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Darkverse, i pericoli del Metaverso

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Il metaverso potrebbe dare una nuova spinta al cybercrime. Quali sono le minacce informatiche incombenti e come potrebbero essere mitigate

Darkverse Shutterstock

Ci sono molte opinioni divergenti su cosa sia il Metaverso e come si inserisca nel quadro più ampio di Internet. Possiamo definire il metaverso come uno spazio tridimensionale immersivo basato sul Web3 dove gli utenti possono usare avatar per interagire, lavorare, acquistare e partecipare a varie attività.

Questo concetto potrebbe cambiare rotta man mano che si testano idee e prototipi. Ma quello che sappiamo per certo ora è che sempre più aziende stanno investendo nello sviluppo di hardware e software per ritagliarsi un angolo in questo panorama virtuale.

Gli innovatori si stanno tuffando in uno spazio virtuale nuovo e coinvolgente, ma con la nuova tecnologia arrivano anche nuove minacce.

Sebbene non sappiamo esattamente come si svilupperà, questo è il momento di assicurarsi che la sicurezza sia completamente radicata nello sviluppo e nella produzione delle tecnologie che danno forma al metaverso.

Non è facile identificare le minacce informatiche in uno spazio che non esiste ancora del tutto. Tuttavia, analizzando la natura della tecnologia e tenendo conto dell'attuale panorama dei criminali informatici Trend Micro, azienda specializzata in cybersecurity, è stata in grado di concettualizzare diverse minacce contro e all'interno del metaverso nel recente studio dal titolo “Metaverse or MetaWorse? Cyber Security Threats Against the Internet of Experiences”.

Allerta Darkverse, il lato oscuro del metaverso

Darkverse

Credits Shutterstock

La ricerca di Trend Micro immagina che il Darkverse assomiglierà a una versione “metaverso” del dark web, che per farla breve, permetterà ai cybercriminali di coordinare e svolgere attività illegali impunemente. Insinuarsi nei mercati underground che operano nel Darkverse sarà praticamente impossibile senza i token di autenticazione adeguati, e visto che gli utenti possono accedere solo se si trovano in un luogo fisico specifico, si aggiunge un livello in più a difesa delle comunità criminali chiuse.

Il darkverse è il deep web portato nel metaverso che potrebbe diventare il nuovo luogo di riferimento per mercati clandestini, comunicazioni criminali e attività illegali perché sarà difficile per le forze dell'ordine rintracciarle o monitorarle

E quindi via a frodi finanziarie, truffe e-commerce, furto di NFT, ransomware e via discorrendo. Per come è fatto il metaverso dà il via libera ai cybercriminali, che potrebbero persino compromettere gli spazi gestiti dagli operatori di infrastrutture critiche e quindi sferrare sabotaggi o estorsioni di sistemi industriali. Non solo perché potrebbero anche pianificare e testare crimini per poi replicarli nel mondo reale. 

Uno scenario preoccupante riguarda quello che potrebbe essere definito “l'assalto agli avatar”. Gli hacker potrebbero attaccare con malware le tute degli utenti per monitorarne le azioni e per causare danni fisici. Ad esempio, gli effetti di luce stroboscopica all'interno del display del visore potrebbero causare epilessia o convulsioni. Ancora, le tute avranno accesso a una vasta gamma di dati biometrici che potrebbero essere utilizzati in modo improprio.

I pericoli del metaverso, dal phishing sugli NFT all’hate speech

Metaverso

Credits Shutterstock

La tecnologia del metaverso continua ad avanzare, ma le aziende legittime non saranno le uniche ad utilizzare questi nuovi spazi. I criminali informatici migreranno dai forum del dark web agli angoli nascosti del metaverso.

L’analisi di Trend Micro lancia l’allarme e mette a sistema i rischi del Darkverse che, per genetica, è più pericoloso del dark web. Questo perché non è indicizzato dai motori di ricerca standard, gli utenti hanno una presenza “fisica”, ed è in grado di creare spazi protetti, rifugi inaccessibili alle forze dell'ordine. 

Riciclaggio di denaro, sfruttamento di minori, fake news, cyberattack. Infilando le mani nella gola del dark web si trova questo e altro

I Non Fungible Token (NFT), saranno, e in parte già sono, utilizzati per definire la proprietà all’interno del metaverso. Ed è proprio per questo motivo che saranno più vulnerabilia phishing, ransomware e frodi. In pratica, se i file di dati venissero crittografati in un attacco ransomware, l’utente rimarrebbe il proprietario senza poter accedere ai propri beni, a meno che non paghi un riscatto. 

Ma non finisce qui perché le opere d’arte potrebbero essere facilmente falsificate. Questo significa che potrebbero esistere diverse versioni, molto simili, di una stessa opera, che permettono di massimizzare i guadagni per mezzo di una vendita al prezzo dell’originale.

Il metaverso sarà anche un terreno fertile per l’ingegneria sociale, la propaganda, tanto quanto le fake news. In questo mondo cyberfisico, criminali o altre entità sfrutteranno fatti di cronaca o narrazioni influenti per prendere di mira i gruppi sensibili a determinati argomenti.

Ulteriori rischi sono quelli connessi alla tutela della privacy che verrà ridefinita, poiché gli operatori di spazi simili al metaverso avranno una visibilità senza precedenti sulle azioni degli utenti. Il furto di dati, l’esposizione online e l’hate speech (le espressioni di intolleranza, che diffondono l’odio incitandolo, creandolo o giustificandolo tramite qualsiasi mezzo) rappresentano una grande minaccia in mondi nuovi che conosciamo poco.

Precauzioni dai potenziali pericoli nel Metaverso

proteggersi dai pericoli del metaverso

Credits Shutterstock

Arriviamo al dunque perché difendersi dai potenziali pericoli per il metaverso è possibile. Anche se non si può dire lo stesso rispetto alla capacità di moderare in maniera significativa il modo in cui le persone si comportano e parlano nei mondi virtuali.

Quello che possiamo iniziare a fare ora è domandarci come modereremo l'attività e la voce degli utenti nel metaverso e chi sarà il responsabile. In che modo verranno controllate e applicate le violazioni del copyright. Ancora, come aiutare gli utenti a capire se stanno interagendo con una persona reale o un bot.

Un altro aspetto da considerare riguarda la necessità di trovare un modo per salvaguardare la privacy impedendo che il metaverso venga dominato da poche grandi big tech. Infine, come le forze dell'ordine possono superare i costi elevati dell'intercettazione dei crimini del metaverso su larga scala e risolvere i problemi relativi alla giurisdizione.

Per saperne di piùTutto sul Metaverso

A cura di Cultur-e
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