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Come bloccare la memoria a lungo termine dell’IA generativa?

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Oggi l’IA è in grado di memorizzare informazioni da conversazioni chiuse. Ecco come intervenire sulla memoria a lungo termine di ChatGPT, Gemini e Grok

memoria AI Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • I modelli di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT, Gemini e Grok stanno potenziando la loro memoria a lungo termine, memorizzando dati degli utenti anche dopo la chiusura delle conversazioni, grazie all’aumento delle finestre di contesto basate su token.
  • Sebbene questa memoria renda le interazioni più personalizzate ed efficienti, molti utenti esprimono preoccupazioni per la privacy, poiché le IA possono ricordare informazioni sensibili come abitudini, preferenze o dati di lavoro.
  • Per disattivare la memoria, è possibile accedere alle impostazioni dei vari assistenti IA: in ChatGPT bisogna disabilitare “Memorie salvate” e “Cronologia chat”; in Gemini si interviene tramite “Attività dell’app”; su Grok si disattivano le voci relative alla personalizzazione nella sezione “Controllo dati”.

Può sembrare paradossale, ma in questo momento storico tantissimi utenti si chiedono: come disattivare l’assistente IA? La ragione dietro questa esigenza è legata a un potenziamento dei tool inimmaginabile fino a qualche tempo fa.

La memoria dell’IA sta infatti facendo passi da gigante e oggi i principali tool di intelligenza artificiale generativa sul mercato sono in grado di memorizzare informazioni fornite loro dagli utenti, anche nel caso in cui venga chiusa una conversazione.

Da qui l’esigenza di imparare come disattivare la memoria di ChatGPT, piuttosto che di imparare come disattivare l’IA di Google. Procedure differenti, che però possono essere portate a termine anche da utenti sprovvisti di competenze informatiche.

  • 1. Come funziona la memoria dei modelli di intelligenza artificiale
    Intelligenza artificiale

    Shutterstock

    Gli utenti con una qualche esperienza su ChatGPT, Gemini, Copilot o strumenti simili sono abituati a interazioni di tipo “usa e getta” con i chatbot. I modelli IA erano infatti abituati a organizzare le conversazioni e le interazioni in stanze specifiche. E, in caso di apertura di una nuova stanza, non erano capaci di trasferire del sapere pregresso proveniente da conversazioni chiuse.

    Oggi però le cose stanno cambiando e gli sviluppatori stanno potenziando i tool di IA generativa con una specie di memoria a lungo termine. Per capire il senso di questa operazione è possibile a un’intelligenza artificiale capace di leggere tutte le conversazioni passate e trasformarle in un unico prompt.

    Una nuova funzionalità resa possibile dal potenziamento delle finestre di contesto: ovvero la quantità di testo che un modello IA è in grado di tenere in considerazione contemporaneamente.

    Le finestre di contesto non vengono però calcolate in parole, quanto piuttosto in token: una specie di unità fondamentale di senso per l’intelligenza artificiale. Le IA scompongono i prompt e le parole in token ed è proprio la concatenazione di token a dare il La ai calcoli probabilistici che permettono la creazione di una risposta.

    Ebbene, i primi LLM sviluppati erano in grado di considerare contemporaneamente poche migliaia di parole: più precisamente un numero di token che oscillava tra i 4.000 e gli 8.000. Oggi è dimostrato come Gemini 2.0 Flash di Google sia dotato di una finestra di contesto da circa un milione di token. Ed è lecito immaginare che altre IA competitor non siano da meno.

  • 2. Perché disattivare la memoria di un’assistente IA
    Intelligenza artificiale

    Shutterstock

    Prima di capire come disattivare l’IA di Google, come disattivare la memoria di ChatGPT o, più in generale, come disattivare un qualsiasi assistente IA, bisogna capire quali sono i pro e i contro dell’estensione di memoria descritta nei capoversi precedenti.

    Gli sviluppatori considerano il potenziamento delle finestre di contesto un risultato positivo. In questo modo i chatbot sono infatti in grado di interagire in maniera più approfondita con i loro utenti, facendo risparmiare loro tempo prezioso e, soprattutto, fornendo output sempre più in linea con le loro esigenze.

    Per fare un esempio specifico: se un utente ha già dato informazioni su una persona cara in conversazioni precedenti, oggi potrebbe aprire una nuova stanza e chiedere all’IA un suggerimento per farle un regalo semplicemente indicando il suo nome. Senza dover dunque rispiegare di chi si sta parlando.

