I pannelli solari producono elettricità dall'irraggiamento della luce solare a seconda della loro composizione, della superficie esposta, del rendimento e dell'orientamento. Questi fattori a partire dai kilowatt di picco consentiranno di calcolare la produzione di elettricità in kilowattora. La scelta del pannello solare quindi è fondamentale per progettare un impianto fotovoltaico che sia efficiente e produttivo.
Ad oggi sul mercato si differenziano per la tecnologia di costruzione delle celle fotovoltaiche e sono di tre tipi: silicio monocristallino, silicio policristallino e silicio amorfo. Oltre alla tecnologia del pannello, sarà necessario effettuare la scelta anche sulla base di altri parametri fondamentali, come l'efficienza energetica, lo spazio a disposizione per la creazione dell'impianto di produzione di energia solare e i costi di realizzazione che l'utente dovrà sostenere, così da poter anche stimare l'ottimizzazione del capitale investito.
La produzione di elettricità rispetto all'irraggiamento solare viene definita rendimento del pannello e per valutarlo è necessario conoscere la potenza del pannello, che viene espressa nell'unità di misura del Watt picco ed è descritta come la potenza fornita da un pannello solare a 25 ° Celsius con una luce simile a quella del Sole a una potenza di 1000 Watt per metro quadrato. Si tratta di una grandezza standard che consente di confrontare tra loro i diversi tipi di pannelli. Un pannello con potenza picco più elevata avrà un rendimento maggiore e quindi produce più elettricità a parità di irraggiamento. Ad esempio, un pannello di 1 kWp in un anno produrrà 1.200 kWh a Milano e 1.500 kWh a Palermo.
I pannelli in silicio monocristallino sono i più pregiati ed efficienti, ma anche i più costosi. Questa tipologia assicura il rendimento più alto nel mercato, che varia tra il 16% e il 20%, con una potenza di picco di circa 165 Watt picco per metro quadrato. Nel caso si abbia poco spazio di esposizione, sono l'opzione migliore per ottenere il massimo del rendimento a parità di dimensioni con le altre tipologie, dato che sono sensibili anche alla luce diffusa.
I pannelli in silicio policristallino sono leggermente meno costosi dei precedenti, ma anche leggermente meno efficienti, con un rendimento stimato tra il 10% e il 15%: un metro quadrato ha solitamente una potenza di picco di 100 Watt picco. Il rendimento però è inferiore quando il cielo è nuvoloso.
Infine ci sono i pannelli in silicio amorfo, che sono la soluzione meno costosa ma allo stesso tempo occupano molto spazio e hanno un basso rendimento, compreso tra il 5% e l'8%, dato che mediamente la potenza di picco di un metro quadrato di pannello produce circa 60 Watt picco. Nel caso si debba coprire una superficie curvilinea, questa però è la soluzione migliore dato che una particolarità del silicio amorfo è proprio la sua flessibilità. Inoltre, funzionano anche con la luce diffusa.
L'obiettivo infatti è sfruttare al massimo l'irraggiamento solare da convertire in elettricità e per questo motivo l'orientamento ideale del pannello è diretto a sud, formando un angolo di 35° rispetto all'orizzontale. I pannelli potranno essere posati anche in configurazioni meno ottimali, ma questo comporta che a parità di irraggiamento solare, la produzione di elettricità sarà inferiore.