Installare i pannelli solari sulla propria abitazione permette di produrre energia rinnovabile direttamente nella propria casa, aiutando così l’ambiente e risparmiando sui costi dell’acquisto di elettricità. La prima domanda che un utente interessato a installare i pannelli solari deve porsi, è se la propria casa sia adatta all’esposizione richiesta, affinché il costo di investimento iniziale possa ripagarsi negli anni.
Se la risposta è positiva, ci sono cinque fattori principali da tenere in considerazione nella scelta. Si dovrà prima di tutto individuare la posizione e comprendere se si abbia abbastanza spazio per l’installazione.
Poi c’è la scelta: esistono diverse tecnologie di produzione dei pannelli, ognuna con un differente costo e soprattutto rendimento in termini di energia prodotta, così come andrà valutata l’installazione o meno di un accumulatore. Ci sono poi le questioni burocratiche: per poter installare i pannelli sul tetto della propria casa potrebbero essere necessari degli specifici permessi, ad esempio del proprio comune. Eseguire una installazione in regola è importante anche per poter accedere agli incentivi statali, come le detrazioni Irpef previste dalla legge di bilancio 2021 che sono di due tipologie: il Superbonus del 110% se l’intervento è trainato da altri lavori di riqualificazione energetica di un edificio, oppure la detrazione fiscale del 50% per l’installazione dei soli pannelli. Ecco cosa sapere prima di scegliere l’impianto fotovoltaico più adatto alle proprie esigenze.
Se lo spazio non manca, l’altro aspetto da valutare attentamente è quello dell’esposizione.
I pannelli fotovoltaici devono essere collocati in modo da ricevere la maggior quantità di luce durante il giorno. L’esposizione migliore e costante alla luce è con orientamento a sud, ma anche sud-est e sud-ovest possono essere delle valide alternative. L’inclinazione dei pannelli, invece, dipenderà dalla latitudine a cui vengono installati, e in Italia è di circa 30-35° sul territorio. Ovviamente, non dovranno esserci fonti di ombreggiamento, come ad esempio alberi o altri edifici le cui ombre proiettate sui pannelli ne invaliderebbero la capacità di raccogliere luce e produrre energia.
I pannelli solari producono energia solo finché c’è luce, quindi potrebbe essere da valutare anche l’acquisto di un accumulatore, cioè un dispositivo che consente di immagazzinare energia e riutilizzarla durante la notte o nei giorni in cui il cielo è nuvoloso, così da aumentare la sostenibilità ambientale della propria casa.
Quando si decide di investire sui pannelli solari è importante considerare non solo il budget iniziale necessario ad affrontare i costi dell’acquisto e dell’installazione, ma anche il potenziale risparmio offerto da questa soluzione di produzione di energia rinnovabile. Il costo iniziale infatti potrebbe essere piuttosto alto e comprendere la spesa relativa ai pannelli, che varia tra quelli in silicio amorfo, policristallino e monocristallino, oltre che le spese aggiuntive per gli eventuali permessi, le tasse da pagare e la manodopera per l’installazione. Da mettere in conto, anche la potenziale manutenzione dei pannelli, per verificare sempre di avere un buon rendimento.
In Italia nel 2021 il governo ha emanato due tipologie di incentivi, sotto forma di detrazione fiscale dell’Irpef: il Superbonus 110% e il bonus ristrutturazioni del 50%.
Nel caso del Superbonus 110% per accedere all’agevolazione fiscale, sotto forma di credito di imposta, è necessario abbinare l’installazione dei pannelli solari ad altri lavori di riqualificazione energetica, che permettano di migliorare di almeno due classi la certificazione energetica dell’edificio. Ad esempio, chi decide di eseguire un intervento trainante, come la realizzazione di un cappotto termico, potrà procedere all’intervento trainato, l’installazione del fotovoltaico, beneficiando del bonus se rispetta i requisiti energetici. Nel caso di una semplice ristrutturazione, invece, la detrazione fiscale prevista per l’installazione di un impianto fotovoltaico è del 50% della spesa sostenuta, sempre in forma di credito d’imposta.