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Come cambiano le politiche della scuola di fronte all’intelligenza artificiale?

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La scuola non può limitarsi a vietare l’uso dell’intelligenza artificiale. Deve piuttosto imparare a integrarla, coinvolgendo gli studenti e le loro famiglie

scuola e AI Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • Le scuole devono superare il divieto dell’uso dell’intelligenza artificiale e imparare a integrarla nei programmi, coinvolgendo attivamente studenti e docenti nella definizione di regole trasparenti e condivise per un utilizzo consapevole e formativo degli strumenti AI.
  • È fondamentale creare un dialogo anche con le famiglie, spesso poco informate sul tema, promuovendo aggiornamenti continui e collaborazione per sviluppare politiche scolastiche sull’AI che siano efficaci, inclusive e orientate al futuro.

La diffusione sempre più profonda e capillare di strumenti di intelligenza artificiale generativa sta cambiando radicalmente anche il mondo della scuola, chiamata a sviluppare programmi e politiche adeguate al tempo corrente.

Il rischio di generare confusione è molto alto, specie se si guarda all’AI soltanto come a uno strumento attraverso cui i ragazzi riescono in qualche modo a “imbrogliare” le istituzioni, riducendo il loro impegno nello studio e nell’esecuzione di compiti.

La sfida non è limitare l’uso dell’intelligenza artificiale, quanto piuttosto integrarla sempre di più nella vita accademica, in modo da costruire una formazione che tenga conto delle novità rivoluzionarie che stanno già impattando il mondo del lavoro a tutti i livelli e settori.

In che modo la scuola deve guardare all’intelligenza artificiale?

Come già accennato in precedenza, il primo scoglio culturale da superare per la scuola consiste nello smettere di guardare all’intelligenza artificiale generativa come a una scorciatoia e, più in generale, una soluzione da vietare o limitare.

Anche perché è sicuramente limitante pensare che l’AI sia uno strumento ad appannaggio esclusivo degli studenti. Chi vieta infatti ai professori di utilizzare tool e chatbot per sviluppare contenuti di varia natura? Dalle presentazioni e le lezioni ai compiti in classe e i test.

Un aspetto che sembra fondamentale in questo senso è la massima trasparenza: ciò vuol dire condividere con i ragazzi quanti e quali contenuti vengono realizzati integrando soluzioni di intelligenza artificiale.

Allo stesso modo è consigliabile coinvolgere proprio gli studenti nello sviluppo di politiche scolastiche, in modo che non vengano percepite come leggi calate dall’alto verso il basso. Oltre che scritte da persone con esigenze e orizzonti culturali molto lontani da quelli di un ragazzo.

Se gli studenti sono i primi ad avallare la stesura di regole di utilizzo, è lecito supporre che saranno particolarmente incentivati a rispettarle, dal momento in cui saranno percepite come un prodotto figlio del lavoro condiviso e non come un’imposizione in qualche modo punitiva.

Come portare l’intelligenza artificiale dalle scuole alle famiglie?

Trovare un punto di equilibrio attorno all’uso dell’intelligenza artificiale generativa è un tema particolarmente delicato quando si parla di politiche scolastiche. La scuola è infatti chiamata a continuare a spronare i giovani affinché imparino a usare al meglio l’intelligenza naturale, nonostante oggi un chatbot sia perfettamente in grado di scrivere un saggio breve o generare un riassunto.

Molti istituti stanno provando a suggerire un uso limitato dell’AI, magari in fase di brainstorming o più in generale di costruzione di schemi e canovacci. Chiedendo poi agli studenti di ricorrere alle loro capacità personali quando si tratta di scrittura vera e propria.

Ma questo è soltanto uno dei problemi da risolvere affinché la scuola riesca a venire a capo della questione dell'intelligenza artificiale generativa. Bisogna infatti considerare che spesso le famiglie dei ragazzi non conoscono affatto questo genere di strumenti.

Gli istituti sono dunque in qualche modo chiamati a creare un nuovo ponte di comunicazione, condividendo non solo con i ragazzi, ma anche con i loro nuclei familiari piani e politiche di sviluppo attorno a un utilizzo consapevole dell’AI.

Anche in questo senso le parole chiave sembrano essere trasparenza e aggiornamento costante: mantenere appuntamenti fissi e spiegare, passo dopo passo, come e perché vengono prese determinate decisioni.

Domande frequenti (FAQ)

  • Come la scuola dovrebbe considerare l'intelligenza artificiale?
    La scuola dovrebbe smettere di vedere l'intelligenza artificiale come una scorciatoia e integrarla nella vita accademica in modo trasparente.
  • Qual è l'importanza della trasparenza nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale?
    È fondamentale condividere con gli studenti i contenuti realizzati con l'intelligenza artificiale per favorire una maggiore comprensione e coinvolgimento.
  • Qual è il ruolo delle famiglie nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale?
    Le famiglie spesso non conoscono gli strumenti di intelligenza artificiale utilizzati a scuola, quindi è importante creare un ponte di comunicazione per favorire un utilizzo consapevole dell'AI.
  • Come la scuola può bilanciare l'uso dell'intelligenza artificiale e delle capacità naturali degli studenti?
    Alcuni istituti suggeriscono un uso limitato dell'AI, incoraggiando gli studenti a utilizzare le proprie capacità personali per attività come la scrittura, mantenendo un equilibrio tra intelligenza artificiale e naturale.
  • Perché coinvolgere gli studenti nello sviluppo delle politiche scolastiche sull'AI?
    Coinvolgere gli studenti nella creazione di regole di utilizzo dell'AI li rende più propensi a rispettarle, percependole come frutto di un lavoro condiviso anziché come imposizioni esterne.
  • Quali sono le parole chiave per affrontare l'integrazione dell'intelligenza artificiale nella scuola e nelle famiglie?
    Trasparenza e aggiornamento costante sono fondamentali per spiegare le decisioni prese e favorire un utilizzo consapevole dell'intelligenza artificiale sia a scuola che in famiglia.
A cura di Cultur-e
Addestramento IA non consentito: É assolutamente vietato l’utilizzo del contenuto di questa pubblicazione, in qualsiasi forma o modalità, per addestrare sistemi e piattaforme di intelligenza artificiale generativa. I contenuti sono coperti da copyright.
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