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La fede in versione AI, arrivano i chatbot per pregare e studiare la Bibbia

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Non solo produttività e creatività. L’AI incontra anche la fede, con chatbot per la preghiera e per la lettura della Bibbia: quali sono e come funzionano

intelligenza artificiale Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • Sono in crescita i chatbot AI dedicati alla religione, come Truthly AI e Magisterium AI, che offrono supporto spirituale, accesso a risorse cattoliche, preghiere, studio della Bibbia e approfondimenti dottrinali, sempre in linea con i principi della fede.
  • Esistono anche chatbot più controversi, come Catholic Answer o Text With Jesus, progettati per simulare dialoghi con figure religiose come preti o Gesù stesso, sollevando dubbi etici e critiche per il rischio di sostituire il contatto umano.
  • L’uso dell’AI nella spiritualità offre vantaggi inclusivi e pratici, ma comporta limiti importanti, come il rischio di errori dottrinali e la mancanza di empatia; è consigliato un uso consapevole e non sostitutivo della tecnologia.

L’intelligenza artificiale è entrata a far parte della vita quotidiana delle persone, sotto ogni punto di vista. Non è solo uno strumento progettato per incrementare la produttività e la comunicazione, non investe solo la sfera lavorativa, ma anche quella personale e quella spirituale e religiosa. Negli Stati Uniti d’America, e in altre parti del mondo, si sta assistendo ad una rapida crescita di chatbot e soluzioni AI dedicate alla fede e alla preghiera.

Si tratta di un modo innovativo di affrontare e vivere la propria spiritualità, sfruttando le opportunità offerte dalla tecnologia. Strumenti come Truthly AI e Magisterium AI, ad esempio, offrono all’utente la possibilità di reperire informazioni, trovare le preghiere più adatte, studiare la Bibbia, avvalendosi delle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Altre piattaforme permettono addirittura di simulare dialoghi con figure spirituali di rilievo, aprendo alla riflessione e offrendo supporto spirituale.

Questo fenomeno in rapida crescita sta attirando grande curiosità, ma anche interrogativi e critiche su come l’AI possa effettivamente essere utilizzata per la vita spirituale e su quali sono le reali opportunità per la fede nell’era dell’intelligenza artificiale.

Chatbot AI come assistenti spirituali, quali sono e come funzionano

Screenshot Fastweb Plus

Molti degli strumenti AI per la religione e la spiritualità che si stanno diffondendo hanno come obiettivo quello di offrire supporto ai fedeli, comportandosi come dei veri e propri assistenti spirituali. Applicazioni e chatbot AI di questo genere si affiancano all’utente, offrendogli tutto il sostegno alla preghiera e alla fede di cui ha bisogno: informazioni dettagliate, lettura della Bibbia e tanto altro ancora.

Tra questi vi è Truthly AI, un’applicazione basata sull’intelligenza artificiale che ha come obiettivo quello di fornire un accesso immediato a risorse e informazioni per tutti i fedeli cattolici. L’app fornisce risposte immediate e condivisibili ad ogni domanda posta dall’utente, ma non solo. Propone dei corsi brevi per accrescere la propria spiritualità, delle sfide quotidiane, citazioni motivazionali e degli spunti di preghiera.

Dalle conversazioni con l’AI si possono ottenere informazioni sulle Sacre Scritture, sulla dottrina e sulla storia della Chiesa, sulle vite dei santi, sugli insegnamenti morali e ricevere supporto nelle scelte più difficili della propria vita o della propria quotidianità. Garantisce anche l’accesso al calendario liturgico, in modo da poter conoscere sempre i giorni di festa e stimolare la partecipazione.

Truthly AI è un’applicazione basata sull’intelligenza artificiale che permette agli utenti di interagire con un chatbot e ricevere risposte a qualsiasi tipo di domanda, secondo i principi della Chiesa cattolica

C’è, poi, Magisterium AI, che si presenta come un vero e proprio chatbot AI, simile a ChatGPT, sia da desktop che da app mobile. È un’AI cattolica, gratuita, semplice da utilizzare e che offre risposte rapide basate sull’insegnamento e sui principi cattolici.

