Quando tre anni fa Destiny uscì sul mercato fece subito parlare di sé. Sviluppato da una software house con una storia importate alle spalle (Bungie) e sostenuto da un'azienda come Activision, il videogame non poteva che attirare le attenzioni dei giocatori e della stampa internazionale. Dopo i primi mesi di esaltazione, il videogame è stato abbandonato dalla maggior parte degli utenti: troppo ripetitivo nelle dinamiche di gioco e poche novità nelle missioni che la software house proponeva ai gamer ogni settimane. Nemmeno i quattro DLC (downloadable content) che Bungie ha rilasciato in questi tra anni sono riusciti a risollevare le sorti del gioco. Era necessaria una terapia d'urto, un nuovo inizio che poteva ridare vigore al videogame. E questa terapia porta il nome di Destiny 2. A tre anni dall'uscita del primo capitolo, Bungie e Activision sono pronte per offrire ai gamer un nuovo gioco, che parte dalle ottime base di Destiny e va a eliminare tutti i problemi riscontrati in questi 36 mesi.
Uno dei problemi riscontarti nel primo capitolo della storia era stata la modalità campagna. Troppo breve e con una storia che non era al livello degli altri videogiochi sviluppati da Bungie. E la software house statunitense è ripartita proprio dalla modalità campagna per soddisfare le richieste dei giocatori. Fin dai primi minuti di gioco si capisce che nulla è stato lasciato al caso. Grafica definita in ogni minimo dettaglio, storia avvincente e mai banale, tantissime missioni secondarie e soprattutto mappe dei vari mondi molto estese. E soprattutto la possibilità di affrontare la storia in modalità single player, senza dover chiedere aiuto ai propri compagni di gioco. E il multiplayer online? Il Crogiolo resta sempre uno dei punti di riferimento del gioco, ma per scoprire le potenzialità del multiplayer online di Destiny 2 è necessario aspettare almeno un paio di settimane e capire come Bungie deciderà di arricchirlo con le sfide settimanali.
Inutile dire che Destiny 2 era uno dei giochi più attesi di settembre. Uscito in anticipo rispetto a tutti gli altri sparatutto attesi in questi ultimi quattro mesi del 2017, Destiny 2 è stato accolto positivamente dalla stampa di settore. Probabilmente gli appassionati si aspettavano qualcosina in più, ma rispetto al capitolo precedente, il miglioramento è stato elevato. La peculiarità di Destiny 2 è che cambia con il passare dei mesi e dare un giudizio definitivo a poco più di due settimane dall'uscita può essere un errore. Se volete scoprire qualcosa in più sul videogame, ecco la nostra recensione di Destiny 2.
Il primo obiettivo di Destiny 2 era migliorare la modalità Campagna e far dimenticare gli errori presenti nel primo capitolo. E Bungie c'è riuscita alla grande. La software house statunitense si è sempre contraddistinta per lo sviluppo di videogame con offrono una storia da vivere dal primo all'ultimo minuto. Purtroppo non era riuscita a creare una narrazione forte per il primo capitolo di Bungie e molti gamer erano rimasti delusi. In Destiny 2 gli utenti si troveranno ad affrontare tantissime missioni secondarie, colpi di scena e a vivere in prima persona le cinematiche realizzata da Bungie. Una modalità single player completamente differente rispetto a quella di tre anni fa.
L'inizio della storia mette il giocatore di fronte al proprio passato: gli ultimi tre anni fatti di vittorie e bottini saccheggiati vengono cancellati in pochi minuti dalle armate dei Cabal, che attaccano l'ultima città della terra, privando della luce i guardiani e mettendoli in serio pericolo. Il giocatore dovrà partire da questa situazione sfavorevole cercando di scappare dall'attacco della Legione Rossa comandata da Ghaul, il temibile avversario che ci troveremo ad affrontare nell'ultima missione. In questo turbinio di emozioni, il giocatore è accompagnato da una colonna sonora che riesce a riprodurre fedelmente tutte le difficoltà che si dovranno affrontare. Oramai allo stremo delle forze, il nostro guardiano si troverà alla periferia della città che per quattro lunghi anni ha controllato dall'alto della sua torre. Il ricominciare da zero è il filo conduttore di tutto il gioco: dall'estrema periferia della città, dovremo riconquistare il mondo insieme al nostro guardiano.
La modalità campagna è pensata per i lupi solitari che vogliono affrontare tutte le sfide facendo forza solo sulle proprie capacità. Ma è possibile chiedere aiuto agli altri giocatori quando si arriverà alle varie aree social che Bungie ha disseminato lungo il percorso.
