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Principali piattaforme di streaming musicale

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Tutto quello che c’è da sapere su Spotify, Apple Music, Amazon Music, Tidal, YouTube Music, Deezer, Qobuz, Bandcamp e Soundcloud: catalogo, piani di abbonamento e prezzi

streaming audio Shutterstock

Il mondo dello streaming musicale è più ricco e variegato che mai. Al giorno d’oggi gli utenti possono scegliere tra decine di servizi diversi: da Spotify ad Apple Music, da Amazon Music a YouTube Music e Deezer.

Gli elementi per scegliere tra un prodotto e l’altro sono molteplici. C’è chi predilige la vastità o la specificità del catalogo: alcune realtà superano i 100 milioni di contenuti multimediali. Altre, come Qobuz, si soffermano su rarità di varia natura e generi musicali meno battuti.

Allo stesso modo c’è chi opta in base alla qualità dell’audio: dall’HD e l’Ultra HD ai formati più recenti senza perdita di dati. Da questo punto di vista Tidal punta fortemente sui cosiddetti formati lossless: quelli che, da un punto di vista dell’ascolto, non hanno niente da invidiare a un CD. 

Impossibile poi non parlare di prezzo: alcuni dei servizi di cui sopra infatti sono gratuiti, altri invece prevedono il pagamento di un abbonamento mensile o annuale. A ciò si aggiungono i servizi streaming erogati in modalità freemium: un piano base gratuito con servizi limitati e un piano premium a pagamento, per sbloccare a pieno tutte le funzioni disponibili. 

Infine esistono alcuni servizi caratterizzati da una filosofia che non ha niente a che vedere con il semplice streaming. Si pensi in tal senso a Soundcloud e Bandcamp, che assomigliano molto più a un’etichetta discografica, un distributore o una community musicale. 

Spotify

Spotify

Credits Kaspars Grinvalds / Shutterstock.com

Spotify è un servizio streaming con un catalogo che conta oltre 80 milioni di canzoni. A queste si aggiungono circa 4 milioni di podcast, per un caricamento quotidiano e costante da più o meno 60 mila nuove tracce.

Spotify ha recentemente superato i 455 milioni di utenti attivi, suddivisi tra le due tipologie di abbonamento disponibili. Da una parte il piano Free, dall’altra il piano Premium. 

In entrambi i casi il fruitore può ascoltare brani illimitati. Passando al piano Premium non deve più ascoltare le interruzioni pubblicitarie e può passare da una traccia all’altra in totale libertà. 

Tidal 

Tidal

Credits Studio / Shutterstock.com

Anche Tidal si occupa della diffusione in streaming di brani musicali e podcast, a cui però aggiunge anche i video. È disponibile in più di 50 paesi e il suo catalogo conta un totale di più o meno 60 milioni di tracce

Tidal non è disponibile in forma gratuita, ma presenta due diversi piani a pagamento. Il primo, Tidal Premium, offre tracce in qualità lossy con perdita di dati e in formato FLAC. Il secondo, Tidal HiFi, propone un audio basato su FLAC - MQA che promette una qualità identica a quella di un CD. 

Apple Music

Apple Music

Credits BongkarnGraphic / Shutterstock.com

Apple Music è disponibile per i principali device della “mela” dal giugno del 2015. Oggi conta quasi 80 milioni di utenti abbonati, a cui offre un catalogo da circa 100 milioni di brani e 30 mila playlist

Apple Music è un servizio a pagamento, che mette a disposizione dell’utente audio lossless utilizzando il codec ALAC e la tecnologia surround Dolby Atmos

I file in streaming sono caricati in formato AAC, ma è possibile scegliere tra varie opzioni di codifica: ad esempio AIFF, MP3, WAV e Apple Lossless. 

