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Gemini, Google censura lo strumento sui risultati sulle elezioni di tutto il mondo

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Per evitare disinformazione e fake news sulle elezioni, Google ha deciso di applicare delle importanti restrizioni a Gemini in tutto il mondo: scopriamole

Gemini Sadi-Santos / Shutterstock.com

Gemini, lo strumento basato sull’intelligenza artificiale generativa realizzato da Google, è finito nell’occhio del ciclone nelle scorse settimane, per aver generato delle immagini storicamente poco accurate e fornito risposte poco coerenti. Dopo aver ritirato lo strumento e mentre si sta ancora lavorando per perfezionarlo e farlo tornare attivo, per evitare nuove polemiche e, soprattutto, per non influenzare gli utenti del web su questioni importanti, l’azienda ha preso delle importanti decisioni, ponendo dei limiti e delle restrizioni al chatbot AI Gemini.

Scopriamo cosa non potrà più fare Gemini, su cosa gli utenti non potranno più ricevere informazioni e consigli e le reali motivazioni dietro questa scelta. 

Gemini non potrà rispondere alle domande sulle elezioni: l’importante decisione

Il chatbot AI Gemini, nonostante alcune polemiche e alcune falle, si è dimostrato molto potente e in grado di rispondere in maniera corretta e coerente su qualsiasi argomento. Tuttavia, Google vuole evitare dei passi falsi, soprattutto quando si parla di temi delicati e che possono influenzare il futuro dei vari Paesi del mondo, come le elezioni.

Gemini, pertanto, non potrà più rispondere alle domande sulle elezioni, indipendentemente dal luogo di provenienza dell’utente che pone la domanda. È un modo concreto per far fronte alla crescente preoccupazione e alla possibilità che l’intelligenza artificiale possa contribuire alla diffusione di disinformazione e di fake news che potrebbero avere un forte impatto sulle elezioni. 

Ora, Gemini, farà un passo indietro quando gli si chiederanno informazioni e suggerimenti sulle elezioni. Il chatbot AI affermerà, in questi casi, di essere ancora in fase di apprendimento per poter fornire risposte a simili domande e consiglierà agli utenti di utilizzare la ricerca di Google per informarsi. 

Google e le altre aziende, l’impegno per evitare fake news e disinformazione durante le elezioni

Tali restrizioni, in realtà, non sono il frutto di un’improvvisazione, ma di una lunga riflessione sui rischi dell’intelligenza artificiale. Negli Stati Uniti d’America erano già state annunciate a dicembre, con l’intenzione di farle entrare in vigore prima delle elezioni del 2024. 

La misura è stata poi estesa a tutte le elezioni che si terranno nel mondo, comprese quelle in Sudafrica, nel Regno Unito e in India. A dichiararlo un portavoce dell’azienda: “In vista delle numerose elezioni che si terranno in tutto il mondo nel 2024 e per eccesso di cautela, stiamo limitando i tipi di domande sulle elezioni a cui Gemini fornirà delle risposte”.

Un impegno importante, che viene colto anche da altre realtà, tra cui spicca Meta Platforms. Nei mesi scorsi l’azienda ha annunciato l’intenzione di creare un team che possa affrontare problemi legati alla disinformazione e all’abuso dell’AI generativa per le elezioni del Parlamento Europeo che si terranno nel mese di giugno. Tanti anche i governi nazionali che si stanno muovendo per regolamentare questa tecnologia.

Per saperne di più:

A cura di Cultur-e
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