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Il brainstorming è una tecnica creativa utilizzata per stimolare la generazione di idee e soluzioni innovative e che richiede il coinvolgimento di più persone. Viene spesso organizzato nelle aziende e nelle organizzazioni quando si devono elaborare e organizzare nuovi progetti, lanciare prodotti e servizi che rispondano alle esigenze nascenti dei consumatori o quando sorgono problemi che devono essere affrontati in maniera originale.
Chi partecipa al brainstorming partecipa ad una generazione creativa, veloce e senza filtri di idee. L’assenza di limiti, tuttavia, non corrisponde ad una assenza di tecniche e di regole da seguire. Ne sono presenti alcune che essenziali, senza le quali la sessione di brainstorming potrebbe rivelarsi inconcludente. Scopriamo quali consigli seguire per ottenere dei buoni risultati e idee.
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1. Brainstorming, la preparazione è necessaria
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Prima di avviare una sessione di brainstorming, è necessaria un'accurata preparazione. È opportuno comprendere quante persone far partecipare all’evento, tenendo in considerazione che un numero troppo elevato potrebbe generare confusione e limitare il flusso di idee, mentre una presenza limitata di persone potrebbe ridurre la circolazione delle idee.
È bene puntare sulla diversità, cercando di includere partecipanti dalla diversa preparazione, competenze, ruolo, personalità ed altri aspetti. In questo modo si può affrontare il problema analizzandolo da diversi punti di vista, cogliere opportunità o individuare eventuali problematiche e limiti passati inosservati.
Deve essere presente un moderatore, che cercherà di stimolare la generazione delle idee da parte di tutti i presenti, evitando che la discussione si allontani troppo dal tema e dall’obiettivo finale. Il suo compito è, altresì, quello di mettere tutti a proprio agio, fermare eventuali critiche, evitare che la conversazione sia sbilanciata o monopolizzata da alcuni membri e creare un ambiente positivo.
Devono essere stabilite regole chiare da seguire, che favoriscano una discussione aperta e rispettosa in cui nessuno prevarica sull’altro. Per far sì che i partecipanti arrivino preparati, è consigliabile condividere in anticipo un programma dettagliato della riunione. Gli intenti, gli obiettivi da raggiungere e i temi da trattare devono essere illustrati e comunicati immediatamente al team.
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2. Brainstorming, l’importanza dell’ambiente e dei tempi
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Per far sì che il brainstorming sia efficace è opportuno creare un ambiente in cui tutti si sentano a proprio agio, sottolineando che, almeno in una prima fase, non è importante la qualità delle idee, ma la quantità. Devono essere evitate critiche, liti e scontri che possano limitare la creatività e la partecipazione attiva di tutti i membri.
È opportuno stabilire dei tempi, da comunicare prima della sessione. Generalmente un brainstorming ha una durata di circa un’ora o un’ora e mezza, ma queste tempistiche possono variare in base alle necessità e alle tecniche adottate: si devono tenere in considerazione sia le esigenze del team che le complessità del progetto.
Tutte le idee devono essere registrate, senza nessuna esclusione e giudizio aprioristico, e organizzate.
Il tempo deve essere ben gestito, in modo da dedicare la giusta attenzione sia al flusso di idee che alla fase di analisi dei risultati ottenuti. Dopo un primo momento in cui tutti i partecipanti offrono il loro contributo, si passa ad una valutazione e ad una selezione delle idee migliori. Queste vengono studiate a fondo, individuandone punti di forza e limiti, e perfezionate.
In seguito, le idee scaturite dal brainstorming vengono realizzate e implementate. È opportuno monitorare i risultati ottenuti, per poter in futuro adottare soluzioni sempre migliori.
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3. Ottenere buoni risultati durante un brainstorming: le tecniche e gli strumenti da adottare
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Durante la sessione si possono utilizzare degli strumenti che stimolano la partecipazione di tutto il team, la creatività e rendono possibile la generazione e l’organizzazione delle idee. Le lavagne digitali, ad esempio, sono l’ideale per i brainstorming da remoto, perché permettono a tutti di partecipare e appuntare le proprie idee in uno spazio virtuale condiviso.
Le mappe concettuali sono in grado di rappresentare in forma visiva tutte le idee generate durante la sessione di brainstorming e di metterle in collegamento tra loro. Possono stimolare la creatività, poiché aiutano ad associare ad un concetto, ad un pensiero o a un elemento altre idee.
Per creare una mappa concettuale si possono utilizzare degli strumenti digitali, facilmente reperibili online, come la piattaforma Miro.
Per generare idee che escano fuori dai soliti schemi e che siano innovative, si possono integrare nella sessione di brainstorming tecniche di pensiero laterale, ossia l’approccio che consiste nello studiare e analizzare un problema o una situazione da più angolazioni differenti, in modo da arrivare ad una soluzione o ad un obiettivo in maniera creativa ed efficace.
Tra le tecniche che stimolano il pensiero laterale c’è quello che mira a mettere in discussione i presupposti di un problema (tecnica dei perché), quella che procede per metafore o analogie, in cui si paragona la situazione attuale ad altre di cui si ha auto esperienza o esperienza indiretta, quella dello stimolo casuale, in cui si introduce un elemento casuale per trovare connessioni e per favorire le interazioni, quella dei sei cappelli e tante altre ancora.
Per saperne di più: Chi è e che ruolo ha il Project Manager
