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Dal Giappone arriva lo smartphone-traduttore

Si chiama Hanashite Honyaku ed è un'app per smartphone e tablet che consente di tradurre la voce al telefono

Problemi di comunicazione al telefono con interlocutori che parlano un’altra lingua? La soluzione arriva dal paese del Sol Levante e si chiama Hanashite Honyaku. È un’applicazione ideata dalla Ntt DoCoMo, principale compagnia telefonica giapponese e disponibile gratuitamente per smartphone e tablet Android dai primi di novembre. 

Installando l’app, un giapponese che parla al cellulare ha la possibilità di vedere tradotta ogni parola della sua conversazione in una lingua a scelta tra inglese, cinese mandarino e coreano. Pochi secondi dopo, sul display del dispositivo del destinatario apparirà anche la traduzione testuale. Un servizio di traduzione simultanea a tutti gli effetti, utile per i privati ma anche per le aziende che effettuano chiamate internazionali e devono ricorrere a interpreti. La sua funzionalità è indiscussa anche in ambito turistico. Hanashite Honyaku è ancora in fase di “rodaggio”, perciò è probabile che le traduzioni non siano perfette o il programma faccia fatica a comprendere termini e inflessioni dialettali, ma la sua utilità oltre che convenienza sono evidenti. 
Ben presto, fanno sapere da Ntt DoCoMo, i giapponesi potranno anche utilizzare il traduttore per le chiamate a telefoni fissi. A breve, inoltre, l’elenco delle lingue disponibili si amplierà, allargandosi a francese, tedesco, italiano, indonesiano, portoghese, spagnolo e thailandese.  

 
 
Non finisce qui: a pochi giorni dal lancio dell’app per la traduzione simultanea, è stata la volta di Utsushite Honyaku, un altro software messo a punto dalla compagnia che però sfrutta la realtà aumentata: inquadrando con la fotocamera dello smartphone scritte o testi, si ottiene la traduzione dei contenuti.
La compagnia giapponese non è la sola a cimentarsi nel campo delle app di questo genere. A marzo 2012  è stato lanciato in Italia (nell’App Store americano era già disponibile da settembre 2011), in versione beta, Vocre, software a pagamento per dispositivi Apple, che permette di effettuare chiamate e di fare conversazioni in chat, traducendo quasi simultaneamente nella lingua prescelta tutto ciò che diciamo e scriviamo. Anche il gruppo israeliano Lexifone fornisce a pagamento servizi di traduzione automatica vocale, in grado di trasmettere e tradurre chiamate in 15 lingue diverse. L’azienda ha già preso contatti con BT Group e Telefonica, compagnie telefoniche di Gran Bretagna e Spagna, e probabilmente nei prossimi mesi il servizio sbarcherà anche negli Stati Uniti e in Messico.
Alcatel-Lucent e Microsoft stanno, invece, ancora lavorando a questo tipo di app e non è da escludere che in futuro arrivino sul mercato con software simili. 
  
12 dicembre 2012

 

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