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Addio agli SMS: perché è meglio non usarli

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Dopo 30 anni di carriera, bisognerebbe dire addio all’SMS. Le nuove tecnologie hanno portato alla luce i suoi limiti, preoccupando per la privacy. Ecco una serie di motivi per smettere di utilizzarlo

Persona utilizza smartphone

Il famoso SMS creato e inviato da telefono mobile quest’anno compie 30 anni. Anche se tutto il mondo si è presto abituato al suo funzionamento ed utilizzo, con la nascita di nuove tecnologie non è ormai considerato il mezzo più sicuro per scrivere e inviare pensieri, opinioni e idee. Ecco una lista di motivi per cui bisognerebbe abbandonare del tutto gli SMS.

Breve storia degli SMS

Utente manda un SMS

SMS sta per Short Message Service. È u messaggio di testo scritto e inviato da mobile che supporta la maggior parte dei telefoni cellulare in tutto il mondo. È nato in Europa nel 1984, ma ha fatto il suo debutto in società solo nel 1992.

Mentre milioni di persone lo utilizzano tutti i giorni in tutto il mondo, ma non tutti conoscono i reali limiti di questo mezzo di comunicazione.

Ecco i più importanti motivi che bisognerebbe tenere in considerazione.

Crittografia, questa sconosciuta

crittografia degli SMS

Gli SMS non sono crittografati e gli operatori di telefonia mobile possono vedere il contenuto di ogni messaggio SMS senza bisogno di alcun permesso speciale per farlo.

Molte volte i gestori mantengono un registro dei messaggi SMS per scopi di carattere legale, collegati al lavorod elle forze dell’ordine.

Proprio per questo, i propri messaggi possono essere soggetti a citazione in cause civili come il divorzio. Inoltre, i governi possono raccoglierli ed esaminarli con facilità. Per aggirare questo problema, sono molte le persone che utilizzano servizi come iMessage o Signal, che utilizzano la crittografia end-to-end.

L’SMS non consente una verifica sicura

Utente legge SMS

L’autenticazione a due fattori è un modo per verificare la propria identità utilizzando due metodi diversi nello stesso momento.

Per esempio, per accedere ad un sito web può capitare di inserire una password e di dover digitare anche un codice ricevuto via SMS.

Un problema di questa pratica è dato proprio dalla natura dell’SMS, che può essere intercettato più facilmente. Inoltre, sussistono anche problemi di privacy, in quanto piattaforme come Facebook potrebbero utilizzare quel numero di cellulare per fare in modo che gli altri utenti riescano a trovare il profilo collegato.

L’avvento del RCS

RCS

È dal 2018 che aziende come Google stanno supportando il successore degli SMS, chiamato RCS o Rich Communication Service. RCS migliora gli SMS consentendo immagini a risoluzione più elevata, aggiungendo funzionalità come le conferme di lettura e mostrando quando l’altra persona sta digitando una risposta.

Aggiunge inoltre la possibilità di uscire dalle chat di gruppo, azione che non era invece possibile con gli SMS, e di moderare i membri dei messaggi di gruppo.

Il lato negativo è che il RCS non è crittografato per impostazione predefinita, nonostante Google abbia aggiunto la propria crittografia in Messaggi. Il messaggio è ancora trasmesso attraverso la rete di telefonia mobile controllato dai gestori.

Diventa quindi suscettibile di intercettazione e archiviazione da parte di gestori e governi. Nonostante questi limiti, il passaggio ad RCS migliorerebbe notevolmente le funzionalità di invio di messaggi di testo per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.

A cura di Cultur-e
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