    Lo stesso discorso vale ovviamente per i contesti professionali: questo vuol dire, ad esempio, dare in pasto all’IA un documento un’unica volta e poi continuare a interrogarla in merito a piacimento, nell’ambito di conversazioni e stanze successive.

    Ma non è detto che tutti gli utenti siano ugualmente contenti del fatto che un’intelligenza artificiale memorizza dati sensibili su di loro: dallo stile di scrittura alle abitudini, passando per informazioni relative al lavoro o agli interessi personali.

    Per alcune persone è sicuramente comodo non dover ripetere lunghi prompt contestuali e poter fare una domanda mirata al proprio assistente IA. Ma altre ritengono preoccupante uno scenario in cui l’IA conosce la loro vita in maniera più o meno approfondita.

  • 3. Come disattivare la memoria dell’assistente IA
    Chip AI

    Shutterstock

    Gli utenti preoccupati dal potenziamento della memoria a lungo termine dei Large Language Models potrebbero essere interessati a imparare come disattivare l’assistente IA: ovvero come limitare la sua capacità di memorizzare informazioni sul suo conto.

    In questo momento storico diversi tool e chatbot non espongono indicazioni visibili in merito, ma è comunque possibile entrare nelle impostazioni di sistema e intervenire a tutela della propria privacy online (se non addirittura della propria sicurezza informatica).

    Per disattivare la memoria di ChatGPT bisogna entrare nel merito delle Memorie salvate di riferimento e della Cronologia chat di riferimento: due spazi virtuali dedicati al salvataggio di informazioni relative all’utente e a conversazioni passate.

    Per disabilitare entrambe le funzioni è sufficiente entrare nelle Impostazioni di ChatGPT, cercare la voce di nome Personalizzazione e poi andare a spuntare le due voci di cui sopra.

    Ma non solo. È anche possibile interrogare il chatbot su ciò che ricorda, chiedergli di indicare le conversazioni attraverso cui accede alle informazioni e poi eliminarle, sempre passando per le Impostazioni.

    Per disattivare l’IA di Google, almeno per quanto riguarda la memoria a lungo termine, bisogna passare per il menù Attività dell’app. Da qui sarà possibile sia eliminare una selezione di conversazioni e “ricordi”, sia disabilitare in maniera totale la funzione di memoria a lungo termine.

    Infine, spazio anche a Grok, lo strumento di intelligenza artificiale generativa legato a doppia mandata a X e a Elon Musk. Anche Grok infatti ha recentemente annunciato nuove funzionalità di memoria estesa, attivate di default nelle Impostazioni predefinite.

    Per disattivare la memoria di Grok bisogna entrare nell’area di nome Controllo dati. Da qui, in caso di uso dell’app mobile, bisogna disabilitare la voce di nome Personalizza con ricordi. In caso di uso tramite sito web bisogna invece disattivare la voce di nome Personalizza Grok con la cronologia delle conversazioni.

    Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi

Domande frequenti (FAQ)

  • Come disattivare la memoria di ChatGPT?
    Per disattivare la memoria di ChatGPT è necessario entrare nelle Impostazioni di ChatGPT, cercare la voce di nome Personalizzazione e disabilitare le Memorie salvate e la Cronologia chat.
  • Come disattivare l'IA di Google per la memoria a lungo termine?
    Per disattivare l'IA di Google per la memoria a lungo termine, è possibile accedere al menù Attività dell'app e eliminare conversazioni e 'ricordi', oppure disabilitare completamente la funzione di memoria a lungo termine.
  • Perché alcuni utenti desiderano disattivare l'assistente IA?
    Alcuni utenti desiderano disattivare l'assistente IA per limitare la memorizzazione di informazioni personali sensibili e mantenere un maggiore controllo sulla propria privacy online.
  • Quali sono i pro e i contro del potenziamento della memoria delle IA?
    Il potenziamento della memoria delle IA consente interazioni più approfondite e personalizzate, ma può sollevare preoccupazioni legate alla privacy e alla sicurezza dei dati personali.
A cura di Cultur-e
Addestramento IA non consentito: É assolutamente vietato l’utilizzo del contenuto di questa pubblicazione, in qualsiasi forma o modalità, per addestrare sistemi e piattaforme di intelligenza artificiale generativa. I contenuti sono coperti da copyright.
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