Gli smartphone sono dotati ormai di fotocamere sempre più performanti che consentono di fare scatti eccezionali, che non hanno nulla da invidiare alle macchine fotografiche di alta qualità. Tra i parametri di cui bisogna tener conto quando si sceglie uno smartphone, quindi, assumono sempre maggiore importanza le caratteristiche tecniche della fotocamera. Tra questi ce n'è uno da tenere in considerazione e si tratta dell'f-stop, cioè il rapporto tra la lunghezza focale dell'obiettivo e il diametro della pupilla d'ingresso. In molti forse lo avranno visto, ma non ci avranno fatto caso: questo numero è quello mostrato dalla fotocamera quando si cambia la dimensione dell'apertura dell'obiettivo. Ecco cosa c'è da sapere sull'f-stop e come funziona.
I parametri che regolano l'esposizione di una foto sono tre:
Questi tre parametri in fotografia costituiscono il triangolo dell'esposizione, che per ottenere scatti perfetti senza la modalità automatica devono essere conosciuti e padroneggiati dal fotografo. Se la velocità dell'otturatore è misurata in frazioni di secondo, l'apertura viene misurata in f-stop, un numero che sicuramente avremo già visto senza darci troppo peso. Quando si sceglie una fotocamera, infatti, viene indicato tra le sue caratteristiche anche l'apertura, ad esempio negli iPhone 12 Pro Max vale f/1.6 mentre il Samsung Galaxy S20 Ultra presenta un f-stop da f/1.8.
Ad esempio, supponiamo di scattare una foto a un oggetto all'aperto utilizzando due diversi obiettivi da 100 mm e da 200 mm, entrambi con f-stop pari a f/2. Nonostante la differenza di apertura focale rispettivamente di 50 mm e 100 mm, le foto saranno entrambe luminose, perché nonostante l'apertura sia doppia per l'obiettivo da 200 mm, il campo visivo è la metà di quello di quello con lunghezza focale 100 mm e gli effetti sul sensore si annullano a vicenda, ottenendo la stessa luminosità indicata proprio dal rapporto f-stop.
Per bilanciare la foto e ottenere lo scatto desiderato, sarà quindi necessario capire su quale dei tre parametri intervenire di volta in volta a seconda delle esigenze. Ad esempio, utilizzare un'apertura più ampia aumenta la luminosità, ma rischia di sfocare i dettagli dello sfondo: una soluzione ottima se si desidera scattare un ritratto, meno se invece si cerca di immortalare un panorama.
L'f-stop quindi non viene misurato su scala lineare, ma su scala logaritmica, quindi passando da un f/4 a un f/2 non si otterrà un semplice raddoppio della quantità di luce che entra nella fotocamera, ma sarà quadruplicata. Per questo motivo, i valori di f-stop spesso sono indicati da numeri non interi: raddoppiare la quantità di luce in entrata da un f/4 richiederà infatti di utilizzare un f/2.8.