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Cosa sono e come si controllano le lampadine intelligenti

Basate sulla tecnologia LED, possono essere gestite da smartphone e tablet grazie alla connettività Wi-Fi e applicazioni sviluppate ad hoc

Lampadine intelligenti

La storia racconta che Thomas Alva Edison, prima di trovare la formula – e la forma – più adatta per la sua lampadina, abbia effettuato migliaia di tentativi. Tremila, per essere precisi: solamente dopo anni di ricerca, lo scienziato e statista statunitense riesce a perfezionare le lampadine a incandescenza che, per oltre un secolo, hanno illuminato le abitazioni e le strade di tutto il mondo. Oggi la tecnologia di illuminazione ideata da Edison è di gran lunga sorpassata e le lampadine a incandescenza considerate ormai obsolete: al loro posto si possono acquistare lampadine alogene, quelle “a basso consumo” o le lampadine LED.

Queste ultime, in particolare, sembrano poter contare su un futuro... più splendente rispetto alle altre. Solitamente, una lampadina LED è più efficiente, dura più a lungo, impiega un lasso di tempo minore per accendersi e producono una luce di “qualità” superiore rispetto a quella prodotta dalle lampadine alogene. E, cosa da non sottovalutare, sono lampadine intelligenti. Scopriamo perché.

Cosa sono le smart bulbs

Nella sua forma più basilare, una lampadina intelligente altro non è che un dispositivo elettronico che, sfruttando la connettività senza fili (solitamente il Wi-Fi), si collega alla LAN di casa diventando a tutti gli effetti una periferica di rete, dotata di un proprio indirizzo IP locale. In questo modo una smart bulb (a dir la verità, è un discorso valido per tutte le smart bulb che si installeranno in casa) può essere controllata non solo dall'interruttore a muro, ma da ogni altro dispositivo di rete in grado di “parlare la stessa lingua” della lampadina. Saranno parte integrante, insomma, di quell'Internet delle cose che si va sviluppando sempre di più a ogni livello.

 

Lampadine intelligenti

 

La loro natura connessa permetterà all'utente di gestirle in maniera intelligente e con maggior efficienza. Si potrà decidere di spegnerle tutte contemporaneamente o di lasciarne accese alcune rispetto che altre; si possono controllare con lo smartphone o il tablet, programmandone l'accensione anche a distanza di chilometri; nel caso di lampadine LED multicolore si può decidere di cambiare colore a seconda del proprio umore o dell'evenienza.

Come funzionano le smart bulbs

La configurazione “standard” di un set di lampadine intelligenti è piuttosto elementare. Si sostituiscono le vecchie lampadine dell'impianto domestico con le nuove (ovviamente), si collega la base wireless alla rete domestica sfruttando la connettività Wi-Fi e si dà avvio alla sincronizzazione dei vari dispositivi di rete.

 

Kit di smart bulbs

 

Solitamente, le lampadine appartenenti allo stesso kit (formato dalla base “comunicativa” e almeno tre smart bulbs) sono già sincronizzate con la loro base: tutto ciò che l'utente dovrà fare sarà scaricare l'applicazione di controllo sul proprio smartphone, collegarsi alla rete Wi-Fi di casa e attendere che le lampadine “compaiano” all'interno dell'interfaccia grafica dell'app stessa.

Il controllo delle smart bulbs

A differenza delle lampadine LED tradizionali e tutte le altre tipologie di lampadine oggi in commercio, le smart bulbs non possono essere gestite e controllate con gli interruttori a muro delle abitazioni. Affinché non “perdano” la loro “intelligenza”, infatti, è necessario che siano continuamente alimentate: in questo modo potranno continuare a comunicare con la LAN casalinga e ricevere i segnali dal bridge comunicativo.

 

Interfaccia utente di una smart bulb

 

Per gestire l'impianto di illuminazione casalingo, dunque, sarà necessario affidarsi a uno smartphone e alle applicazioni sviluppate ad hoc dagli stessi produttori del set di lampadine intelligenti che si è acquistato. Grazie alla app sarà possibile decidere quando accendere o spegnere le lampadine, la tonalità di colore della luce, programmarne l'accensione anche quando si è fuori casa e molte altre cose ancora.

A cura di Cultur-e
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