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Cosa possono riprendere le telecamere di sicurezza per non violare la privacy?

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Consigli di sicurezza a partire dalle indicazioni del Garante, per installare un impianto di videosorveglianza senza rischiare di violare la privacy

telecamere di sicurezza Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • Le videocamere di sorveglianza devono essere installate nel rispetto della normativa vigente, come lo Statuto dei lavoratori, il GDPR e le linee guida del Garante Privacy, che richiedono finalità specifiche, informazione agli interessati e limiti nella conservazione e gestione dei dati.
  • Il Garante raccomanda di riprendere solo aree di esclusiva pertinenza (es. proprietà privata), evitando aree comuni o pubbliche; in caso contrario, è necessario adottare misure tecniche per oscurare le zone non autorizzate.
  • È obbligatorio segnalare la presenza delle telecamere, limitare l’accesso alle registrazioni solo a persone autorizzate e non diffondere i dati raccolti, a meno che non siano usati per gli scopi dichiarati o richiesti dalle autorità.

Quando un privato o un’azienda sceglie di installare un sistema di videosorveglianza, è chiamato a porsi una domanda tutt’altro che banale: cosa possono riprendere le telecamere private? Ma per rispondere, è opportuno partire da un’altra domanda: cosa dice la legge sulle telecamere private?

La documentazione regolatoria in merito a impianti di sorveglianza e privacy è molto variegata, ma per fortuna il Garante ha predisposto diversi strumenti che aiutano a orientarsi: a partire da alcune linee guida generali, fino ad arrivare a una serie di consigli mirati, rivolti tanto alle aziende quanto ai privati cittadini.

  • 1. Cosa dice la legge sulle telecamere private?
    Telecamera di sicurezza

    Shutterstock

    Quando si prova ad analizzare l’installazione di una videocamera di sicurezza dal punto di vista della tutela della privacy, è importante ricorrere a informazioni provenienti da fonti istituzionali verificate ed aggiornate.

    In questo senso ci sono diversi documenti da tenere in considerazione: ad esempio lo Statuto dei lavoratori e, più dettagliatamente, la legge 20 maggio 1970, n. 300. Ma anche il cosiddetto GDPR, ovvero il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati UE 2016/679.

    A ciò si aggiungono il Codice in materia di protezione dei dati personali, più precisamente in relazione al D.lgs. 196/2003, e una serie di altri provvedimenti legati al tema: dal Provvedimento in materia di videosorveglianza a cura del Garante per la Protezione dei Dati Personali, fino ad arrivare alle Linee Guida sul trattamento di dati personali attraverso dispositivi video a cura dello European Data Protection Board.

    Infine, per rispondere in maniera davvero corretta, coerente e aggiornata alla domanda “le telecamere private violano la privacy?”, sarebbe opportuno tenere sotto controllo le principali pronunce giurisprudenziali: per lo meno quelle della Corte di Cassazione.

    La lista di fonti sopracitate è piuttosto lunga, per cui è sicuramente utile partire da alcuni concetti chiave, come ad esempio quelli espressi nell’art. 4 della legge 300//1970 (c.d. Statuto dei lavoratori), come modificato dall’art. 23 della d.lgs. 151/2015, attuativo del “Jobs Act”.

    In un passaggio vengono definiti i requisiti da rispettare per installare un impianto di videosorveglianza che rispetti la privacy: a partire dalle necessità alla base dell’installazione, che, soprattutto nel caso di sistemi aziendali, dovrebbero essere legate a “esigenze organizzative e produttive” o alla tutela della “sicurezza del lavoro e del patrimonio aziendale”.

    Questi impianti dovrebbero inoltre venire installati “previo accordo collettivo” stipulato con le rappresentanze sindacali più significative a livello regionale o nazionale. A ciò va poi aggiunta una richiesta di autorizzazione all’installazione presso l’Ispettorato del lavoro.

  • 2. Impianto di videosorveglianza e privacy: ecco le linee guida del Garante
    Telecamera di sicurezza

    Shutterstock

    Districarsi nella documentazione legale che si interroga su come e quando le telecamere private violano la privacy non è semplice. Per questo il Garante per la Privacy ha reso note alcune linee guida generali, utili tanto alle aziende, quanto ai privati cittadini che vogliono investire in videocamere di sicurezza.

