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Standard 5G, pubblicate le linee guida con le specifiche

Con la stesura e pubblicazione delle linee guida, il momento della standardizzazione dell'erede del 4G LTE si avvicina sempre di più

Antenne 5G

Con la pubblicazione del "Draft new Report ITU-R SG05" da parte dell'International Communication Union si inizia finalmente a intravedere il traguardo. Nel documento – una bozza al momento – vengono esplicitate, infatti, quelle che dovranno essere le linee guida per la definizione dello standard 5G, la nuova generazione di connettività mobile che dovrebbe fare il suo esordio sperimentale nel 2018.

Il report SG05, infatti, stabilisce quelli che devono essere i requisiti minimi affinché un'antenna cellulare possa ricevere la certificazione 5G ed essere dunque conforme alle specifiche dello standard. In una manciata di mesi la bozza dovrebbe essere rivista e confermata dalle società e dai centri di ricerca che fanno parte dell'ITU: a quel punto il draft diverrà standard e i produttori potranno iniziare a sfornare i primi smartphone 5G.

Velocità di picco connessione 5G

Stando alle linee guida, una cella 5G dovrà garantire una velocità di picco di almeno 20 gigabit al secondo (2,5 gigabyte al secondo) in download e di almeno 10 gigabit al secondo (1,5 gigabyte circa) in upload. Si tratta, però, di velocità prettamente teoriche. Nulla vieta, infatti, che un operatore telefonico possa installare antenne con una velocità di picco di 100 gigabit o superiore e garantire prestazioni migliori ai suoi utenti. Dall'altro lato, la velocità di picco si riferisce all'intera cella: la banda – e quindi la velocità di connessione – dovrà poi essere suddivisa tra tutti gli utenti connessi allo stesso momento.

 

Antenne cellulare

 

Velocità effettiva connessione 5G

E non è un caso, infatti, che nelle linee guida si stabilisca una velocità minima molto bassa, rispetto ai picchi appena visti. La velocità minima per ogni utente dovrà essere di 100 megabit al secondo in download e 50 megabit al secondo in upload (rispettivamente 12,5 megabyte e poco più di 6 megabyte al secondo). Velocità simili a quelle raggiungibili anche da una connessione 4G LTE in uso oggi.

Densità di connessione rete 5G

Pensata per favorire lo sviluppo dell'Internet of Things, la rete 5G dovrà riuscire a supportare un gran numero di dispositivi connessi contemporaneamente senza che ci sia pericolo di crash dell'infrastruttura. Secondo le linee guida pubblicate dall'ITU nel febbraio 2017, la rete cellulare del futuro dovrà essere in grado di supportare fino a 1 milione di dispositivi connessi per chilometro quadrato. Una cifra altissima e probabilmente sovrastimata, ma i tecnici dell'International Communication Union vorranno esser certi di non dover correre ai ripari una volta che tutte le auto, i lampioni, gli smartphone, smartwatch e qualunque altro dispositivo mobile sarà connesso alla rete.

 

Antenna rete cellulare

 

Latenza connessione 5G

Tra le specifiche 5G, la latenza è quella che interesserà maggiormente gli utenti finali. Insieme alla velocità di connessione, infatti, è essa a determinare le prestazioni generali della rete cellulare e influenzare, dunque, l'esperienza d'uso delle persone. Nel caso della rete 5G, la latenza massima accettata è di 4 millisecondi (4 millesimi di secondo), mentre molti ipotizzano che i dispositivi mobili scambieranno dati a una latenza "standard" di 1 millisecondo. Un bel passo in avanti rispetto alla connettività 4G LTE, nella quale la latenza massima è di "ben" 20 ms.

Efficienza energetica rete 5G

Le linee guida dell'ITU prevedono norme stringenti anche in tema di efficienza energetica. Le celle 5G dovranno avere un consumo energetico molto limitato anche quando sono sotto carico e dovranno essere dotate di una modalità di risparmio energetico quando non saranno utilizzate da nessun utente.

Utilizzo rete 5G in mobilità

In maniera simile a quanto previsto dagli standard LTE e LTE Advanced, le stazioni di terra della rete 5G dovranno supportare qualunque dispositivo si trovi nelle loro vicinanza e che viaggi a una velocità compresa tra i 0 chilometri e i 500 chilometri orari. Nella bozza di standard, inoltre, si definiscono i dettagli rispetto alle celle da utilizzare all'interno delle aree urbane densamente popolate, dove difficilmente i mezzi potranno raggiungere velocità altissime; e aree rurali, nelle quali sarà necessario garantire il supporto agli utenti che si muovono a piedi, a bordo di un'automobile o di mezzi ultraveloci come i treni dell'alta velocità (non Hyperloop, però).

A cura di Cultur-e
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