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Come il digitale trasformerà salute e medicina

Sono sempre più le startup che utilizzano applicazioni digitali per migliorare la cura delle persone e la medicina. Alcuni progetti più di alti si propongono di trasformare il modo in cui ci curiamo

Un medico utilizza uno smartphone

Anche la salute, aspetto fondamentale della vita umana, sta beneficiando del continuo progresso tecnologico. Sono molte le start-up che, sparse per il mondo, tentano di sfruttare le ultime scoperte e le innovazioni digitali per contrastare nuove e vecchie malattie che affliggono una larga fetta della popolazione mondiale. L'utilizzo delle nuove tecnologie digitali applicate al campo della salute ha avuto negli ultimi anni un'accelerazione importante.

Già nel 2017 la FDA, l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha emanato una serie di "decreti legislativi", divenuti poi effettivi a partire dal 2018, per disciplinare sia la telemedicina, sia l'utilizzo di prodotti innovativi destinati alla salute dei cittadini americani. L'obiettivo reale è quello di prendere tempo, in modo da poter lavorare allo sviluppo di una vera legislazione che regolarizzi definitivamente le operazioni delle start-up che operano nel campo della salute e garantire così la salute pubblica di pari passo all'emergere di nuovi modelli di business.

Non solo Intelligenza artificiale

Come è ovvio pensare, l'Intelligenza Artificiale sarà uno dei pilastri fondamentali di questa innovazione tecnologica che sta interessando, e interesserà sempre di più, il campo della salute e della sanità. Secondo molti studiosi, l'apporto di questa nuova tecnologia sarà fondamentale per il mondo della medicina, in quanto la mancanza di preconcetti che caratterizza l'Intelligenza Artificiale, unita ad una grande capacità di memoria, renderà la diagnosi delle malattie quanto più vicino possibile alla realtà.

Dottore al lavoro

La rivoluzione digitale in campo sanitario non riguarderà esclusivamente aspetti "teorici" o immateriali, come accade con l'intelligenza artificiale. Al contrario: servirà per lavorare su alcune parti o "componenti" del nostro corpo e "migliorarle". La start-up Evelo Biosciences, ad esempio, concentra le proprie attività sui microbi intestinali, così da trasformarli in polvere e combattere alcuni tipi di infezioni e infiammazioni attraverso l'interazione del sistema immunitario attivata dall'intestino stesso. Attualmente sono in corso delle sperimentazioni per applicare questa nuova tecnica a malattie come il melanoma, il cancro del colon retto, del rene, nonché l'artrite e le malattie infiammatorie intestinali.

Uno smartphone per combattere la cecità infantile

Curare la cecità infantile con uno smartphone? Da oggi è possibile grazie alla start-up Peak Vision, una società legata ad una fondazione privata chiamata The Peak Vision Foundation. La start-up inglese, impegnata soprattutto in Africa, ha realizzato un'app per prevenire le malattie legate alla cecità infantile molto diffuse nei paesi africani e non solo.

Si conta che nel mondo tre bambini su quaranta soffrono di problemi legati alla vista e alla cecità e le diagnosi sono costose e difficili da effettuare, soprattutto nelle zone rurali sperdute per il mondo. L'app ideata dalla società britannica, attraverso l'utilizzo di un semplice smartphone, permette di effettuare un esame ottico oculare e una scansione delle zone posteriori dell'occhio in maniera semplice e veloce di modo che possa essere utilizzata in primis da ogni insegnante in tutte le scuole del globo.

Chirurgia e raggi X 3D: l'ultima frontiera

 

Anche la chirurgia vascolare sta facendo enormi passi da gigante. La società Oxford Heartbeat ha messo a punto una visualizzazione 3D per l'elaborazione delle immagini delle arterie. La nuova tecnica permetterà di inserire gli stent nelle arterie dei pazienti in maniera migliore e più precisa senza dover utilizzare ancora una semplice foto in 2D e per giunta in bianco e nero.

Diagnosticare la demenza con il gaming

La start-up svizzera MindMaze sta sperimentando dei metodi per combattere la demenza e aiutare i pazienti colpiti da ictus attraverso l'utilizzo della realtà virtuale. Un modo innovativo che supporta la terapia fisica e che la rende anche molto divertente. MindMaze sta rivoluzionando il cosiddetto "Braintech", sperimentando l'impiego di piccoli elettrodi connessi a delle telecamere in grado di decodificare i movimenti del viso in pazienti affetti da autismo, Parkinson e paralisi cerebrale.

Il fenomeno della demenza precoce è stato invece al centro del progetto di Michael Hornberger, co-creatore del gioco Sea Hero Quest, che ha scoperto come la scarsa percezione spaziale avvertita da alcuni giocatori durante il gioco sia un indicatore di questa malattia e, agendo in tempo, si può prevenire la perdita di memoria da parte del soggetto malato.

 

21 luglio 2019

A cura di Cultur-e
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