Magisterium AI è pensata principalmente per i fedeli, ma può essere utilizzata anche da chi vuole esplorare la fede cattolica e ricevere informazioni.

È utile per fare ricerche, trovare ispirazione per una preghiera, per imparare qualcosa di nuovo. Può analizzare documenti e rilasciare commenti personalizzati su omelie, saggi e riflessioni. Come ChatGPT, permette di accedere a Canvas, per la creazione e la modifica di documenti, effettua ragionamenti complessi, ricerche online e attività di tutoraggio. Sono presenti widget, come quelli per recitare il rosario o specifiche preghiere.

Il tutto in linea con i principi cattolici. Questa soluzione viene utilizzata in tutto il mondo e permette l’interazione anche in italiano.

Simile nel funzionamento, EpiscoBot è stato creato da un prete della Chiesa Episcopale e fornisce risposte basate sull’intelligenza artificiale su temi religiosi.

Chatbot AI che simulano dialoghi con figure spirituali

Screenshot Fastweb Plus

Tra i più controversi, ci sono i chatbot AI che non si pongono come dei “compagni spirituali”, ma sono realizzati per simulare la conversazione con importanti figure spirituali, tra cui i preti o, persino, i santi.

Tra questi vi è Catholic Answer, che ha sollevato molte polemiche. Precedentemente noto come Father Justin, questa AI simulava le conversazioni con un prete. Successivamente, ha smesso di impersonare una figura così importante, assumendo le vesti laiche, ma ha continuato ad essere un punto di riferimento per molti fedeli. Ha come obiettivo dichiarato quello educativo, senza l’ambizione di voler sostituire l’interazione umana.

Altrettanto controversa è l’app Text With Jesus, che, alimentata dall’intelligenza artificiale, simula le conversazioni con Gesù. È stata progettata per i fedeli che vogliono avvertire un legame più profondo con Gesù o con altre figure religiose, come gli Apostoli, e ricevere dei consigli o delle informazioni sulla loro storia.

Vantaggi, limiti e prospettive di affidare la fede all'intelligenza artificiale

Shutterstock

L’avanzata dell’intelligenza artificiale non si può ignorare e non possono farlo neanche le religioni. Per questo motivo la Chiesa cattolica, ma non solo, affronta con frequenza riflessioni sull’AI e su come questa possa supportare i fedeli o rappresentare un ostacolo alla loro spiritualità.

Le app e i tool AI, in rapida crescita, rappresentano una delle questioni più importanti. I vantaggi di questi strumenti sono innegabili: possono offrire supporto alla ricerca, affiancare i fedeli nella preghiera e sono inclusivi.

Non mancano, però, i rischi. Innanzitutto, l’AI è soggetta ad allucinazioni, può commettere errori e non garantire la piena accuratezza dottrinale. Il suo utilizzo deve essere consapevole, poiché l’AI non può in alcun modo sostituire l’interazione umana. Può, quindi, offrire un valido supporto, anche per la sfera spirituale, ma ricordandosi sempre che ha dei limiti e che non può incarnare totalmente i valori morali, la conoscenza, i sentimenti e l’empatia umana.

Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi

Domande frequenti (FAQ)

  • Chatbot AI come assistenti spirituali, quali sono e come funzionano
    Gli assistenti spirituali basati sull'intelligenza artificiale sono strumenti che offrono supporto ai fedeli, fornendo informazioni dettagliate, lettura della Bibbia e altro ancora. App come Truthly AI e Magisterium AI permettono di interagire con un chatbot per ottenere risposte e supporto spirituale.
  • Chatbot AI che simulano dialoghi con figure spirituali
    Alcuni chatbot AI simulano conversazioni con figure spirituali come preti o santi. App come Catholic Answer e Text With Jesus offrono la possibilità di dialogare con queste figure, offrendo consigli e informazioni sulla fede.
  • Vantaggi, limiti e prospettive di affidare la fede all'intelligenza artificiale
    L'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella sfera spirituale offre vantaggi come il supporto alla ricerca e alla preghiera, ma presenta anche rischi come errori e limiti nella comprensione dottrinale. È importante ricordare che l'AI non può sostituire l'interazione umana e che ha dei limiti nella rappresentazione dei valori umani.
A cura di Cultur-e
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