Le software house che negli ultimi anni si sono alternate nello sviluppo dei nuovi capitoli di Need for Speed si sono dovute scontrare con un grande problema: riuscire a tornare ai livelli dei capitoli usciti negli anni passati per la Play Station 2. Need for Speed Underground 1 e 2, Need for Speed: Most Wanted sono considerati delle vere perle tra i racing game. Videogame che 10-15 anni fa hanno segnato un'epoca e appassionato milioni di gamer. Da lì in poi per la serie e per Electronic Arts sono stati tempi duri. Sono stati rilasciati una decina di capitoli, ma la serie non ha più raggiunto lo splendore di un tempo. Electronic Arts ha anche cercato di affidare lo sviluppo del videogame a differenti software house, ma il risultato non è cambiato. L'ultimo tentativo è stato di affidare lo sviluppo a Ghost Games, uno studio svedese di proprietà del publisher statunitense. Dopo i primi due capitoli di "prova", la software house svedese era chiamata quest'anno a sviluppare un titolo che mettesse in mostra tutti i progressi fatti negli ultimi anni. Le premesse erano buone (il titolo sviluppato due anni fa ha rimesso Need for Speed sulla buona strada), sarà riuscita Ghost Games a realizzare un videogame degno di questo nome?
Per cercare di non deludere gli amanti della serie, la software house ha deciso di tornare alle origini: corse a folle velocità, tuning, derapate, fughe dalla polizia e soprattutto tantissime auto performanti. Need for Speed Payback è tutto questo e molto altro. Si tratta del titolo più ricco di contenuti della storia della serie: tantissime gare da fare e una storia molto interessante che vedrà il gamer affrontare 10 gang differenti prima di arrivare a sfidare la Loggia. Oltre alle gare principali, Fortune Valley (che altro non è che la città di Las Vegas) offre tantissime gare secondarie che bisognerà affrontare per accumulare crediti da utilizzare per acquistare potenziamenti o nuove auto. Per realizzare Need for Speed Payback, Ghost Games ha utilizzato il potente motore grafico Frostbite, ma il risultato non è stato quello che ci si aspettava. Un occhio attento nota le tante piccole inesattezze nelle texture e nella realizzazione delle auto. Difetti che abbassano il giudizio finale sul gioco. Novità interessante il multiplayer online che mette ogni gamer alla prova con giocatori sparsi in tutto il mondo.
Il giudizio della stampa di settore non è stato clemente. Senza fare troppi giri di parole, le attese su Need for Speed Payback erano molto alte e non sono state rispettate in pieno. Se sul livello dei contenuti il videogame non ha nulla da invidiare ai migliori Need for Speed della storia, sono gli altri aspetti a deludere. Intelligenza artificiale pessima con un effetto elastico che rende le gare poco divertenti, mentre la grafica è leggermente sotto la media. Non stiamo parlando di un videogame realizzato male, anzi. Ma essendo le aspettative molto alte, è semplice deluderle. Per saperne di più sul gameplay di Need for Speed Payback, non vi resta che leggere la nostra recensione.
La storia che ci accompagnerà per più di venti ore è uno de punti forti di Need for Speed Payback. Alla fine potrà sembrare un po' banale, ma in realtà non è così. È una bella storia in pieno stile Need for Speed. E la particolarità sarà che non dovremo controllare solamente un personaggio, ma ben tre piloti differenti a seconda della gara che affronteremo. Ma facciamo un passo alla volta. E partiamo dall'inizio.
Tyler "Ty" Morgan, Sean "Mac" McAlister e Jessica "Jess" Miller sono tre talentuosi piloti che hanno deciso di sfruttare le proprie capacità per portare avanti delle attività clandestine. Ma la loro ultima impresa non va come previsto: vengono traditi dalla loro collaboratrice Lina Navarro che si scopre lavorare per "La Loggia", una potente banda criminale che gestisce tutte le gare clandestine di Fortune Valley. Per riuscire a fuggire, Tyler è costretto a stringere un patto con l'uomo a cui doveva rubare l'automobile e decide di vendicarsi de La Loggia. Ma per farlo è necessario rimettere su la banda.