Destiny 2 resta uno sparatutto e le armi sono una parte fondamentale del gameplay. Bungie ha apportato delle modifiche rispetto al gunplay del primo capitolo. Se in precedenza le armi erano categorizzate in primarie, secondarie e pesanti, in Destiny 2 i giocatori si troveranno di fronte alle categorie armi cinetiche, energetiche e Power Weapon. Nelle prime due categorie si ritrovano tutte le armi tradizionali e le nuove Submachine Gun. In pratica l'utente avrà a disposizione due armi primarie, mentre nelle Power Weapon rientreranno tutte le armi capaci di far fuori l'avversario con un colpo solo (il lanciarazzi o il lancia granate ad esempio). La nuova categorizzazione è molto importante soprattutto nel multiplayer online, dove avere le giuste armi può fare la differenza. Inoltre, Bungie ha voluto depotenziare le armi pesanti per dare meno importanza al ruolo del cecchino, che in Destiny aveva assunto un ruolo fondamentale. Sarà molto più importante il lavoro di squadra rispetto a quello del singolo.
La ricchezza dei contenuti di Destiny 2 non si ferma solamente alla storia principale. Dopo aver completato la campagna si potrà esplorare liberamente altri quattro mondi e affrontare delle missioni che permetteranno di aumentare di livello. Il grande lavoro di Bungie si nota soprattutto nella ricchezza dei dettagli e nelle dimensioni generose delle mappe. Inoltre, il trasferimento da un mondo all'altro è stato migliorato tramite una fase di caricamento molto più veloce e permette all'utente di portare a termine tutte le missioni secondarie.
Se la modalità campagna può essere trattata con dovizia di particolari (la si può completare in poco più di dodici ore che diventano più di trenta completando tutte le missioni secondarie ed esplorando i quattro mondi), lo stesso non lo si può fare con la modalità multiplayer. Ancora troppe poche le ore passate sui server di Destiny 2 per poter dare un giudizio definitivo. Ma comunque si può parlare di come Bungie ha sviluppato il multiplayer in Destiny 2. Per accedere alla modalità online si dovrà entrare all'interno del Crogiolo, come già accadeva nel precedente capitolo.
Online l'utente potrà partecipare a sei diversi tipi di assalti (di cui uno in esclusiva per PlayStation 4) che però non mettono realmente in difficoltà il giocatore. L'unico assalto degno di nota a è "Cala la Notte" disponibile in due diverse difficoltà e che necessita della massima collaborazione dei giocatori della stessa squadra per essere portato a termine. Cala la Notte potrà essere affrontato ogni settimana e assicura delle ricompense molto elevate. Una volta portato a termine ci si potrà spostare verso la modalità PvP, ovvero persona contro persona. La classica modalità di un multiplayer online.
Le sfide online sono pensate per degli scontri 4vs4 dove il lavoro di squadra è più importante delle capacità del singolo. Per quanto riguarda le altre modalità online sarà necessario aspettare le prossime settimane. Bungie ha assicurato che entro la fine di settembre sarà introdotta la modalità Incursione, una sfida che vedrà sei giocatori sfidare il computer e sconfiggere diversi boss. Inoltre, arriveranno anche le fazioni (completamente differenti rispetto al primo Destiny) e la Prova dei Nove, una sfida PvP veramente divertente.
Uno dei problemi principali del primo capitolo era il dover ripetere fino allo sfinimento le stesse missioni in modo da poter crescere di livello. Nonostante la quantità di contenuti sia aumentata, anche in Destiny 2 i giocatori saranno chiamati a farmare e a grindare per riuscire a raggiungere i livelli più elevati. Le sfide settimanali permetteranno di rompere il trantran giornaliero, ma sarà solo un palliativo. Il rischio che Destiny 2 faccia la stessa fine del primo capitolo è molto alta e dovrà essere brava Bungie a intervenire tempestivamente.
Un gioco di livello superiore. E non solo per una campagna single player che offre spunti interessanti e molte ore di divertimento. La qualità dei dettagli e la definizione delle texture fanno di Destiny 2 un videogioco realizzato veramente con molta cura. Alcuni panorami e ambientazioni sono un vero e proprio piacere per gli occhi, segno che il motore grafico funziona al meglio.
Una vera e propria sorpresa è il comparto audio. Bungie ha investito tempo e denaro per realizzare delle musiche che accompagnano alla perfezione i momenti drammatici della campagna single player. Molto spesso il comparto audio non viene tenuto in grande considerazione dalle software house, ma Destiny 2 dimostra che le giuste canzoni fanno la differenza.
17 settembre 2017