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Google presenta l’algoritmo MUM: come cambia la ricerca

I risultati di ricerca su Google sono destinati a cambiare: il colosso di Mountain View presenta il nuovo algoritmo MUM implementato con l’intelligenza artificiale

algoritmo ricerca google

Google si è imposto negli anni come il più usato motore di ricerca al mondo, dove le pagine dei risultati (SERP) permettono agli utenti di trovare le informazioni che cercano. Di anno in anno, l’algoritmo che sonda il web e fornisce i risultati della ricerca è stato affinato dal colosso di Mountain View, che ora si prepara a lanciare un nuovo algoritmo: MUM. L’obiettivo di MUM è fornire informazioni approfondite per le ricerche più complicate in pochi passaggi, in modo da dover utilizzare meno query per arrivare alle risposte che si desiderano.

Il nuovo algoritmo è ispirato agli esperti in carne e ossa, come medici o avvocati, che su un singolo argomento di loro esperienza potranno fornire informazioni esaurienti ed esaustive.

Questo è possibile grazie al fatto che MUM è un’intelligenza artificiale in grado di comprendere e generare il linguaggio, cercando parole chiave e analizzando il contesto per capire quali sono le informazioni più attinenti. Al momento l’algoritmo è in fase di test e una volta completati, andrà a sostituire il precedente BERT, per una SERP che sia significativa. Ecco quali sono le implicazioni per le ricerche online.

Google: cos’è il nuovo algoritmo MUM

algoritmo ricerca googleCon il termine MUM, Multitask Unified Model, Google indica il suo nuovo algoritmo per la ricerca in Internet, che sarà 1000 volte più potente dell’attuale BERT, Bidirectional Encoder Representations from Transformers. Il nuovo algoritmo si basa su una intelligenza artificiale creata sulla base del funzionamento delle sinapsi nel cervello umano.

Con MUM sarà possibile realizzare delle nuove pagine SERP dove i risultati della ricerca sono organizzati in modo da fornire a una specifica domanda o query le informazioni più dettagliate possibili, come se le domande fossero rivolte direttamente a un esperto del settore. Big G è riuscito così nell’impresa di portare l’IA a un livello di comprensione quasi umano, celandola dietro all’interfaccia del motore di ricerca.

MUM: come funziona l’algoritmo di Google

algoritmo ricerca googleCiò che davvero contraddistingue MUM da BERT quindi è la capacità di comprendere la query posta dall’utente. A definire nel blog ufficiale di Google le potenzialità del nuovo algoritmo è il vicepresidente di Google Search, Pandu Nayak, che spiega: “Prendi questo scenario: hai scalato il Monte Adams. Ora vuoi scalare il Monte Fuji il prossimo autunno e vuoi sapere cosa fare diversamente per prepararti”. Per poter ottenere tutte le informazioni, l’utente usando BERT dovrebbe eseguire più query di ricerca, ottenere SERP differenti e valutare i link raccolti dall’algoritmo per estrapolare le informazioni che gli sono necessarie.

Nayak spiega infatti che, prima di trovare una risposta complessa, l’utente potrebbe inserire fino a 8 ricerche su Google.

La differenza con MUM è proprio in questo: il nuovo algoritmo dovrà elaborare i diversi risultati in base ai contesti con una sola query, così da fornire una risposta esaustiva che intercetti e soddisfi tutte le curiosità dell’utente, come farebbe un esperto di escursionismo se interpellato, fornendo informazioni sulle differenze di altitudine, percorso, preparazione fisica e anche attrezzature che serviranno per la scalata.

MUM: come cambia la ricerca di Google

algoritmo ricerca googleAl momento l’algoritmo MUM è in fase di test e gli ingegneri di Google lo stanno addestrando per imparare a rispondere, fornendo come base 75 lingue diverse affinché attraverso il machine learning questa intelligenza artificiale sia in grado di capire le interazioni tra le parole e articolare frasi complesse.  Inoltre, essere multilingue permetterà all’algoritmo di trovare risposte ovunque nel mondo e abbattere le barriere linguistiche. La vera potenzialità di questo algoritmo sarà quella di poter trovare notizie in giapponese sul monte Fuji partendo dai siti scritti nel relativo idioma, per poi trasferire la nella lingua in cui la query è sottoposta, ad esempio l’italiano o l’inglese.

MUM è il primo algoritmo usato da Google che non sarà solo in grado di comprendere il linguaggio, ma anche di generarlo, fornendo agli utenti testo e immagini coerenti che diano tutte le risposte del caso.

L’introduzione di MUM avrà sicuramente dei risvolti positivi per gli utenti, mostrando tutta la potenza dell’IA, ma produrrà un contraccolpo nel settore dell’ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca, la SEO. Il nuovo algoritmo riscriverà sicuramente le regole del gioco, richiedendo di adottare nuove soluzioni per il posizionamento dei siti web e dei contenuti, portando a un’evoluzione nel modo in cui ci si approccia alle ricerche online.

A cura di Cultur-e
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