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Estrarre e leggere i Report di Google Analytics

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Impostare correttamente i report di Google Analytics è fondamentale per visionare informazioni e metriche utili a valutare l’efficacia di una strategia di marketing

Google Analytics è un servizio di acquisizione e analisi dati che viene usato in diversi aspetti del business: dal marketing al web e al social media analytics.

Si tratta di uno dei tool più utilizzati al mondo in assoluto. Secondo stime recenti viene utilizzato frequentemente da quasi il 70% dei 10.000 siti web più cliccati a livello internazionale.

Per attivare Google Analytics bisogna innanzitutto inserire i siti e le pagine web da monitorare. Pagine a cui l’utente dovrà poi aggiungere i GATC: i codici di tracciamento Google. 

Tutti i dati monitorati da Google Analytics vengono presentati sotto forma di report. Esistono moltissimi report diversi e ciascuno di essi ha il suo focus specifico. Per questo è semplicemente fondamentale imparare a estrarre e leggere i report più adatti alle proprie esigenze.

  • 1. Cos’è e come funziona Google Analytics

    Google Analytics oggi è uno dei fiori all’occhiello del colosso di Mountain View. Forse però non tutti sanno che il software originale non è stato sviluppato dall’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin.

    La prima versione di Google Analytics è stata sviluppata da Urchin Software Corporation, che poi sarebbe stata acquisita da Google LLC nel 2005. 

    Da allora lo strumento è stato sviluppato e aggiornato anno dopo anno, fino ad arrivare al layout e alle funzioni attuali. Oggi Google Analytics permette di visionare tantissime informazioni e statistiche relative a una pagina web.

    Dalla posizione geografica del visitatore alla sua provenienza, ovvero i passaggi che lo hanno portato ad atterrare sul sito web: ad esempio via link diretto, o attraverso motore di ricerca.

    Uno dei segreti del funzionamento di Google Analytics sono i page tag: dei codici di tracciamento che gli utenti devono aggiungere all’interno delle pagine dei loro siti. 

    Questo codice è anche noto col nome di Google Analytics Tracking Code (GATC) e permette ai server di raccogliere, elaborare e sviluppare i dati di navigazione

    L’indirizzo IP degli utenti è uno dei tanti dati di cui Google Analytics è in grado di tracciare: un elemento utile soprattutto alla determinazione approssimativa della loro posizione geografica.

    L’indirizzo IP è però un elemento identificativo univoco e questo aspetto genera alcune perplessità in termini di privacy. Per questo in alcuni Paesi il team di Google è chiamato a garantire l’anonimato degli indirizzi IP tracciati. Inoltre l’azienda fornisce un plug-in in grado di disattivare il tracciamento degli analytics

  • 2. Come utilizzare Google Analytics

    Per iniziare a utilizzare Google Analytics è sufficiente avere a disposizione un account Google. Dopodiché bisogna visitare la pagina di riferimento https://analytics.google.com.

    L’utente deve registrarsi con le proprie credenziali Google, quindi deve fare clic sulla voce Crea proprietà. Da qui ha modo di inserire i siti o le pagine web da monitorare, ma non solo. Ad esempio può scegliere il fuso orario e la valuta che caratterizzeranno i suoi report. 

    A questo punto si arriva alla fase di configurazione della raccolta dati, cui si accennava nei capoversi precedenti. Questo passaggio prevede che l’utente aggiunga i tag GATC alle pagine da monitorare

    Tutti i dati raccolti da Google Analytics possono essere visionati e studiati attraverso i report: un elemento imprescindibile per l’analisi del proprio business.

    Esistono tanti diversi tipi di report e ognuno di essi permette di soffermarsi su aspetti specifici di web e social media analytics. Il primo report che generalmente viene presentato all’utente è la cosiddetta Istantanea. 

    L’Istantanea report di Google Analytics è una prima panoramica di dati relativi alle pagine tracciate. L’utente può personalizzarla a proprio piacimento, ma anche sostituirla con un altro report più in linea con le sue esigenze. 

    In tal senso un report molto utilizzato e apprezzato è quello In tempo reale. Si tratta di un monitoraggio continuo che tiene conto di diversi elementi. 

    Dal numero di visitatori per minuto negli ultimi 30 minuti alla loro provenienza. Dall’analisi del segmento di pubblico a quella degli eventi attivati e delle conversioni

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