Per mettere in atto il suo piano Tyler torna in pista dopo sei mesi e vince una gara clandestina per farsi ingaggiare dalla banda criminale. Alla prima gara con La Loggia, Tyler non rispetta i patti e vince la corsa, mandando a rotoli i piani dell'organizzazione: a questo punto inizia l'avventura del gamer in Need for Speed Payback. Il giocatore potrà utilizzare tutti e tre i piloti a seconda della tipologia di gara: Tyler è specializzato nelle gare normali e di accelerazione, Mac nelle corse offroad e nelle derapate, mentre Jessica è la più brava nelle fughe. Per ogni tipo di gara si dovrà utilizzare un'automobile diversa (le vetture disponibili sono molte e possono essere acquistate o potenziate nei vari negozi presenti a Fortune Valley).
Il pregio di Need for Speed Payback è di non far mai mancare una gara agli utenti. Oltre alle corse da dover disputare per avanzare nella carriera e battere le 10 gang presenti nella città prima di arrivare a sfidare La Loggia, sono presenti sulla mappa tante gare secondarie che si dovranno correre per guadagnare crediti da spendere nell'acquisto delle auto. Girando per la città si dovranno collezionare anche alcuni pezzi che permetteranno di rimettere in sesto i "catorci", ovvero delle auto d'epoca che aspettano solo noi per tornare sull'asfalto. Un'ulteriore sfida che si va a sommare a quelle già presenti nel gioco.
Ghost Games non ha apportato grandi cambiamenti al gameplay di Need for Speed Payback rispetto agli ultimi capitoli. Trattandosi di racing game che nulla ha a che fare con i giochi simulativi, lo stile di guida è molto divertente e per nulla complicato. Non saranno necessarie ore e ore di allenamento per riuscire a capire come controllare il bolide in curva o per scegliere il miglior assetto dell'automobile. La mappa è abbastanza vasta e la polizia non si fa mai vedere. Si potrà correre sempre il piede schiacciato sull'acceleratore. Un difetto che Ghost Games si porta dietro dai capitoli passati è il fastidioso effetto elastico: se si è in svantaggio, la macchina davanti si ferma di colpo fino al momento in cui la raggiungiamo. Una caratteristica che sicuramente non piace agli amanti dei giochi di corse e che penalizza molto Need for Speed Payback.
Novità interessante le Speed Card. Si tratta di particolari carte che si vincono ad ogni gara e che vanno a migliorare la propria auto. Grazie a questo sistema saremo sempre pronti ad affrontare la corsa successiva, gareggiando anche contro veicoli sulla carta molto più potenti del nostro. Questo sistema di tuning sostituisce in parte l'acquisto dei vari potenziamenti nelle officine presenti all'interno di Fortune Valley.
Per avanzare nel gioco è necessario acquistare nuove auto nei concessionari. I veicoli sono divisi in cinque categorie seguendo lo schema delle gare. Il numero di macchine è molto elevato e il prezzo varia per poche decine di migliaia di crediti. Una gara vinta in più può fare la differenza per comprare un bolide più veloce.
Per rendere più semplice l'avanzamento nel gioco è possibile acquistare delle casse premio con soldi veri. Anche Ghost Games ha deciso di introdurre le microtransizioni per sostenere il gioco. Ma non dovete spaventarvi: si può giocare tranquillamente anche senza pagare.
Il motore grafico Frostbite prometteva di fare faville. Ma così non è stato. Le auto sono realizzate molto bene, ma è il contorno a deludere. Fortune Valley è la classica città dei racing game, senza nessuna particolarità rilevante. Solamente la periferia e la parte collinare offre qualche spunto in più e un panorama un po' più variegato. Anche le texture grafiche non sono realizzate alla perfezione. Tutti piccoli problemi che vanno a penalizzare il gioco ma che possono essere risolte con un aggiornamento software. Buono il comparto audio, con il doppiaggio integralmente in italiano.
Un'occasione persa. Need for Speed Payback poteva essere il titolo della rinascita, ma così non è stato. Il gioco offre tantissimi contenuti che vengono penalizzati da un gameplay che presenta un fastidiosissimo effetto elastico. Un titolo che continuerà ad affascinare gli appassionati della serie, ma che non troverà molti nuovi giocatori ad acquistarlo.
12 novembre 2017