Amazon Music 

Amazon Music

Credits David Esser / Shutterstock.com

Amazon Music è il servizio streaming di Amazon e vanta un’offerta da più o meno 100 milioni di brani. Il suo pubblico è altrettanto vasto, almeno in termini potenziali.

Il piano di abbonamento gratuito Amazon Music Prime infatti è a disposizione di tutti i 150 milioni di utenti iscritti ad Amazon Prime. Il piano Amazon Music Unlimited prevede invece un abbonamento autonomo.

I piani di abbonamento di Amazon Music hanno delle differenze. La qualità dell’audio disponibile è uno dei parametri che cambiano passando da un piano all’altro.

Amazon Music parte dall’HDper arrivare all’Ultra HD con audio spaziale in Dolby Atmos e 360 Reality Audio. 

YouTube Music

Youtube Music

Credits dennizn / Shutterstock.com

YouTube Music è il servizio di YouTube che permette di muoversi all’interno di un catalogo di video musicali in base a gusti e categorie. Prevede due piani di abbonamento: il piano base è gratuito e richiede soltanto di iscriversi alla piattaforma.

Il piano YouTube Premium è invece a pagamento, ma permette di usufruire di tutta una serie di funzioni e servizi aggiuntivi. Ad esempio è possibile visionare contenuti senza interruzioni pubblicitarie. Inoltre è possibile riprodurre il solo audio dei video selezionati, così come è possibile riprodurli in background

Deezer

Deezer

Credits Ralf Liebhold / Shutterstock.com

Deezer è una piattaforma di streaming che ha recentemente raggiunto i 20 milioni di utenti iscritti. È disponibile in più di 180 paesi nel mondo e prevede due piani di abbonamento: uno gratuito e uno a pagamento

Sia il piano Deezer Free che il piano Deezer Premium permettono di ascoltare l’intero catalogo della piattaforma: circa 90 milioni di canzoni, podcast e playlist. Il piano Premium consente, tra le altre cose, l’ascolto senza interruzioni pubblicitarie e in qualità lossless.

Qobuz

Qobuz

Credits David Esser / Shutterstock.com

Anche Qobuz è una piattaforma di streaming, ma si distingue da tanti competitor per via del suo particolarissimo catalogo. I 40 milioni di brani disponibili infatti si concentrano su tanti diversi back catalogue: si va dalle rarità ai lati B, passando per generi musicali generalmente poco premiati, come ad esempio il jazz, la classica e l’elettronica.

Tutti gli audio di Qobuz sono caratterizzati da una qualità sonora molto alta. Si parte con un formato un FLAC Open-Source a 16Bit/44.1 kHz, per arrivare all’altissima definizione del formato FLAC 24 Bit/192 kHZ in qualità Hi-Res.

Bandcamp

Bandcamp

Credits Piotr Swat / Shutterstock.com

Bandcamp è una piattaforma, ma la sua attività non si limita all’ascolto di contenuti audio in streaming o offline. Piuttosto Bandcamp è una via di mezzo tra un social musicale e un servizio che promuove, distribuisce e vende contenuti tramite Internet. 

È pensato tanto per i fruitori, quanto per gli artisti, che possono caricare le proprie canzoni e scegliere come metterle a disposizione del pubblico. Ogni brano infatti può essere distribuito gratuitamente, così come può richiedere il pagamento di una fee per il download

Soundcloud

Soundcloud

Credits Primakov / Shutterstock.com

Anche Soundcloud è una piattaforma di music sharing che non si limita allo streaming di brani. Si tratta piuttosto di un servizio che, per certi versi, assomiglia a quello di un’etichetta discografica e un ufficio stampa. 

Un musicista può iscriversi a Soundcloud per caricare la sua musica e sincronizzarla con social network, siti web o blog esterni. L’ascolto è gratuito per tutti, ma i creators possono optare per l’abbonamento a pagamento Pro Unlimited: in questo modo sbloccano funzionalità extra, come il download illimitato dei loro brani.

A cura di Cultur-e
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