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Breve storia dei pagamenti digitali: dalle origini a oggi

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Dalla fioritura del commercio alle prime banche. Dalla diffusione delle carte di credito ai nuovi pagamenti digitali eseguiti con smartphone, tramite NFC e QR code

Pagamenti digitali Shutterstock

In questo momento storico anche gli utenti meno esperti hanno un’idea di come funzionano i pagamenti digitali. Anche perché le operazioni finanziarie abilitate da tecnologie NFC o dai QR code sono più o meno all’ordine del giorno. 

Ma in un passato non troppo lontano le cose erano molto diverse. Le carte di credito hanno iniziato a farsi largo tra le persone soltanto a partire dagli anni ’70. E fino a qualche anno fa l’utilizzo degli smartphonecome strumenti di pagamento non era neanche lontanamente immaginabile.

Una breve storia dei pagamenti digitali aiuta a comprendere quanti passi in avanti siano stati fatti nel corso dell’ultimo secolo di Storia. Ma anche di ripercorrere alcuni passaggi fondamentali: dall’evoluzione del commercio alla possibilità di versare un bonifico. Dai primi esperimenti di pagamento dilazionato, ai mobile POS di ultima generazione. 

Prima dei pagamenti digitali

Prima dei pagamenti digitali

Credits William Barton / Shutterstock.com

Riassumere in poche righe una Storia esaustiva dei pagamenti mondiali è praticamente impossibile. Allo stesso tempo è senz’altro utile evidenziare alcuni passaggi fondamentali, che avrebbero permesso di arrivare ai pagamenti e ai pagamenti digitali così come li intendiamo oggi. 

I primi ritrovamenti di monete attestano la nascita di sistemi di pagamento più o meno complessi già a partire dal VI secolo avanti Cristo. Il commercio esisteva da almeno altri 600 anni, ma con ogni probabilità era legato a sistemi di scambio e baratto. 

L’evoluzione dei sistemi di pagamento è strettamente legata alla diffusione e la sistematizzazione del commercio. A partire dalla creazione di associazioni che si facevano portatrici di monopoli. Fino ad arrivare alla nascita delle banche

La prima banca della storia è stata fondata ad Amsterdam nel 1609 e assolveva una doppia funzione: da una parte prendere in deposito le principali monete internazionali. 

La nascita delle carte di credito è stata stimolata anche dal successo folgorante di un romanzo di fantascienza

Dall’altra incassare attraverso una specie di antenato del bonifico, noto col nome di lettera di cambio: un documento che attestava e abilitava i versamenti. Non a caso la traduzione letterale del nome di questa banca, Amsterdamsche Wisselbank, significa proprio “banca di cambio di Amsterdam”. 

Poco più di due secoli dopo, mentre l’Italia raggiunge l’unità e introduce la Lira, un romanziere statunitense dà un contributo fondamentale alla futura nascita delle carte di credito. 

Il suo nome è Edward Bellamy e la sua opera più celebre è un romanzo di fantascienza di nome “Guardando indietro, 2000-1887”. Nel testo Bellamy immagina la creazione di un sistema di pagamento attraverso una tessera di cartone. 

Sembra incredibile, ma il successo del romanzo di Edward Bellamy avrebbe contribuito ad alimentare negli utenti americani il desiderio di pagare senzautilizzare il denaro contante. E di lì a breve sarebbero nati i primi esperimenti di carta di credito. 

Gli anni del boom delle carte di credito

carte di credito

Credits Shutterstock

Le prime carte di credito erano in realtà dei sistemi di pagamento dilazionato, che venivano abilitati da servizi e luoghi specifici. I primi sperimentatori di questo sistema sono stati alcuni hotel americani, che permettevano ai clienti di pagare attraverso un sistema di gettoni identificativi, legati a un conto fisso. 

Questo sistema si sarebbe presto tradotto nella prima carta di credito emessa da Diners Club nel 1950. Una carta accettata in una trentina di ristoranti newyorkesi, che permetteva agli utenti di effettuare pagamenti alla fine del mese. 

L’esperimento fu un successo: nel giro di pochi mesi Diners Club aveva venduto oltre 40.000 carte di credito. E gli utenti erano ben felici di usufruire del servizio lasciando una commissione. 

L’esempio di Diners Club avrebbe dato il La a diversi progetti simili. E avrebbe reso possibile la nascita delle vere e proprie carte di credito, a partire dagli anni ‘70. Tra le prime società ad avere investito in questo prodotto è possibile citare American Express, Mastercard e l’attuale Visa (un tempo nota col nome di Bank AmeriCard). 

In origine la carta di credito era un sistema di pagamento dilazionato limitato a servizi specifici

A seguire, l’avvento del Nuovo Millennio segna un ulteriore punto di svolta: la diffusione delle carte di debito e delle carte prepagate, come valida alternativa alle più tradizionali carte di credito. 

Carte di credito, debito e prepagate condividono le stesse tecnologie di fondo. Si tratta infatti di strumenti che abilitano i pagamenti digitali, attraverso l’identificazione di un titolare e il collegamento alsuo contocorrente

A variare sono le modalità di esecuzione del pagamento. Nel caso delle carte di credito la banca anticipa le somme versata dall’utente, nei limiti del plafond disponibile. Dopodiché tutte le spese vengono addebitate in base a intervalli di tempo predefiniti. 

Nel caso delle carte di debito e delle carte prepagate il pagamento è invece immediato. Ciò vuol dire che l’utente non può spendere più di quanto sia effettivamente disponibile all’interno del suo conto corrente. 

Nuove frontiere dei pagamenti digitali: mobile POS, QR code e NFC

Pagamenti digitali

Credits Shutterstock

La nuova sfida dei pagamenti digitali consiste nel rendere sempre più semplice la transizione. Ad esempio eliminando la necessità di avere fisicamente con sé la propriacarta.

Si pensi in tal senso alle app per smartphone che abilitano il device al pagamento senza bisogno di “strisciare” una carta. Ma anche ai mobile POS, che permettono all’utente anche di ricevere pagamenti direttamente su cellulare

Da questo punto di vista è impossibile poi non citare i diversi servizi di pagamento digitale associati a conti correnti: una serie di software mobile che, ancora una volta, riducono la necessità di utilizzo della carta fisica. 

Per rendere possibili i pagamenti digitali di cui sopra servono fondamenta tecnologiche specifiche. Una di queste è racchiusa nella sigla NFC, che sta per Near Field Communication

La tecnologia NFC rende possibile il trasferimento di dati tra dispositivi vicini tra loro. E viene ormai utilizzata nell’ambito di diverse forme di pagamento digitale contactless

Un altro strumento che si sta legando sempre più al mondo dei pagamenti digitali sono i QR code: codici da inquadrare per accedere rapidamente a collegamenti ipertestuali specifici. 

Per saperne di più: Pagamenti digitali, cosa sono, quali sono, innovazione e piattaforme

A cura di Cultur-e
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