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Come capire quando è il momento di cambiare router

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Il router è fondamentale per poter navigare in Wi-Fi nella propria casa, ma se la velocità della connessione diminuisce forse c’è qualcosa che non va: come capire quando cambiarlo

router upgrade

L’aumento dell’utilizzo del Wi-Fi in casa dettato dal boom dello smart working e dalla sempre maggiore diffusione di gadget smart per la domotica, richiede una maggiore attenzione alle prestazioni della rete Internet, per sfruttarne sempre al massimo le potenzialità. Se la velocità del Wi-Fi comincia a rallentare e la copertura del segnale si riduce semplicemente passando da una stanza a un’altra, è arrivato il momento di verificare se il router che si sta utilizzando funziona correttamente. Per chi utilizza un modem-router fornito dal proprio provider di servizi Internet, i cui parametri sono impostati da remoto e per cui vengono costantemente eseguiti aggiornamenti firmware in automatico, un semplice riavvio o la scelta di una migliore posizione potrebbe essere la soluzione al problema. Per chi invece utilizza un dispositivo acquistato in proprio, ci sono diversi passaggi da seguire per capire i motivi del calo di prestazioni, ma soprattutto se potranno essere risolti con una migliore impostazione dei parametri di rete, un aggiornamento manuale del firmware o se sia arrivato il momento di cambiare il router. 

Router: a volte basta solo riavviare 

routerUn buon router deve essere in grado di sfruttare la velocità massima fornita dal provider Internet a cui ci si affida. In alcuni casi se si riscontrano velocità inferiori a quelle dichiarate, il problema potrebbe essere proprio il router che si sta utilizzando. Solitamente, gli operatori telefonici che offrono servizi Internet associano al contratto il proprio modem-router, che è già impostato per sfruttare al meglio la banda e ottenere il massimo delle prestazioni. Nel caso in cui si riscontrino problemi di connessione con i dispositivi forniti dal provider, a volte è sufficiente un semplice riavvio

Per chi utilizza un router acquistato in autonomia, davanti a un calo di velocità è necessario concentrarsi proprio su di esso. L’utente dovrà controllare di aver impostato correttamente tutti i parametri della rete Internet forniti dal proprio provider, controllare l’integrità del dispositivo per verificare se vi siano surriscaldamenti o altri malfunzionamenti, e tentare un riavvio. Se dopo questa procedura la velocità del Wi-Fi è stata ripristinata, il problema era dovuto probabilmente a un errore di configurazione dei parametri da parte dell’utente. In caso contrario, ci sono altri test da fare e fattori da valutare prima di pensare di cambiarlo.

Router: la posizione in casa fa la differenza

routerI parametri sono stati controllati, il router è integro, ma la connessione Wi-Fi in casa è lenta e instabile? Il consiglio è quello di eseguire alcuni test di velocità o speedtest, come quello fornito dal proprio provider Internet o utilizzando applicazioni gratuite come Ookla. I test di velocità andranno eseguiti in diversi punti della casa e con diversi dispositivi. Ad esempio, utilizzando sia lo smartphone che il laptop ed eseguendo più prove dapprima vicino al router e via via allontanandosi fino al punto più distante nell’abitazione.

Analizzando le velocità di connessione così raccolte, si potrà comprendere la natura del problema. Se la velocità in prossimità del router è massima, da entrambi i dispositivi, ma diminuisce bruscamente allontanandosi anche di pochi passi o entrando in un’altra stanza, il problema potrebbe essere la posizione del router. Questo tipo di dispositivi devono essere posizionati in un punto aperto della casa, così che il segnale Wi-Fi possa viaggiare con meno interferenze possibile: anche un muro di troppo potrebbe provocare rallentamenti e instabilità della connessione. 

Oltre a riposizionare il router in modo strategico, per i modelli dotati di antenne sarà bene anche studiare ilmiglior orientamento di quest’ultime, ad esempio verso i punti della casa dove era stato riscontrato un minore segnale. Dopo questo passaggio, sarà necessario eseguire nuovamente i test delle velocità da diverse posizioni e dispositivi per verificare se il problema sia risolto o meno.

Router: aggiornare il firmware o cambiarlo?

cambiare routerSe tutte le precedenti soluzioni hanno fallito, è arrivato il momento di approfondire la situazione. L’utente dovrà prima di tutto accedere alla pagina web dedicata al proprio router sul sito del suo produttore e controllare la presenza di aggiornamenti del firmware da eseguire. Gli aggiornamenti del firmware consentono di aggiungere nuove funzionalità e soprattutto correggere eventuali bug che vengono mano a mano scoperti dagli sviluppatori del dispositivo o, molto più probabilmente, da esperti di sicurezza e aziende terze. Nei modem-router forniti dal proprio provider Internet, gli upgrade del firmware vengono eseguiti in automatico da remoto. Quando si acquista un router libero, invece, è buona pratica verificare con costanza la presenza di aggiornamenti da installare e, nel caso ve ne siano di disponibili, eseguirli.

Quando nemmeno l’upgrade è in grado di risolvere le cadute di connessione e i rallentamenti di velocità, allora la soluzione da prendere è drastica: è arrivato il momento di cambiare router. D’altronde, la tecnologia Wi-Fi si è evoluta rapidamente negli ultimi anni con l’arrivo di nuovi standard come il Wi-Fi 6 e WPA3, chi ha acquistato un router da oltre 2 anni, quindi, potrebbe essere in possesso di un modello che non è in grado di supportare l’innovazione e sfruttare al meglio i nuovi standard e le velocità di connessione offerte dai gestori.

Router: come allungarne la vita

routerSia che si utilizzi un modem-router del proprio gestore Internet, sia che si opti per un modello scelto da sé, ci sono dei suggerimenti da seguire per allungare la vita del proprio dispositivo. Spesso i router restano accesi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, andando incontro al surriscaldamento che può danneggiarne le componenti elettroniche interne. Per questo motivo, è consigliabile spegnere il router ogni volta di cui non se ne ha bisogno, ad esempio la sera quando si va a dormire, per evitare che gli eccessi di calore lo compromettano. Inoltre, il surriscaldamento può essere dettato anche dalla presenza di polvere, che va eliminata regolarmente prima che si accumuli sul dispositivo o nelle prese, ad esempio aiutandosi con l’aria compressa per raggiungere anche i punti più impervi.

I router sono dispositivi sensibili agli sbalzi di tensione, che nei casi migliori ne comportano un reset e la necessità di reimpostare i parametri di funzionamento. Nei casi peggiori, invece, il dispositivo viene irrimediabilmente danneggiato e andrà rimpiazzato. Prevedere gli sbalzi di corrente non è certo possibile, ma ci sono situazioni particolari in cui piccoli accorgimenti fanno la differenza. Ad esempio, nel caso di forti temporali con fulmini, spegnendo il router si scongiura il rischio di una sua compromissione. O ancora nel caso di lavori sulla linea elettrica, che porteranno a sbalzi di corrente continui, bisognerebbe attendere che siano terminati prima di ricollegarlo e accenderlo. Chi invece vive in una zona dove gli sbalzi di tensione elettrica sono la prassi potrebbe prendere in considerazione l’acquisto di un piccolo gruppo di continuità da installare “a monte” della presa del router.

A cura di Cultur-e
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