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Smartphone bagnato, cosa fare per evitare il peggio

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Cosa fare se lo smartphone si bagna. Trucchi e consigli utili per cercare di salvare la vita del proprio dispositivo in caso finisca accidentalmente in acqua

Smartphone in acqua Austris Antons / Shutterstock.com

Con l’arrivo della bella stagione e delle tanto attese vacanze estive è normale che le persone vogliano andare in spiaggia e, naturalmente, portare con sé il proprio smartphone.

Quello che non tutti sanno, però, è che secondo un report condiviso sul web, una delle prime cause di rottura dello smartphone dipende dall’immersione (involontaria o meno) del telefono in acqua.

Molti dei moderni smartphone, soprattutto i top di gamma, ormai sono impermeabili e, in alcuni casi, consentono addirittura delle brevi immersioni

Ma se un telefono non ha protezioni, quando finisce in acqua (anche se per pochi secondi) la situazione sarebbe molto grave e potrebbe portare anche alla rottura del device.

Scopriamo cosa fare se lo smartphone si bagna.

  • 1. Smartphone in acqua, cosa possono fare gli utenti
    Smartphone bagnato

    Shutterstock

    Quando il cellulare cade in acqua (o in qualsiasi altro liquido) la prima cosa da fare è mantenere la calma.

    A questo punto bisogna anzitutto evitare di scuotere il telefono o soffiare all’interno delle porte, questi comportamenti, infatti, non fanno altro che peggiorare la situazione, spingendo ancora più a fondo le goccioline d’acqua che potrebbero raggiungere l’hardware interno in men che non si dica.

    Poi non bisogna assolutamente premere i pulsanti (tipo volume o accensione), evitando che le gocce penetrino all’interno passando proprio dall’apertura che si crea alla pressione del tasto.

    Se al momento dell’immersione il telefono fosse spento, è consigliabile non accenderlo per verificare che tutto funzioni a dovere. Se lo smartphone fosse acceso, invece, è consigliabile spegnerlo per evitare che i circuiti interni si rovinino.

    Una volta recuperato il dispositivo, per prima cosa, bisogna posizionarlo in verticale in modo da far scivolare via tutto il liquido e poi è consigliabile “spogliarlo” da tutto il superfluo, togliendo la SIM, la memory card e, se possibile, anche la batteria e lo sportelletto che la tiene al sicuro.

    Il suggerimento è quello di non utilizzare asciugamani o vestiti per asciugarlo perché in questo modo c’è la possibilità anzitutto, di graffiare il device, e poi spingere ancora più all’interno eventuali goccioline superficiali.

    Molto meglio tamponare delicatamente il telefono con un tessuto piuttosto assorbente, come un panno in microfibra, ad esempio.

    Anche se può sembrare una grande idea è decisamente sconsigliato utilizzare l’asciugacapelli o mettere il dispositivo sotto al sole o di fianco a una qualsiasi fonte di calore che potrebbero surriscaldare i circuiti interni con danni permanenti e spesso irreversibili.

  • 2. Come asciugare lo smartphone
    Smartphone in acqua

    Shutterstock

    Dopo tutte le operazioni di cui sopra bisogna passare alla fase più importante di tutto il processo: quella che riguarda l’attesa.

    Nonostante lo smartphone possa sembrare asciutto esternamente, potrebbe non essere lo stesso per l’interno che, anzi, potrebbe trattenere l’umidità causando danni incalcolabili.

    Quindi, a telefono ancora spento, bisogna metterlo all'interno di una scatola o di un barattolo coprendolo completamente con il riso (crudo) o con delle bustine di silice (quei sacchettini che stanno all’interno dei vari dispositivi elettronici all’acquisto).

    Naturalmente in una qualsiasi abitazione sarà molto più semplice trovare del riso che, come ben noto, ha grandi proprietà di assorbimento dell’umidità. E soprattutto è una soluzione pratica e veloce che tutti hanno sotto mano o che possono reperire in pochi minuti.

    Una volta immerso il telefono nel riso non resta che aspettare e, cosa molto importante, serviranno almeno 2 o 3 giorni di “asciugatura” con il dispositivo che, naturalmente, non potrà essere assolutamente utilizzato.

    Passato questo tempo si può rimontare lo smartphone e provare se tutto funzioni a dovere, per prima cosa quindi è opportuno provare ad accenderlo e a collegare il cavo di ricarica per vedere se la batteria riceve energia.

    Poi, una volta acceso, bisogna provare i vari tasti fisici e chiaramente le varie funzioni, come le chiamate, quantomeno per verificare che altoparlante e microfono non siano rovinati per colpa dell’acqua.

    In caso tutto funzioni a dovere, non ci sono comunque certezze di aver salvato il proprio smartphone e, anzi, potrebbero presentarsi problemi di varia natura anche diversi giorni dopo l’immersione in acqua. 

    Se le cose non funzionassero a dovere, con buona possibilità non c’è più niente da fare e bisognerà invece acquistare un nuovo smartphone.

  • 3. Come capire se il cellulare è impermeabile
    Smartphone in acqua

    Shutterstock

    Come detto in apertura, buona parte degli smartphone top di gamma in commercio sono ormai impermeabili e, seppur con gradi di resistenza diversi, consentono una discreta resistenza all’acqua.

    Bisogna però capire a che livello il nostro smartphone resiste ai liquidi e, per scoprirlo, non resta che cercare la presenza di una certificazione IP che attesti questa particolare proprietà del dispositivo.

    Generalmente la certificazione avrà una dicitura simile a IP68, con la prima cifra che indica la resistenza alla polvere (6, in questo caso) mentre la seconda all’acqua (8 in questo caso)

    I gradi di resistenza ai liquidi vanno da 0 che vuol dire che lo smartphone non è protetto in nessun modo fino ad arrivare a 8, una cifra che attesta la resistenza del device anche alle immersioni di oltre 1 metro. 

    Tuttavia, nonostante questi livelli di protezione, è sempre bene ricordare che uno smartphone è comunque un dispositivo elettronico e, in genere, questo tipo di strumenti non vanno molto d’accordo con acqua e liquidi di altra natura.

    Perciò, salvo inconvenienti, anche se il dispositivo è certificato con il grado di protezione massimo il suggerimento è quello di non immergerlo comunque.

    Per saperne di più: La guida completa agli smartphone

A cura di Cultur-e
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