produzioni. O ancora le smart city, città connesse per una vita migliore e sostenibile grazie all'IoT.