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Storage dei dati, come archiviare i propri file per molto tempo

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Quali sono le migliori soluzioni per lo storage di dati e come si possono utilizzare per tenere al sicuro i propri file personali per lunghi periodi di tempo

storage-dei-dati-sul-computer Shutterstock

L’archiviazione digitale di dati e file personali è uno dei temi caldi per il futuro.

Molti esperti del settore, però, hanno messo in guardia le persone, invitandole a scegliere i “supporti fisici” per le cose più importanti perché, presto o tardi, i contenuti digitali andranno a deteriorarsi fino a scomparire per sempre.

Per questo motivo sarebbe opportuno già da adesso trovare il sistema migliore per lo storage dei dati e iniziare a utilizzarlo quanto prima, quantomeno per non lasciare alle nostre spalle un “deserto digitale” dove ogni informazione importante della nostra vita è destinata a dissolversi. 

  • 1. L'importanza di conservazione i dati personali
    Storage-documenti-cartacei

    Shutterstock

    Quando si pensa allo storage dei dati personali, le persone immaginano che si tratti di un argomento “riservato” a poche grandi aziende, alle pubbliche amministrazioni o magari a qualche personaggio importante, che dovrà trovare il modo migliore di proteggere il proprio patrimonio informativo.

    In realtà la questione è seria e, naturalmente, riguarda tutti, incluse le persone comuni che ormai sempre più spesso archiviano in digitale qualsiasi cosa, dalle foto delle vacanze fino a documenti personali. 

    È più che legittimo, dunque, chiedersi che fine faranno questi file tra 10, o peggio, 100 anni quando qualcuno avrà bisogno di loro e non avrà modo di accedervi.

     Chiaramente la conservazione di dati per lunghi periodi è un’azione necessaria per diversi motivi che va dal semplice archivio dei ricordi, fino ad arrivare all’avere un registro ordinato di tutti i documenti che riguardano una persona. 

    Certo l’alternativa potrebbe essere stampare tutto e utilizzare dei vecchi archivi cartacei, ma è chiaro che questo non è sempre possibile e non è nemmeno una soluzione pratica per risolvere il problema, visto che la carta invecchia, può rovinarsi o subire gli attacchi di agenti esterni come acqua e fuoco.

    Perciò la chiave per preservare i dati a lungo termine è essenzialmente quella di trovare un formato di archiviazione di cui potersi fidare e possa durare il più a lungo possibile.

  • 2. Le sfide future per lo storage di dati
    Computer-aperto-passaggio-cartelle-con-dati

    Shutterstock

    Per archiviare dati a lungo termine in molti scelgono di inserire tutto dentro CD, DVD o Blu-Ray Disk nella speranza che questi possano sopravvivere nel tempo. 

    In realtà non è così e nel giro di qualche anno anche questi supporti sono destinati a subire gli attacchi del tempo e, nel peggiore dei casi, di agenti esterni.

    Altri scelgono, invece Hard Disk o SSD in modo da avere a disposizione più spazio per organizzare a dovere le proprie vite.

    Tuttavia è bene ricordare che il tempo di vita di un hard disk meccanico è di massimo 3 o 5 anni.

    Stesso discorso per gli SSD che possono arrivare a un tempo di conservazione di circa 5-10 anni. Tuttavia se il dispositivo non viene acceso periodicamente, può comunque subire una perdita di dati a causa della perdita di carica elettrica dalle celle di memoria.

     La risposta al problema è quella di creare di continuo copie di backup ma è chiaro che così facendo si innesca un circolo vizioso che non porta a una vera e propria soluzione ma solo a ritardare l’inevitabile.

    Oltretutto bisogna considerare anche l'obsolescenza del formato di archiviazione e dei file stessi, che in futuro potrebbero non essere più così diffusi come lo sono oggi.

    Perciò non è detto che tra 100 anni i nostri pronipoti sappiamo cos’è un CD o che abbiano modo di leggere i dati al suo interno. E lo stesso discorso si applica a tutte le attuali soluzioni per l’archiviazione, incluse quelle USB che in futuro potrebbero non essere più utilizzate.

  • 3. I migliori supporti di memorizzazione digitale a lungo termine
    Memorizzazione-digitale-dati

    Shutterstock

    Tra le migliori soluzioni disponibili al momento per archiviare i file digitali ci sono dischi ottici, come gli M-DISC, che sono progettati specificamente per l'archiviazione di dati a lungo termine

    A differenza dei CD e dei DVD, utilizzano una tecnologia particolare che li rende molto più resistenti agli agenti esterni e al passare del tempo.

    Perciò, in teoria, questi dischi possono durare fino a 1000 anni. Per ovvie ragioni è impossibile verificare questa affermazione, anche se dai primi test effettuati sembra un’eventualità piuttosto plausibile.

    Si parla, certamente, di una soluzione piuttosto specifica e non alla portata di tutti, ma se riuscissero davvero a sopravvivere per tutto il tempo stimato, potrebbero diventare davvero il supporto del futuro.

    Tra le altre soluzioni per lo storage dei dati personali c’è il nastro magnetico che, oltre a essere estremamente durevole e resistente, è anche relativamente economico rispetto ad altre opzioni e potrebbe (il condizionale è d’obbligo) diventare una delle soluzioni per l’archiviazione di file da tenere in considerazione. 

    Dai primi test effettuati questi supporti (accuratamente conservati in condizioni di umidità e temperatura controllate) possono durare fino a 30 o 50 anni, tuttavia per essere letti e compilati hanno bisogno di apparecchiature specifiche che potrebbero non essere più così comuni in futuro.

    L'ultima opzione è l'archiviazione nel cloud, che però affida i dati degli utenti nelle mani di aziende come Google o Microsoft

    Un sistema del genere garantisce certamente protocolli di sicurezza altissimi e, salvo imprevisti, i giganteschi server di queste Big Tech potrebbero archiviare i dati per secoli. 

    Il rischio però, seppur molto improbabile, è che l’azienda chiuda, magari tra 50 o 100 anni, e che non sia più possibile accedere al patrimonio documentale conservato al suo interno.

    Per saperne di più: Office Automation: cos'è

A cura di Cultur-e
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