    La prima cosa da fare è chiarire gli scopi per cui il sistema viene installato, come ad esempio prevenire pericoli. Uno step necessario per verificare a monte le competenze assegnate dalla legge al singolo scopo.

    Dopodiché è necessario informare in maniera chiara della presenza dell’impianto di videosorveglianza, ma non solo. Dipendenti e cittadini dovrebbero inoltre avere indicazioni chiare sui diritti che potranno esercitare sui loro dati.

    Questo è un aspetto molto importante, su cui il Garante insiste in più punti: la presenza di banche dati deve essergli comunicata per tempo e gli unici dati raccolti devono essere quelli strettamente necessari per perseguire gli scopi di cui sopra.

    Ma non solo. Chi installa delle telecamere private è anche tenuto a comunicare per quanto tempo le immagini verranno mantenute in archivio. Ed è tenuto a individuare con designazione scritta coloro che potranno prendere visione delle registrazioni, eccezion fatta per personale delle forze dell’ordine.

    Infine, il Garante dà indicazioni specifiche in relazione a tutte quelle telecamere private che rischiano di rilevare l’accesso di veicoli a centri storici. In questo caso il D.P.R. di riferimento è il 250/1999 e tali registrazioni possono essere conservate soltanto per il tempo necessario per contestare eventuali infrazioni.

  • 3. Cosa possono riprendere le telecamere private?
    Installare telecamera

    Shutterstock

    Un cittadino che vuole installare o ha installato un impianto di videosorveglianza e non sa cosa dice la legge sulle telecamere private potrebbe non sentirsi pienamente rappresentato dalle indicazioni condivise nei capoversi precedenti.

    Per rispondere in maniera più diretta al singolo, il Garante per la Privacy ha dedicato una pagina ufficiale che contiene indicazioni specifiche per le persone fisiche, arricchita da una sezione FAQ che permette di capire dove installare le videocamere di sicurezza e come sfruttarle al meglio in casa.

    In questa pagina viene spiegato che le telecamere private devono riprendere soltanto aree di pertinenza esclusiva, evitando quindi di andare a inquadrare aree di terzi, aree aperte al pubblico o aree comuni come ad esempio quelle condominiali.

    Nel caso in cui non sia possibile non riprendere anche semplici parti delle aree non inquadrabili, il privato è tenuto ad adottare tutte le misure tecniche necessarie a oscurare l’immagine, limitando la ripresa ai propri beni. Le telecamere private non violano però la privacy nel caso in cui venga ripresa una servitù di passaggio in capo a terzi, in relazione alla quale è stato acquisito un consenso a filmare.

    Nel momento in cui il privato rispetta queste indicazioni, ha la possibilità di installare un impianto di videosorveglianza senza dover richiedere autorizzazioni. Resta anche per il privato l’impegno a non diffondere le immagini riprese, a meno che la diffusione non sia strettamente legata al fine dell’installazione e non riguardi forze dell’ordine.


    Per saperne di più: Sicurezza informatica: guida alla navigazione sicura sul web

Domande frequenti (FAQ)

  • Cosa possono riprendere le telecamere private?
    Le telecamere private devono riprendere soltanto aree di pertinenza esclusiva, evitando di inquadrare aree di terzi, aree aperte al pubblico o aree comuni come quelle condominiali.
  • Quali sono i requisiti per installare un impianto di videosorveglianza che rispetti la privacy?
    L'installazione di un impianto di videosorveglianza deve essere legata a esigenze organizzative e produttive, previo accordo collettivo con le rappresentanze sindacali e con autorizzazione dell'Ispettorato del lavoro.
  • È necessario richiedere autorizzazioni per installare un impianto di videosorveglianza?
    Se vengono rispettate le normative sulla privacy e le indicazioni del Garante per la Privacy, non è necessario richiedere autorizzazioni per l'installazione di telecamere private.
  • Cosa dice la legge sulle telecamere private?
    La legge impone che i privati informino chiaramente della presenza dell'impianto di videosorveglianza, rispettino la privacy delle persone riprese e limitino la ripresa ai propri beni.
  • Cosa fare per capire se le telecamere private violano la privacy?
    È importante chiarire gli scopi dell'installazione, informare chiaramente dipendenti e cittadini, comunicare la presenza di banche dati, limitare la raccolta di dati strettamente necessari e rispettare le normative sulle registrazioni.
A cura di Cultur-e
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