Cinque anni sono tanti nella vita di qualsiasi persona. Ci si può sposare, cambiare lavoro, partire per andare a vivere all'estero. Cambiamenti che vanno a influire profondamente nella vita di qualsiasi essere umano. Se in un lustro possono accadere così tante cose per una persona, per il mondo dei videogame è come passare da una generazione a un'altra. Ed è esattamente quello che è accaduto. Si è passati dalla PlayStation 3 alla 4 fino ad arrivare alla PlayStation 4 Pro, che sebbene non rappresenti una nuova generazione di console è il preludio per arrivare alla futura PlayStation 5. La grande forza della console Sony rispetto ai concorrenti è sempre stato il grande numero di esclusive che escono durante l'anno. Ci sono serie che hanno fatto la storia dei videogame come Gran Turismo e videogiochi "one-shot" che hanno ottenuto i complimenti della critica. E poi ci sono dei veri e propri capolavori che in qualche modo hanno rivoluzionato l'intero settore videoludico: God of War rientra a pieno titoli all'interno di questa categoria. La storia di Kratos e degli dei dell'Olimpo è stata per anni il punto di riferimento per tutte le software house: la bravura raggiunta dai ragazzi di Santa Monica ha obbligato tutti i competitor ad innalzare il proprio livello. Ma dopo anni di risultati sfavillanti, gli ultimi capitoli di God of War hanno mostrato molti limiti, tanto che God of War Ascension, uscito cinque anni fa, è per molti il punto più basso raggiunto dalla serie. E da lì i ragazzi di Santa Monica sono ripartiti per fare nuova linfa alla storia di Kratos.
Dopo aver distrutto il regno di Zeus, God of War aveva bisogno di un altro "set cinematografico" per ripartire alla grande. Abbandonata la Grecia e la sua mitologia, Kratos si rifugia in Norvegia e cambia completamente vita. Gli sviluppatori avevano annunciato che il mondo e la vita del Dio della Guerra sarebbe cambiata in questo nuovo capitolo: Kratos è visivamente invecchiato, ha la barba, ha una moglie e soprattutto ha un figlio. Ha sotterrato l'ascia di guerra e ha deciso di dedicarsi a una nuova vita nel freddo dell'Europa del Nord. Ma riuscirà il Dio della Guerra a tenersi lontano dai guai e a non scontrarsi con i dei della mitologia norrena? Lo scoprirete giocando.
Il ritorno di God of War era molto atteso. Si tratta di una delle serie videoludiche più amate dagli utenti e con il maggior seguito, anche se è un'esclusiva Sony. Il primo annuncio del nuovo God of War è stato dato due anni fa durante l'E3 2016 di Los Angeles (la fiera videoludica più importante al mondo) e con il passare del tempo l'hype è aumentato notevolmente. Il cambio di sceneggiatura, le nuove funzionalità promesse dagli sviluppatori, tutto faceva presagire che God of War fosse un videogame da non perdere. E così è: il nuovo capitolo fa tornare la serie ai fasti di un tempo e può diventare il nuovo punto di riferimento per tutti gli "action-game". God of War allarga i confini dei videogiochi d'azione, lasciando molta libertà ai gamer di esplorare la mappa e di completare le missioni secondarie che saranno importantissime per migliorare le caratteristiche di Kratos e di Atreus, il figlio che accompagnerà il Dio della Guerra nella sua nuova avventura. Per saperne di più, non vi resta che leggere la nostra recensione.
È un Kratos diverso quello che impareremo a conoscere fin dalle prime scene del nuovo God of War. Il video iniziale è interamente girato in piano sequenza, come se fosse un vero e proprio film (oramai i videogame prendono a piene mani dal mondo cinematografico), e ci mostrerà la fine di un funerale. La protagonista del rito funebre, suo malgrado, è la moglie di Kratos, la donna che ha sposato dopo essersi trasferito nel Nord d'Europa per ricominciare una nuova vita. L'ultima richiesta della donna è che le proprie ceneri fossero sparse sul monte più alto dei nove regni. E Kratos, insieme al figlio Atreus, parte per questo ultimo viaggio. Ed è da qui che inizia la storia di God of War, che cercheremo in tutti i modi di non anticipare, dato che rappresenta il parte principale del videogame. Dovete solamente sapere che il viaggio che intraprenderà Kratos, permetterà al Dio della Guerra di prendere coscienza della sua nuova vita e del fatto di essere diventato padre. Se fino a quel momento Atreus era stato poco più di un peso, Kratos capisce l'importanza di dover crescere un bambino nel migliore dei modi. Un viaggio non solo fisico, ma anche psicologico, che ci porterà a conoscere aspetti del carattere di Kratos che non erano mai stati messi in evidenza negli altri capitoli della serie. I ragazzi di Santa Monica hanno preso ispirazione dal grande lavoro fatto da Naughty Dog in videogiochi come "The Last of Us" e "Uncharted", dove oltre al gioco vero e proprio ci sono lunghi dialoghi che non possono in alcun modo essere saltati, perché sono un punto nevralgico del gioco. La stessa profondità dei dialoghi la ritroviamo anche in God of War e in nessun modo appesantisce il gioco e l'esperienza utente. Anzi la arricchisce di nuove sfumature.
