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Firefox, Chrome, Edge quale utilizza più RAM

Da anni si dice che Chrome consuma troppa RAM, specialmente rispetto a concorrenti come Microsoft Edge e Mozilla Firefox, ma è davvero così?

browser web

A fine gennaio 2019 Corsair, una delle aziende più famose tra quelle che producono RAM e periferiche dedicate ai PC ad alte prestazioni, ha pubblicato sui suoi profili social e su YouTube un video in cui prendeva in giro il browser Google Chrome. Nel video compariva un ragazzo con una maglietta col logo di Chrome, che mangiava con avidità dei biscotti a forma di modulo di RAM.

Ad un certo punto spuntava un altro ragazzo, con una maglietta col logo di Photoshop, che provava a mangiare i biscotti rimanenti ma veniva allontanato dal ragazzo-Chrome che, alla fine, si mangiava tutta la RAM. Il video termina con Chrome che va in crash seguito, poco dopo, da un crash generale di Windows.

 

Uno sketch irriverente e non molto "politically correct", ma che rappresentava quello che molti pensano da anni: Google Chrome divora la RAM del computer senza lasciarne abbastanza agli altri programmi in esecuzione. E spesso ciò si traduce in problemi al resto del computer. Ma è veramente così? Chrome consuma realmente più memoria rispetto ai suoi due principali concorrenti Microsoft Edge e Mozilla Firefox?

Ha provato a rispondere a questa domanda Marshall Honorof, redattore di Tom's Guide, con un test non molto scientifico ma in buona parte comunque valido. Honorof, in pratica, ha creato quattro scenari di test identici per ognuno dei tre browser e ha semplicemente visto tramite il Task Manager di Windows quale dei tre, a parità di condizioni, consumava più RAM. Ecco come sono stati eseguiti i test e quali sono stati i risultati.

Chrome vs. Firefox vs. Edge: i tre test

browser

Su Chrome ed Edge Honorof ha usato un profilo ospite, mentre su Firefox un profilo nuovo creato da zero. Questa premessa era necessaria per evitare che i risultati fossero influenzati da eventuali estensioni o add-on installati, da una cronologia troppo appesantita, dalla lista dei preferiti e così via.

Con tre profili "puliti" Honorof ha svolto quattro test per ogni browser. Nel primo test ha aperto 10 tab e misurato il consumo di RAM. Nel secondo test ha aperto altre 10 tab (per un totale di 20 tab) aprendo siti parecchio pesanti, come eBay, Best Buy, New York Times, Disney Plus e Google Stadia. Nel terzo test si sale a ben 60 tab, mentre nel quarto test Honorof ha aperto tre sessioni identiche di ognuno dei browser con le stesse 20 tab di prima (tipico scenario da multitasking avanzato).

Tra un test e l'altro il giornalista ha riavviato il PC per ripulire la RAM e liberarla completamente e, durante ogni test, non c'erano altre applicazioni aperte. Dal Task Manager, in ogni caso, ha potuto leggere la quantità di memoria RAM occupata solo dal browser in uso in quel momento.

Chrome vs. Firefox vs. Edge: i risultati

quale browser consuma mano ram

A differenza di quanto si potrebbe pensare, e di quanto pensava lo stesso Honorof prima di fare questi test, Google Chrome non è il browser che consuma più RAM tra i tre provati: mediamente sta in mezzo tra Edge e Firefox. Come è possibile vedere dalla tabella riepilogativa pubblicata dal giornalista, invece, Edge si è dimostrato il browser col consumo inferiore di memoria in tutti i singoli test mentre il vero sconfitto di questa comparativa è Firefox, che ha un consumo di RAM sempre superiore ad Edge e a Chrome tranne nello scenario da 20 tab contemporanee, dove si piazza secondo dietro Edge.

Dal punto di vista tecnico i risultati sorprendono due volte: la prima perché smentiscono il fatto che Chrome sia il browser meno efficiente dei tre, la seconda perché Edge è molto simile a Chrome, visto che è sviluppato a partire dal codice del progetto Chromium. Ovviamente questi risultati non vanno intesi come assoluti e affidabili al 100%, visto il metodo molto pratico e poco scientifico dei test (chiunque potrebbe replicarli a casa propria, ottenendo risultati diversi). Ma di certo emerge che non è affatto scontato che Chrome sia "il peggiore di tutti".

Purtroppo, però, emergono anche due cose poco piacevoli da puntualizzare: il software per Windows è sempre più pesante (e lo ha dimostrato recentemente Apple, con la sua nuova architettura hardware e software Silicon M1) e, di conseguenza, anche per la semplice navigazione sul Web oggi è necessario acquistare un PC con una buona quantità di RAM se non si vogliono sperimentare rallentamenti.

A cura di Cultur-e
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