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Il prossimo smartphone di Nokia pensato per essere riparato da soli

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Nokia e iFixit presentano il G22, lo smartphone modulare che può essere riparato in totale autonomia acquistando gli appositi kit. Scopriamo di più al riguardo

Nokia OleksSH / Shutterstock.com

Nokia torna a far parlare di sé e per realizzare il prossimo smartphone ha deciso di collaborare con gli specialisti della riparazione iFixit.

Il cellulare in questione, è il Nokia G22, e verrà commercializzato con diverse parti sostituibili e, ovviamente, un kit di strumenti da utilizzare per procedere con le riparazioni in totale autonomia.

Scopriamo di più su questo smartphone e sulla nuova idea dell’azienda.

Nokia G22, una rivoluzione nel mondo degli smartphone

A prima vista il Nokia G22 sembra un cellulare come tanti altri, ma la sua particolarità sta nei dettagli che, in questo caso, fanno davvero la differenza. 

Guardando attentamente, infatti, è possibile notare il pannello posteriore rimovibile (realizzato al 100% in plastica riciclata), tramite il quale gli utenti potranno accedere “facilmente” ai componenti interni del dispositivo, provvedendo alla sostituzione delle parti rotte o usurate.

Naturalmente per acquistare i ricambi come batterie, schermi, cover e porte di ricarica, sarà possibile visitare il sito di iFixit e trovare tutto ciò di cui si ha bisogno.

Nella scatola, oltre al pezzo di ricambio, anche tutti gli strumenti per provvedere alla manutenzione e, ovviamente, le istruzioni che descrivono come risolvere i problemi comuni di questo smartphone.

L’unica cosa da avere, oltre al kit di cui sopra, è un po’ di manualità e una buona dose di pazienza.

Nokia e iFixit: come nasce l’intuizione delle due aziende

Le due società sperano che, fornendo gli strumenti e le istruzioni, le persone possano essere incentivate a sistemare il proprio dispositivo in casa, piuttosto che sfruttare i costosi servizi di riparazione esterni.

Oltretutto i telefoni detti “modulari” hanno anche un ciclo di vita maggiore, proprio perché l’hardware può essere riparato (e in alcuni casi anche aggiornato) senza il bisogno di acquistare un nuovo dispositivo. 

Se da un lato entra in gioco il discorso economico, quindi, dall’altro si parla anche di sostenibilità, due dei motivi conduttori delle economie del futuro.

Oltretutto riparare il proprio smartphone diventa anche un “divertimento” e una sfida che potrebbe appassionare molti utenti.

Sono in tanti, infatti, ad aver apprezzato l’idea di Nokia e di iFixit che è operativa in questo settore da oltre vent’anni, diventando una vera e propria autorità in materia di riparazioni e riutilizzo di tutto quell’hardware ritenuto obsoleto.

Al momento, comunque, è possibile riparare solo alcuni dei componenti dello smartphone ma, se l’intuizione si rivelasse veramente valida, in futuro si potrebbe pensare anche a kit per aggiornare la RAM, il processore o la memoria, proprio come accade coi computer fissi.

Così facendo sempre più aziende potrebbero adottare soluzioni del genere, allungando notevolmente il ciclo di vita dei propri dispositivi, ma continuando a guadagnare vendendo componenti e upgrade vari.

Per adesso è difficile dire se l’idea del Nokia G22, potrà davvero dare una scossa a un settore. Molto dipenderà dal mercato dalla volontà degli utenti di fare una scelta del genere.

Ma stiamo vivendo un periodo di grandissimi cambiamenti, soprattutto in materia di sostenibilità, e se è vero che ogni piccolo gesto può avere un impatto positivo sul Pianeta, allora forse vale la pena di credere nel progetto di Nokia e iFixit. 

A cura di Cultur-e
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