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SenseCHAT, la risposta cinese a ChatGPT

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SenseChat è il nuovo chatbot che sfrutta l’intelligenza artificiale realizzato da SenseTime. In arrivo anche un tool generatore di immagini simile a DALL-E

chatbot Shutterstock

Una nuova serie di prodotti di intelligenza artificiale è pronta a fare concorrenza a ChatGPT e DALL-E. Ad annunciarlo la società SenseTime: un colosso cinese specializzato proprio nel lavoro con la tecnologia AI. 

SenseTime ha presentato una serie di tool con funzionalità simili proprio a quelle di ChatGPT e DALL-E. Il primo si chiama SenseChat ed è un chatbot: un software che simula una conversazione umana, restituendo risultati vari in base a input testuali. 

Il secondo prodotto AI di SenseTime non ha ancora un nome ufficiale, ma sarà un generatore di immagini. Ciò vuol dire che l’utente potrà effettuare richieste testuali e ricevere in cambio immagini inedite, realizzate in tutto e per tutto dall’intelligenza artificiale

Come funziona SenseChat

SenseChat è stato sviluppato negli ultimi cinque anni e si fonda su un modello di intelligenza artificiale proprietario di nome SenseNova. Durante la presentazione ufficiale, il tool ha eseguito una serie di operazioni sulla base di richieste scritte. 

SenseChat ha mostrato di essere perfettamente in grado di realizzare contenuti molto diversi tra loro: dalle favole per bambini ai codici di programmazione. Con questa AI la società SenseTime si lancia nel mercato internazionale, ma anche in quello cinese.

Le sue funzionalità non sono poi così diverse da quelle di ChatGPT: il chatbot di OpenAI recentemente bloccato dal Garante italiano per la protezione dei dati personali. 

La motivazione è legata alla preoccupazione che il tool stia invadendo la privacy delle persone. Soprattutto per via dell’assenza di una base giuridica solida che permetta di dare limiti univoci alla raccolta e all'archiviazione massiccia di dati personali degli utenti. 

Un problema sensibile, considerato che proprio questi dati permettono agli algoritmi di continuare a formarsi e affinarsi, garantendo così un funzionamento ogni giorno migliore degli strumenti AI.

Questo genere di problema sembra poter riguardare anche SenseChat. Non a caso anche la Cyberspace Administration of China, l’autorità di regolamentazione cinese, ha annunciato controlli accurati verso tutti i prodotti di intelligenza artificiale realizzati nel territorio.

L’obiettivo è far passare questo genere di tool per le valutazioni dei dipartimenti nazionali di regolamentazione di Internet, prima di fornire i loro servizi al grande pubblico. 

La corsa cinese alle AI

Con SenseChat la società SenseNova si unisce alla corsa alle intelligenze artificiali che sta vedendo protagonisti diversi colossi asiatici. Uno su tutti Baidu: il motore di ricerca che ad oggi indicizza quasi un miliardo di pagine web. 

Baidu ha recentemente lanciato un’AI proprietaria di nome Erie Bot e a breve dovrebbe venire seguito da Alibaba, 360 e Tencent. Alibaba è un leader del commercio elettronico, mentre 360 è una società di sicurezza informatica. Infine Tencent è una società che realizza diversi servizi per l’intrattenimento: dai social media ai videogiochi, dai prodotti televisivi alla distribuzione musicale. 

Per saperne di più: Intelligenza Artificiale, cos'è e cosa può fare per noi

A cura di Cultur-e
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