Il mondo dei videogame in questi cinque anni è profondamente cambiato. I titoli "open-world" hanno preso il sopravvento sui videogame che offrono una storia strutturata e che non permettono grandi variazioni rispetto alla trama fissata in partenza. In tutti questi anni God of War ha fatto parte del secondo genere: storia molto strutturata che portava inevitabilmente allo scontro finale con il boss di turno. Poche le possibilità di esplorare il mondo presente intorno a noi. Ma per restare al passo con i tempi è necessario apportare delle modifiche, ed è esattamente quello che hanno fatto i ragazzi di Santa Monica. Il nuovo capitolo di God of War lascia molta più libertà al giocatore di esplorare i nove regni della mitologia norrena, anche se la mappa è più piccola rispetto ai videogame "open-world" veri e propri.
Il Lago dei Nove è l'hub centrale del videogioco dove sarà possibile muoversi liberamente a bordo di una piccola nave per accedere ai nove portali che porteranno ai vari regni. Inoltre, sul lago ci sono diversi approdi dove andare alla ricerca di missioni secondarie e trovare oggetti con cui migliorare le caratteristiche del proprio personaggio. Nonostante tutte queste libertà, God of War non tradisce la sua anima "action" e permette ai gamer di completare l'intero gioco in poco più di venti ore, senza completare nessuna missione secondaria. Se, invece, si vorrà finire il videogame al 100% migliorando al massimo le abilità di Kratos e di Atreus saranno necessarie circa 50 ore.
Il grande lavoro dei ragazzi di Santa Monica si nota soprattutto sotto il punto di vista dei contenuti. L'intera mitologia norrena è rappresentata alla perfezione, dagli dei ai troll, all'appello non manca nessuno. Sono presenti perfino degli eserciti di elfi pronti a tutto pur di metterci i bastoni tra le ruote.
In God of War la crescita delle abilità del proprio personaggio assume un ruolo fondamentale. Kratos avrà tra le proprie mani sempre la stessa arma, una possente ascia intrisa del potere del ghiaccio. Il Leviatano (questo il nome dell'arma) può anche essere lanciata contro i nemici per bloccarli temporaneamente e picchiarli a mani nude. Ma sarà necessario potenziarla per poter avanzare nel gioco. Nel nuovo sistema di combattimento sviluppato dalla software house di Santa Monica ha un ruolo molto importante Atreus, il figlio di Kratos, che verrà gestito dall'intelligenza artificiale ma che con le proprie frecce potrà stordire i nemici o bloccarli per farli uccidere dal proprio papà. Tutto quello che raccoglieremo sul campo di battaglia o che acquisteremo con l'argento, potrà essere utilizzato per forgiare delle armature più resistenti. Armature che compreremo da due simpatici nanetti che ci accompagneranno per tutto il viaggio.
Le abilità che miglioreranno il valore in battaglia di Kratos sono sei: forza, vitalità, difesa, danni effettuati dal colpo speciale, velocità nel ricaricare il colpo speciale e il guadagno dell'esperienza. Proprio quest'ultima servirà per far crescere più velocemente il nostro Dio della Guerra, permettendo di affrontare con maggiore facilità i nemici.
In God of War cambia anche la classica visuale a cui erano abituati i fan della serie. Al posto della telecamera in prima persona, la visuale sarà in terza persona con la possibilità di controllare una parte più grande di mappa.
God of War è un videogame che si avvicina alla perfezione, ma a cui manca pochissimo per essere perfetto. E questo pochissimo è rappresentato dai nemici che dovremo affrontare. Se nei capitoli precedenti God of War si differenziavi dagli altri giochi per la particolarità dei nemici, tutti realizzati alla perfezione e con caratteristiche uniche, in questo nuovo God of War, escluso il boss finale, tutti gli avversari sono piuttosto anonimi. Non si caratterizzano per le loro abilità e possono essere sconfitti con molta facilità. Inoltre, il gioco è molto più lento rispetto al passato: questo non vuol dire che sia peggiore, ma i gamer dovranno abituarsi ai movimenti legnosi di Kratos, d'altronde l'età comincia a farsi sentire anche per il Dio della Guerra.
Il team Santa Monica è sempre riuscito a sfruttare al massimo le potenzialità della console Sony. E così ha fatto con la PlayStation 4 e con la PlayStation 4 Pro. God of War alza l'asticella di quello che può essere fatto con una console. La bellezza del videogame per molti tratti è sbalorditiva, anche grazie ad alcuni stratagemmi utilizzati dagli sviluppatori per non appesantire di troppi dettagli la scena. I luoghi sono tutti realizzati alla perfezione, così come i personaggi principali del videogame. Su PlayStation 4 Pro la ricchezza dei dettagli è ancora più elevata grazie al supporto alla risoluzione 4K. Anche la parte sonora è stata curata alla perfezione, con tutti i dialoghi doppiati in italiani e con una buona varietà di voci.
È un gioco perfetto? Certo che no. Può essere il miglior gioco dell'anno? È ancora presto per dirlo, ma God of War ha sicuramente innalzato l'asticella che dovranno raggiungere le altre software. Kratos torna su una console invecchiato nell'aspetto ma non nella forma fisica. Il Dio della Guerra affronta uno dei suoi ultimi viaggi e accompagna il proprio figlio alla scoperta di un mondo che forse lo vedrà protagonista nei prossimi anni. Il videogame mostra il livello raggiunto dalle software house nello sfruttare le potenzialità della PlayStation 4, arrivata oramai alla fine di un ciclo. Per gli amanti della serie e per chi non ha mai acquistato God of War, il videogame è un titolo da non perdere.
15 aprile 2018