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Android archivierà le app che non usi, così Google copia iPhone

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Google Play archivierà automaticamente le app meno utilizzate rimuovendo il 60% dello spazio occupato sul telefono. Ecco come funzionerà

Google Play Twin Design / Shutterstock.com

La possibilità di archiviare un’applicazione è fondamentale per chi possiede uno smartphone dalla memoria limitata o ai limiti della saturazione e desidera disfarsi delle app che usa meno.

Infatti, rispetto alla classica disinstallazione, con cui si libera la memoria cancellando dallo smartphone app e dati ad essa correlati, l’archiviazione permette di salvare i dati personali e le impostazioni nel device, facilitando una eventuale reinstallazione. 

Google ha reso la funzione disponibile l’anno scorso con l'aggiornamento del Play Store alla versione 33.4 tramite Google System Updates. Ma ora è pronta a rilasciare gradualmente una nuova opzione più intelligente, ispirandosi ad Apple, che permetterà di archiviare automaticamente le app inutilizzate su Android.

La promessa: liberare spazio conservando i dati delle app

Presumibilmente, la nuova funzione di archiviazione automatica del Google Play Store può ridurre del 60% lo spazio di archiviazione occupato da un’app senza rimuoverla completamente dal telefono e quindi, mantenendo intatti tutti i dati personali e le impostazioni. Ma per le app meno utilizzate, Google eliminerà la maggior parte del codice e delle risorse per risparmiare spazio, quindi li scaricherà automaticamente dal Play Store solo quando necessario.

Una funzione simile a quella già presente su iPhone, che elimina le app non utilizzate per liberare spazio

Le icone delle app archiviate non spariranno dal launcher, ma saranno sovrastate da una nuvoletta con una freccia a indicare che basterà toccarla per scaricarla nuovamente, a patto che sia ancora disponibile sul Play Store. 

Non tutte le app però saranno adatte alla funzione di archiviazione automatica. Per partecipare al programma, il prerequisito è che gli sviluppatori abbiano utilizzato il formato App Bundle, che assicura che solo le risorse necessarie vengano scaricate sul telefono durante l'installazione di un'app. Inoltre, è meno probabile che un'app che supporti l'archiviazione automatica venga visualizzata nei suggerimenti di disinstallazione consigliati del telefono.

Quando entra in gioco la funzione di archiviazione automatica

L'attivazione del nuovo archivio automatico di Google entra in gioco ogni volta che un utente tenta di installare un'app e non dispone dello spazio di archiviazione richiesto. Dopo aver avviato l'installazione, apparirà una finestra pop-up che chiederà se si desidera abilitare l'archiviazione automatica. Se si accetta, le app precedentemente inutilizzate avvieranno automaticamente il processo di archiviazione per liberare lo spazio necessario a scaricare quella nuova.

L'archiviazione delle app non comporterà la perdita di dati o di impostazioni, quindi non ci saranno inconvenienti per l'utente

La funzione di archiviazione automatica di Google è simile al modo in cui rimuove automaticamente le autorizzazioni dalle app inutilizzate. Introdotto con Android 11, Google Play Protect esegue regolarmente la scansione dei dispositivi per verificare la frequenza con cui l’utente ha utilizzato le app. Se un'app non è stata utilizzata per mesi, rimuoverà le sue autorizzazioni in modo che non possa raccogliere nessuno dei suoi dati personali.

Per saperne di piùAndroid, caratteristiche del sistema operativo

A cura di Cultur-e
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